Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Appendice 4: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pietrodn (discussione | contributi)
m Annullate le modifiche di 87.15.29.77 (discussione), riportata alla versione precedente di FrescoBot
Riga 160:
 
Quanto alle applicazioni pratiche della tecnologia radar, quelle su navi furono le più importanti. Il radar E.C.3 ter 'Gufo' era costituito da due antenne a tromba, una per l'emissione e l'altra per la ricezione. Il prototipo apparve nel novembre del '42 sulla LITTORIO, ma in precedenza c'era stato, sempre sul suo torrione, un radar prototipico, l'E.C.2 bis, con funzionamento sperimentale. Inizialmente molti radar non avevano antenne rotanti, ma più apparati di emissione che coprivano ciascuno un certo settore, per esempio 4 sensori a 90 gradi l'uno dall'altro. Il brandeggio dell'antenna rappresentava un ovvio miglioramento, a patto che si trovasse un posto dove metterlo che avesse sufficiente visuale. Il 'Gufo' ebbe per l'appunto il motore di rotazione. Le prestazioni erano di almeno 80 km contro bersagli aerei e 15 contro navi, il che era apparentemente più che valido. Ma di fatto, pur sembrando simile al Fu.MO 21 tedesco, le frequenti avarie lo rendevano alquanto inaffibabile, e con la nave in velocità e-o forte vento, accadeva che il motore elettrico non fosse abbastanza potente da far girare l'antenna. Altri tipi erano in studio, ma non vennero adottati.
 
F
Di questo fondamentale apparato della guerra moderna si occuparono la SAFAR, Galileo, Marelli e altre aziende elettriche, ma in tutto, prima dell'armistizio, ne vennero prodotti solo circa 15 esemplari, che ebbero impiego con 13 navi: le corazzate 'Littorio', 4 incrociatori leggeri ('Montecuccoli' e 'Savoia', 'Regolo' e 'Scipione'), e 6 cacciatorpeniere tra 'Navigatori' e 'Soldati'. Altre 7 unità ebbero i radar tedeschi FuMo.21G. Erano l'incrociatore 'Abruzzi' (ma non il gemello 'Garibaldi'), 3 cacciatorpediniere e anche 3 piccole torpediniere. Il ct. 'Legionario', per la storia, fu la prima nave con un radar a tutti gli effetti operativo.
 
Era uno dei 'Soldati' del periodo bellico, e infatti entrò in servizio il 1 marzo del '42, già 'radarizzato'. Anche le corazzate 'Littorio' erano tutte radarizzate all'atto dell'Armistizio, anche se non avevano un radar di tiro vero e proprio. Quindi quando la ROMA fu affondata aveva un RDT (Radiotelemetro) a bordo. Le prestazioni dei radar tedeschi (18 km di scoperta in superficie e 60 su aerei) apparivano inferiori a quelle del sistema italiano, ma a parte che erano radar più vecchi (del '39) si trattava di sistemi efficienti, di fatto ben più utili quanto a rendimento operativo. Durante il periodo di cobelligeranza 8 navi italiane ebbero i radar inglesi Type 291, con portata di 12 km su bersagli navali, 40 km su bersagli aerei, un sistema che aveva ridotte prestazioni di portata in quanto principalmente era inteso come apparato leggero, in servizio dal '42 su varie navi britanniche come miglioramento del Type 286 del '41<ref>Brescia M. ''Radar navali 1939-45'', Storia militare aprile 2005</ref>.
 
 
===I radar americani===
[[Immagine:AN-APS-3_PV-2_NAN4-46.jpg|220px|left|thumb|Un AN-APS-3 da caccia, con la sua antenna moderna a parabola, sistemato nel muso di un aereo americano]]
I radar navali influenzarono la guerra, sopratutto nella sua seconda metà, in maniera molto consistente. Furono tra le ragioni della progressiva superiorità americana contro i Giapponesi. Ben presto, questi strani congegni con antenne simili a quelle televisive moderne, o a dei materassi o delle parabole metalliche, apparentemente privi di importanza rispetto ai cannoni e ai siluri di cui erano armate le navi classiche, divennero al contrario elementi di importanza fondamentale per la guerra moderna, capaci di decidere il destino di intere flotte da battaglia.f
 
Ma come è nato il radar? Quando ancora non si chiamava così, Hertz, inventore di sistemi per misurare e scoprire le onde radio, che si era basato a sua volta sulle leggi integrate di Maxwell (a sua volta basatosi su Ampere, Gauss e altri), scoprì nel 1886 che le onde radio venivano riflesse da oggetti solidi di tipo metallico. E nel 1904 vennero depositati negli uffici brevetti americani, tedeschi e britannici delle invenzioni presentate come ausilio marittimo per la navigazione. In particolare Huslmeyer in quell'anno ideò un 'telemobiloscopio' che era capace di rilevare la presenza di ostacoli nell'oscurità e nella nebbia. Però la portata era di poche centinaia di metri a causa della ridotta potenza dei trasmettitori disponibili, con lunghezza d'onda troppo ampia e bassa frequenza. Eppure, si trattava di una scoperta antecedente di 8 anni rispetto alla tragedia del Titanic; se si fosse sviluppata come l'aereo (realizzato in maniera 'pratica' anch'esso in quel tempo) forse adesso non sapremmo di nessun Titanic affondato da icesberg. Ma si dovette aspettare il 1922 quando Marconi riprese l'idea del radar, osservando anch'egli le onde riflesse da oggetti solidi, e lo stesso anno, ma più in sordina del celebre scienziato italo-scozzese, vennero iniziati gli studi da parte di Taylor e Young, che avevano visto come i cacciatorpediniere potessero rilevare altre navi in linea di fronte, tramite apposite apparecchiature radiotecniche, semplicemente osservando la distorsione dei segnali radio tra nave e nave. Diventato capo del Naval Research Laboratory, Taylor riuscirà a progettare dei radar che andranno sulle navi dai tardi anni '30, e poi verranno usati anche a terra dall'US Army. Invece in Gran Bretagna, la minaccia degli Zeppelin e dei Gotha da bombardamento fu certo una buona memoria per pensare allo sviluppo dei radar come sistemi di difesa del territorio e in questo caso, solo dopo la RN avrà i suoi frutti, con sistemi navalizzati; e sopratutto come sistemi di scoperta aerea, prima di diventare anche radar di controllo del tiro. I Tedeschi, invece, utilizzarono i radar come sistemi di direzione tiro e telemetria.
Line 196 ⟶ 197:
 
L''''Mk 27''' era un radar, al solito molto preciso, del 1944, per il controllo tiro fino a 75 km, usato dalle corazzate e dagli incrociatori pesanti con un totale di 41 esemplari costruiti<ref>Brescia, Maurizio: i radar navali 1939-45, Storia militare apr 2005</ref>.
 
 
===Radar Sovietici===