Utente:Hellisp/Sandbox/Contatti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Hellisp (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Hellisp (discussione | contributi)
Riga 10:
 
===Cartagine===
Cartagine fu fondata nell'814 a.C. da coloni fenici provenienti dalla città di Tiro che portarono con loro il dio della città, Melqart. Secondo la tradizione, a capo dei coloni (o forse profughi politici) era Didone (conosciuta anche come Elissa). Già nel VI secolo a.C. i marinai e i mercanti cartaginesi erano noti nell'intero Mediterraneo occidentale e le commedie greche ne tramandano ritratti macchiettistici. Nel IV secolo a.C., a seguito di operazioni militari, Cartagine controllava territori libici del golfo della Sirte a est e possedeva anche empori sparsi sulle coste della Numidia e dell'Iberia a ovest. Le coste della Sardegna e della Corsica erano anch'esse sotto il suo controllo quando intraprese il tentativo di conquista della Sicilia con tre principali guerre siciliane (dal 480 a.C. al 307 a.C.), che però non furono sufficienti a prendere il controllo dell'isola, ampiamente colonizzata dai greci. Tesa ai commerci, Cartagine non poteva contare su un esercito cittadino e si affidava per lo più a forze mercenarie libiche e ispaniche nonché alla cavalleria (sempre mercenaria) numidica. Si hanno poche informazioni sulla gestione della città ma dalle cronache e da altre fonti si sà che il governo cartaginese era tenuto da un'oligarchia, i Capi dello Stato erano chiamati "sufeti" che poteva essere il titolo del governatore della città-madre Tiro. Uno o due sufeti, che si suppone esercitassero il potere giudiziario ed esecutivo ma non quello militare, cominciarono ad essere annualmente eletti fra le famiglie più potenti e influenti. Queste famiglie aristocratiche erano rappresentate in un consiglio supremo, comparabile al Senato di Roma, che aveva un ampio spettro di poteri. Non si sa, però, se i sufeti venissero eletti dal consiglio o direttamente dal popolo in assemblea. Anche se il popolo poteva avere qualche influenza sulla legislazione, gli elementi democratici erano piuttosto deboli a Cartagine e l'amministrazione della città era sotto il fermo controllo degli oligarchi.
 
===Roma===