Pittura lombarda dell'Ottocento: differenze tra le versioni

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==Giorgio Belloni==
 
Il dipinto, eseguito nel 1923, fu acquistato in occasione dell’Esposizione Nazionale dell’Accademia di Brera e della Permanente del 1925, insieme con Mattino in Liguria di Lodovico Cavaleri. Entrambe le opere, eseguite da esponenti del secondo naturalismo lombardo, ottennero un discreto consenso dalla critica di orientamento conservatore. Il gesto faceva seguito all’invito mosso alla Cassa di Risparmio da Giovanni Beltrami, allora presidente dell’Accademia di Brera, ad adottare una politica di acquisti di opere d’arte, tramite le esposizioni cittadine annuali, che avesse un carattere programmatico.
Giuseppe Bertini (pittore)
La scena, costruita adottando uno schema compositivo tradizionale, si distingue per la luce intensa che trascorre sulla superficie instabile del mare, generando un netto contrasto con le eleganti silhouettes delle navi e del porto. La mutevolezza del paesaggio è evocata attraverso impasti densi e luminosi stesi in larghe pennellate, con tocchi di bianco e blu cobalto sulle tonalità madreperlacee del mare e del cielo.
Dalla metà degli anni Novanta la critica riconobbe in Belloni un maestro della marina. L’artista si dedicò al tema a partire dal 1893, muovendo dalle ricerche dei pittori del naturalismo lombardo, in particolare dell’amico Pompeo Mariani, e ne diede sul finire del secolo, una nuova e personale interpretazione, caratterizzata da valenze simboliche e da una stesura pittorica vicina al divisionismo. Fin dal 1898, nei lunghi soggiorni estivi trascorsi a Sturla, nei pressi di Genova, si rivolse alla rappresentazione del porto, ma solo a partire dagli anni Venti il soggetto fu riproposto sistematicamente, impiegando una tecnica pittorica via via sempre più corposa e ricca. La riproposizione dello stesso modello nei vari momenti della giornata divenne progressivamente l’occasione per avviare una riflessione sulla pittura che, nel terzo decennio del secolo, condurrà l’artista ad esiti di sintesi formale vicini alle soluzioni di Emilio Gola.
 
==Giuseppe Bertini (pittore)==
 
Mosè Bianchi