Gallerie di piazza Scala/IX: differenze tra le versioni

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*[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Gola_Emilio,_Lavandaie_sul_Naviglio.jpg|thumb|499px|141. Emilio Gola, ''Lavandaie sul Naviglio'', 1894-1899]]
 
L’opera è stata acquistata nel 1983 dal mercato antiquario. Prima del suo ingresso in Collezione ha subito un importante intervento integrativo che ne ha consolidato il supporto mediante foderatura e colmato le lacune diffuse.
Il pastello è attestato fino al 1932 nella collezione dell’onorevole Gaspare Gussoni, amico di Cesare Tallone, sensibile e intelligente collezionista attento agli sviluppi del naturalismo lombardo. Nel corso degli anni Venti, Gussoni si qualifica come figura chiave nel mercato dell’arte milanese, promuovendo gli artisti del gruppo Novecento Italiano presso la Galleria-Libreria di via Croce Rossa, in seguito Galleria Milano, della quale diviene proprietario.
Dal 1881, con lo studio dal vero intitolato Lungo il naviglio presentato all’Esposizione Nazionale di Belle Arti a Milano, Emilio Gola si rivolge alla pittura di paesaggio affiancando le vedute dei navigli all’intensa produzione ritrattistica avviata fin dagli anni Settanta. Con questi nuovi soggetti il pittore elabora il suo più personale linguaggio, caratterizzato dallo studio delle variazioni atmosferiche e stagionali, in opere quali Le lavandaie sul Naviglio (Milano, Pinacoteca Ambrosiana) o Naviglio fuori Milano (Milano, Banca Intesa). Sono temi che gli garantirono uno straordinario successo internazionale, attestato anche dall’acquisto del dipinto In Brianza (Venezia, Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna) da parte della Galleria d’arte Moderna di Venezia, oltre ai numerosi riconoscimenti ufficiali ricevuti alle Esposizioni di Monaco e all’Exposition Universelle di Parigi del 1900, e all’invito alla rassegna del Carnegie Istitute di Pittsburgh nel 1901.
Nell’opera in Collezione il pittore affronta il soggetto stringendo l’inquadratura tra il canale e le case per concentrarsi sulle lavandaie, colte in un momento di pausa, come in una scena di genere. La massiccia espansione della città che riversava i panni dei milanesi nei sempre più numerosi lavatoi della cerchia dei navigli, offriva un soggetto congeniale ai maggiori esponenti del naturalismo lombardo, impegnati a ritrarre dal vero impressioni della vita cittadina nei suoi aspetti più umili e quotidiani. Gola muove dalla tradizione della pittura realista fiamminga, che aveva avuto modo di apprezzare in occasione dei suoi viaggi giovanili all’estero, aggiornandola sull’esempio delle vedute milanesi di Mosè Bianchi. Ben presto il pittore si distingue nel contesto milanese per la serrata ricerca condotta sull’incidenza della luce sui corpi e sul colore, realizzando il progressivo superamento del gusto aneddotico di marca ottocentesca.
Questo tratto del Naviglio Grande di Ripa Ticinese è riproposto con lo stesso taglio prospettico in diverse altre versioni, come il Naviglio già di proprietà Gerli, datato al 1900; altre sensibili analogie legano l’opera alla tela intitolata A porta Ticinese ricordata in collezione Montedison e riferita al 1895, confermando anche per il dipinto in Collezione una datazione attorno alla metà degli anni Novanta. L’impiego del pastello garantisce un risultato di soffusa morbidezza ottenendo, in questo caso, una tonalità argentea attraverso la modulazione di sottili trasparenze, impossibili da realizzare con l’olio. I pastelli dell’artista costituiscono opere compiute, spesso di grande formato, realizzate su carta colorata, grigia o gialla, contraddistinte da inserti di tempera, come Il Giardino; altre volte sono solo rapide annotazioni, studi preparatori o esercizi tecnici, quali Veduta con la neve o Figura in piedi.
La specificità di queste opere all’interno della produzione del pittore è attestata dalla assidua presentazione di pastelli alle esposizioni della Famiglia Artistica, fino al 1923. Nello stesso anno la galleria dell’Esame di Milano presentò al pubblico una selezione di pastelli e acquerelli, mentre nel 1956 fu allestita un’intera sezione dedicata ai disegni all’interno della mostra antologica tenuta presso il Palazzo della Permanente a Milano.
*[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Irolli_Vincenzo,_L%27angelo_musicante.jpg|thumb|499px|142. Vincenzo Irolli, ''L'angelo musicante'', 1900-1905]]
*143. Vincenzo Irolli, ''Ritratto femminile'', 1890-1900