Gallerie di piazza Scala/III: differenze tra le versioni

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*Dimensioni Altezza: 57 cm. Larghezza: 46.2 cm.
*[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Migliara_Giovanni,_Interno_di_un_convento.jpg|thumb|600px|25. Giovanni Migliara, ''Carlo V si ritira nel convento di San Giusto nell'Estremadura'', 1825-1830]]
L’opera ritrae il ritiro di Carlo V nel convento di San Yuste nell’Estremadura nel 1556, in seguito alla sua abdicazione al trono imperiale. La riflessione morale sulla perdita del potere e sulla caducità delle cose terrene, cui sembrerebbe alludere anche la sepoltura in primissimo piano, lascia però spazio ad un’interpretazione più semplice della vicenda, declinata come episodio di genere sui numerosi esempi offerti dalla coeva pittura francese: da François Marius Granet a Henry Fradelle, fino a Pierre Revoil che ancora nel 1838 presenta al Salon parigino lo stesso tema della tela in Collezione.
Come dato di partenza per la figura e il costume del sovrano Migliara impiega un antico ritratto di Carlo V, forse ispirandosi ad un’incisione, ma moltiplica i dettagli dell’abbigliamento, attenendosi a una pratica consolidata nella realizzazione dei figurini teatrali. Risale alla messa in scena teatrale, invece, la sapiente distribuzione della luce, che filtra dalla finestra aperta in alto, su cui si agita mossa dal vento una tenda rossa - unico e magistrale tocco di colore, a contrasto con la sobria cromia della tela - conferendo il massimo risalto all’incontro tra il sovrano e il priore, che avviene proprio accanto alla statua di San Giusto, patrono del luogo. Restano nell’oscurità il paggio dell’imperatore che si affaccia verso l’esterno, forse a cercare il seguito, e il frate in primo piano che si ritira in un ambiente sotterraneo; semplici comparse che però permettono il gioco di moltiplicazione degli ambienti e delle prospettive che contraddistinguono la vastissima produzione dell’artista.
Il soggetto fu affrontato da Migliara in diverse versioni a partire dalla tela di grandi dimensioni di commissione del marchese Antonio Visconti presentata all’Esposizione di Belle Arti dell’Accademia di Brera nel 1828 con il titolo di L’Imperatore Carlo V che dopo aver abdicato il supremo potere in favore di suo figlio Filippo II, si ritira all’età di 57 anni nel convento di San Giusto nell’Estremadura presso i monaci dell’ordine di San Gerolamo, fino alle successive repliche in miniatura, documentate dalle fotografie attualmente conservate nella fototeca di Alessandria, provenienti dal Fondo Sartorio. Le vicende private dell’imperatore avevano ispirato anche il dipinto con Carlo V che dona il suo cane ad Andrea Doria presentato all’Esposizione di Belle Arti di Brera nel 1829 e la miniatura che ritrae Carlo V tra i monaci al convento milanese di San Celso.
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*[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Migliara_Giovanni,_Veduta_di_un_chiostro.jpg|thumb|600px|26. Giovanni Migliara, ''La Vallière visitata nel chiostro da Luigi XIV'', 1821-1825]]