Pittura lombarda dell'Ottocento: differenze tra le versioni

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Nella Ciociara lo studio di figura si arricchisce dell’interesse per il costume tradizionale: in anni precoci Bazzaro dimostra di condividere le ricerche di altri esponenti del naturalismo lombardo quali Filippo Carcano ed Emilio Gola, presenti in Collezione con due dipinti anch’essi ispirati ai luoghi e ai costumi della vita popolare: Tipi di una famiglia di contadini nel Veneto e Lavandaie sul Naviglio. D’altro canto, la stesura pittorica – su di una tela priva di preparazione – dimostra una chiara vicinanza con i modi della Scapigliatura: il volto della donna è descritto con una materia rarefatta che riprende esplicitamente la lezione di Tranquillo Cremona mentre i rapidi tocchi di un acceso rosso corallo danno risalto ai nastri del costume e alla collana indossati dalla giovane ciociara.
 
[[File::Artgate Fondazione Cariplo - Bazzaro Leonardo, Fuoco! fuoco! o L'incendio.jpg|thumb|600px|Fuoco! fuoco! o L'incendio]]
 
Esposto alla VI Esposizione internazionale d’arte della città di Venezia nel 1905 e alla Promotrice di Genova nel 1910, il dipinto entra a far parte della Collezione Fernand du Chéne de Vère, imprenditore di origini francesi ma stabilitosi a Milano, titolare dal 1886 di una delle prime imprese di pubblicità in Italia, committente e collezionista tra i più importanti dell’epoca, specie dell’opera di Antonio Mancini. Nel 1939 il dipinto è esposto a Milano alla mostra dedicata a Leonardo Bazzaro a due anni dalla sua scomparsa.
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'''''Orazione (a Chioggia) o Preghiera o Per i poveri naufraghi'''''
 
[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Bazzaro Leonardo, Orazione (a Chioggia) o Preghiera o Per i poveri naufraghi.jpg|thumb|600px|Orazione (a Chioggia) o Preghiera o Per i poveri naufraghi]]
 
Nel 1897 Leonardo Bazzaro partecipa con Orazione (a Chioggia) alla II Esposizione internazionale d’arte della città di Venezia dove è accolto da una critica generalmente poco entusiasta a causa del soggetto non nuovo nella sua produzione artistica. Il tema del compianto tradotto in una fusione lirica di figure e paesaggio aveva infatti già ispirato Ave Maria (Milano, Galleria d’Arte Moderna) databile al 1882, sebbene nella diversa ambientazione della Certosa di Pavia, e sempre nel 1897 ricorre in Pace ai naufraghi (ubicazione ignota), premiato quello stesso anno con la medaglia d’oro alla III Triennale di Milano e presentato all’Esposizione universale di Parigi del 1900. Come in Pace ai naufraghi, Bazzaro dipinge una giovane vedova che piange il marito naufrago, sullo sfondo di un paesaggio lagunare condotto con quella maestria che fa del pittore uno dei principali esponenti del naturalismo lombardo. Questo soggetto continuerà a essere più volte replicato dall’artista negli anni seguenti, con ampio successo di mercato, arricchendosi anche di accenti narrativi come in Dopo il naufragio (ubicazione ignota), vincitore del premio Principe Umberto all’Esposizione nazionale di belle arti di Milano del 1906.
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Artgate Fondazione Cariplo - Bazzaro Leonardo, Acquaiole a Sottomarina di Chioggia.jpg
Acquaiole a Sottomarina di Chioggia