Tecnica fotografica per le superiori/Camera oscura: differenze tra le versioni

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La camera oscura (o camera ottica) è quella parte della macchina che sta tra l’obiettivo e il materiale sensibile ed è un dispositivo ottico la cui invenzione è alla base di tutta la tecnica fotografica.
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[[File:Camera_OscuraCamera obscura 1.jpg | 400px | Camera oscura]]
*[immagine camera oscura]
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Non a caso gli apparecchi per riprese fotografiche ancora oggi sono chiamati camere: le prime camere oscure sono infatti delle vere stanze abitabili al cui interno i pittori e gli scienziati si sistemano per disegnare le immagini esterne che sono proiettate dall’obiettivo all’interno della camera oscura.
 
==La camera oscura nella storia==
 
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*[[File:Camera Obscura box18thCentury.jpg | thumb | 300pxleft | Una camera oscura ottocentesca per pittori]]
*[[File:Camera obscura 2.jpg | 300pxthumb | left | Una camera oscura per pittori in legno]]
*[[File:Camera obscura.jpg | 200pxthumb | left | Set completo di camera oscura per pittori nella [[Encyclopédie]] di Didetot e Dalembert]]
*[immagini camere oscure per pittori]
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La maggior parte delle camere oscure usate dai pittori prima dell’invenzione della fotografia sono però sufficientemente piccole da poter essere trasportate all’aperto per poter riprendere paesaggi e architetture come faceva il pittore Antonio Canal detto Il Canaletto. Riguardo alla sua opera si ritiene che alcune deformazioni prospettiche siano dovute all’uso di camere oscure con lenti grandangolari o teleobbiettivi corti. Questo si capisce osservando il dipinto ‘Piazza San Marco verso la Torre dell’Orologio’ (vedi figura sotto); in questo dipinto la Torre è rappresentata molto più vicina al primo piano di quanto sia in realtà. Un tale schiacciamento di prospettiva si ottiene solo attraverso la visione con teleobbiettivo. Nel dipinto ‘La Piazzetta verso sud’ si nota invece che i piani prospettici dipinti appaiono allungati e questo è tipico della visione attraverso obiettivi grandangolari.