Gallerie di piazza Scala/indice dipinti: differenze tra le versioni

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Il revival del Settecento nel salotto borghese (Sala 16) Sono presenti 7 opere che mostrano come pubblico e collezionisti preferirono l'evasione, il disimpegno in un mondo, come quello del Settecento, dominato dalla grazia, dall’eleganza, dalla spensieratezza, rispetto al modello di una pittura impegnata che faceva riflettere, come era stata quella del Romanticismo.
*112. Gerolamo Induno, La pittrice, 1871
*113. Francesco Valaperta, Mi ama o non mi ama? (La malata d'amore), 1871
*114. Gerolamo Induno, La lezione di ballo, 1867
*115. Eleuterio Pagliano, La lezione di geografia, 1880
*116. Gaetano Previati, Paggetto con mandolino, 1878-1884
*117. Vincenzo Vela, Ritratto della marchesa Virginia Busti Porro adolescente, 1871 118. Odoardo Fantacchiotti, Ritratto di fanciulla che si avvolge in un drappo, 1875
 
Sezione IX
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*129. Francesco Mancini, Rotten Row, Hyde Park, 1876
*130. Antonio Mancini, L'ispirazione, 1874
*131. Giacomo Favretto, La pollivendola, 1880 ca 132.
*132. Attilio Pusterla, La questua dei poveri, 1885
*133. Mosè Bianchi, Il ritorno dalla sagra, 1880
*134. Giovanni Segantini, Il coro della chiesa di Sant'Antonio in Milano, 1879
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Dai macchiaioli ai divisionisti. La sperimentazione atmosferica sul vero (Sala 18) Sono presenti 14 opere che documentano, oltre a quello dei macchiaioli toscani, altri movimenti di rottura rispetto al Romanticismo e all’arte accademica che, tra la Lombardia e il Piemonte, hanno cercato – come avveniva in Francia con gli impressionisti – di rinnovare la visione e la riproduzione della realtà attraverso una pittura che, basata sulla sperimentazione della luce e del colore realizzata all’aria aperta, non dava più importanza ai contenuti ma solo al modo di dipingere. |titolo=Opere presenti |testo= 147. Giovanni Boldini, Ritratto di Fattori nel suo studio, 1866-1867
*148. Telemaco Signorini, Non potendo aspettare, 1867 149. Lorenzo Delleani, Paesaggio, 1887
*150. Lorenzo Delleani, Campagna verso l'inverno, 1892
*151. Lorenzo Delleani, Autunno dorato, 1903
*152. Lorenzo Delleani, Autunno dorato (Tramonto a novembre), 1904
*153. Eugenio Gignous, Lo stagno, 1879-1881
*154. Lorenzo Gignous, Sentiero nel bosco, 1894
*155. Mosè Bianchi, Vecchia Milano, 1890
*156. Giovanni Boldini, Canale a Venezia, 1899-1913
*157. Federico Zandomeneghi, La leçon de chant (La lezione di canto), 1890
*158. Federico Zandomeneghi, Jeune fille au bouquet de fleurs (Fanciulla con un mazzo di fiori), 1906-1907
*159. Plinio Nomellini, Ragazza alla finestra, 1891-1893
*160. Luigi Conconi, La rosa, 1910-1915
 
Sezione XI
 
La pittura alpestre. Dalla poetica del sublime al paesaggio come espressione delle sensazioni e delle emozioni (Sale 19 e 20) Sono presenti 16 opere che mostrano grandi dipinti scenografici, dominati da vasti panorami montuosi pervasi da un nuovo sentimento della natura; i pittori intendevano interpretare lo smarrimento dell’uomo contemporaneo di fronte a una realtà urbana sempre più alienante e l'aspirazione a ritrovare se stessi a contatto con la natura.
*161. Julius Lange, Paesaggio nordico con montagne, 1852
*162. Ercole Calvi, Veduta della Brianza, 1860-1865
*163. Carlo Mancini, Buoi aggiogati al carro sulle rive del Lago di Annone, 1857
*164. Francesco Gnecchi, Fondo Toce (Il Sempione dal Lago Maggiore), 1884
*165. Lorenzo Gignous, Veduta del Lago Maggiore, 1885
*166. Achille Formis, Erica in fiore, 1906
*167. Ercole Calvi, Brughiera lombarda, 1887
*168. Mosè Bianchi, Chiostro, 1890
*169. Guglielmo Ciardi, Il Civetta, 1896
*170. Francesco Filippini, Prime nevi, 1889
*171. Filippo Carcano, Prealpi bergamasche. In montagna, 1888
*172. Filippo Carcano, In pieno inverno (Inverno in Engadina), 1909
*173. Arnaldo Soldini, Montagne, 1900-1910
*174. Arnaldo Soldini, Montagne, 1900-1910
*175. Emilio Longoni, Primavera in alta montagna, 1912
*176. Carlo Cressini, Tramonto sereno (Foscagno - Valtellina), 1920-1925
 
Sezione XII
 
Il Simbolismo. Tra natura e allegoria (Sale 21 e 22) Sono presenti 17 opere che documentano le diverse declinazioni e la diffusione del Simbolismo in Italia tra Otto e Novecento. |titolo=Opere presenti |testo=
*177. Luigi Rossi (pittore)|Luigi Rossi, La scuola del dolore, 1895
*178. Alessandro Milesi, La traversata (La partenza del marinaio), 1901
*179. Cesare Laurenti, La meraviglia in attesa, 1900-1905
*180. Alessandro Milesi, La gelosa, 1930
*181. Leonardo Bazzaro, Orazione a Chioggia, 1897
*182. Leonardo Bazzaro, Alla Benedizione (Un vespro a Chioggia), 1898-1901
*183. Leonardo Bazzaro, Fuoco! Fuoco! (L'incendio a Chioggia), 1905
*184. Francesco Lojacono, Le paludi, 1900-1910
*185. Angelo Morbelli, Battello sul Lago Maggiore, 1915
*186. Angelo Morbelli, Sogno e realtà, 1905
*187. Filippo Carcano, Il gregge (L'Umanità), 1906
*188. Bartolomeo Giuliano, Le Villi, 1906
*189. Gaetano Previati, La danza delle Ore, 1899
*190. Giorgio Belloni, Calma, 1913
*191. Emilio Gola, Ritratto di signora, 1903
*192. Giulio Aristide Sartorio, Risveglio, 1908-1923
[[Artgate Fondazione Cariplo - Sartorio_Giulio_Aristide,_Dittico_-_Sagra.jpg|*193. Giulio Aristide Sartorio, Sagra, 1908-1923
 
Sezione XIII
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Sono esposte quattro opere di Umberto Boccioni; di particolare importanza le opere Tre donne e Officine a Porta Romana.
 
*194. Tre donne (La madre, la sorella e la modella Ines), 1909-1910
*195. Officine a Porta Romana, 1910
*196. Donna in giardino, 1910
*197. Campagna con alberi e ruscello (Rio), 1908