Pittura lombarda dell'Ottocento: differenze tra le versioni

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== Valutazione critica ==
 
[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Bianchi Mosè, Chiostro.jpg|thumb|600px|Chiostro]]
 
“Gli studi tenaci e attenti lo avevano dotato di una tecnica perfetta, ai primi saggi (improntati di un torbido romanticismo di ispirazione letteraria), a contatto con i grandi settecentisti veneti seguono opere pittoricamente più sane, di un romanticismo più contenuto e appoggiato a un colore nutrito ed energico” (Pischel).
 
“Fu saldo disegnatore, compositore disordinato, schiettissimo pittore, succoso, fresco, vario in quel suo cromatismo in cui il colore dei veneziani riecheggia senza affievolirsi, esperto di ogni segreto dell'arte nel rendere la finezza dell'atmosfera e nel modellare con l'efficacia della pennellata nervosa” (Colasanti).
 
 
'''Chiostro'''
[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Bianchi Mosè, Chiostro.jpg|thumb|600px|Chiostro]]
 
Databile al 1890, appartiene a un gruppo di opere ispirate al paesaggio e alla vita contadina nei pressi di Formaga, località sul lago di Garda vicina a Gargnano. Il dipinto mostra in particolare evidenti legami con due opere riferibili a questa serie: Pascolo a Formaga, tela di grandi dimensioni già nella collezione G. R., venduta all’asta presso la Galleria Scopinich di Milano nel 1933, e Nel chiostro, piccolo studio oggi in collezione privata.