Gallerie di piazza Scala/XII: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 117:
*[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Sartorio_Giulio_Aristide,_Dittico_-_Risveglio.jpg|thumb|499px|192. Giulio Aristide Sartorio, ''Risveglio'', 1908-1923]]
Sagra e Risveglio sono il frutto del rimaneggiamento da parte dello stesso artista di due pannelli che componevano uno dei fregi decorativi realizzati tra il 1903 e il 1912, durante una stagione ricca di successi espositivi per l’artista. In più di un’occasione, infatti, Sartorio riadattò, totalmente o in parte, le opere che per qualche ragione ritornavano in studio al termine delle mostre — la V Esposizione Internazionale d’arte di Venezia (1903), l’Esposizione internazionale di Saint Louis (1904), l’Esposizione nazionale di belle arti di Milano del 1906 e The Fine Art Society of London (1908) — o per lo smantellamento di apparati decorativi quali i pannelli della Casa del Popolo di Roma (1906) o di parti del Fregio di Palazzo Montecitorio, sede del Parlamento italiano (1908-1912).
Nel 1923, come indicato sul fronte, Sartorio riutilizzò le due tele modificando i contenuti delle scene per celebrare la partecipazione italiana alla Prima guerra mondiale. In Risveglio fu inserita la data dell’entrata in guerra contro l’Austria, 24 maggio 1915, mentre Sagra venne trasformata nella celebrazione della vittoria del 4 novembre 1918, con l’aggiunta della data e di nomi del Carso, del Piave e di Vittorio Veneto, i luoghi dove avvennero le battaglie decisive.
Realizzati con l’ausilio di bozzetti fotografici memori delle fotografie di Eadweard Muybridge, i nudi panneggiati trasmettono una forte sensazione di movimento e, da un punto di vista stilistico e compositivo, appaiono molto vicini al Fregio del Parlamento. A quell’epoca, Sartorio aveva in mente i Marmi Elgin del Partenone, visti nel 1893 al British Museum di Londra, e le opere dei preraffaelliti Dante Gabriele Rossetti e Edward Burne-Jones che, con Nino Costa e Gabriele D’Annunzio, erano stati tra i suoi primi riferimenti artistici e intellettuali.
*[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Sartorio_Giulio_Aristide,_Dittico_-_Sagra.jpg|thumb|499px|193. Giulio Aristide Sartorio, ''Sagra'', 1908-1923]]
|