Storia della letteratura italiana/Neoclassicismo e preromanticismo: differenze tra le versioni

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==Neoclassicismo==
In senso lato, il termine "Neoclassico" può indicare ogni progetto di recupero della cultura del mondo antico; in senso storicamente determinato il "neoclassicismo" si propone come un composito movimento che influenza, oltre l'arte e la letteratura europea, anche i costumi, la moda, l'arredamento e le arti minori.
(ancora da scrivere)
Il Neoclassicismo si oppone sia al Barocco che al Rococò e propone una concezione classica dell'arte, fondata sulla linearità, sulla misura, sull'armonia e sul decoro, secondo un'aspirazione che si ricollega ai modelli greci.
L'intenzione originaria era quella di superare l'esperienza barocca, esausta e artificiosa, in nome di una concezione di bellezza intesa come fusione di natura, intelligenza, passione ed equilibrio razionale, secondo gli insegnamenti dell'età classica ed ellenica.
Il sogno Neoclassico di nostalgia per civiltà, tempi e opere d'arte ritenuti perfetti non manca di analogie per il "Preromanticismo", che fiorisce, con intenzioni decisamente anti-classicisti, negli stessi decenni. Il Preromanticismo è un movimento molto diverso ed eterogeneo, che colloca alcune proprie aspirazioni in terre lontane ed esotiche e in epoche oscure e primitive: le differenze sono, dunque, accomunate dalla nostalgia per tempi lontani e per realtà differenti da quella in cui si vive.
Il classicismo del secondo Settecento viene alimentato anche dallo straordinario interesse suscitato nell'opinione pubblica dagli scavi archeologici iniziati attorno al Vesuvio (nelle città di Ercolano, 1738, e Pompei, 1748). Dall'ammirazione per le opere riportate alla luce deriva un culto dell'antichità classica considerata, in chiave mitica, come tempo perfetto di una bellezza superiore a quella di ogni altra epoca, che compito dei moderni è assumere come modello e imitare.
Al centro della concezione di Winckelmann c'è la tensione a rivalutare, nelle arti, la figura dell'uomo e la sua bellezza sublime: da ciò deriva l'amore neoclassico del nudo. L'uomo è il fulcro della rappresentazione artistica, in quanto espressione di naturalezza bella e ideale, se la sua bellezza è, come nei capolavori greci, nobilmente semplice, proporzionata, tranquillamente grande.
I canoni del neoclassicismo sostenuti da Winckelmann sono quindi la nobile semplicità e la quieta grandezza ottenute allontanandosi dalla verità piuttosto che dalla bellezza. Il bello e il buono dovranno coincidere per avvicinarsi a quella perfetta bellezza ideale che lo scrittore vede già raggiunta nelle opere greche: tipico esempio è la statua dell'Apollo del Belvedere, attribuita allo scultore greco Leocare e conservata a Roma. La bellezza neoclassica concepita da Winckelmann conserva le tracce di una grazia tipica del Rococò e darà origine alla variante più raffinata e morbida della bellezza ideale; le si contrapporranno, nell'ambito della medesima tendenza, le versioni più severe ed eroiche rappresentate, ad esempio, dai quadri di Jacques-Louis David, il cui Neoclassicismo è ispirato a un ideale di grandezza morale eroica, sorretto dall'adesione politica ai valori dapprima rivoluzionari, poi napoleonici.
 
==Preromanticismo==