Il delitto di Cogne/Capitolo 6: differenze tra le versioni

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'''2 novembre''' – Taormina e i coniugi Lorenzi vengono denunciati per calunnia e accusati di aver contraffatto la scena del crimine per depistare le indagini. Con loro sono indagati anche tutti i partecipanti al sopralluogo notturno del 28 luglio.
Taormina dichiara che sull’onestà dei propri consulenti mette la mano sul fuoco.
 
'''7 dicembre''' – inizia il procedimento conosciuto come “Cogne bis”. I coniugi Lorenzi sono interrogati per diverse ore a Torino.
 
===2005===
 
'''2 maggio''' – l’avvocato Taormina è interrogato a Torino nell’ambito del Cogne bis.
 
'''16 novembre''' – si apre il processo d’appello nei confronti di Annamaria Franzoni. Viene ordinata una nuova perizia psichiatrica. La donna dichiara che non si sottoporrà alla perizia.
 
'''30 novembre''' – nell’ambito del Cogne bis, il pool di esperti incaricati accerta che i reperti individuati nel sopralluogo notturno alla villa Lorenzi sono stati sparsi volontariamente in data successiva all’omicidio di Samuele.
 
===2006===
 
'''13 gennaio''' – interpellato in merito ai falsi reperti, l’avvocato Taormina dichiara che la faccenda non lo interessa più e che se qualcuno ha commesso delle violazioni sarà lui stesso a denunciarlo… dimenticando che mesi prima aveva detto che per i suoi consulenti metteva la mano sul fuoco!
 
===2007===
 
'''Aprile''' – si conclude il processo d’appello, che era iniziato nel novembre del 2005 il quale ribadisce la colpevolezza della Franzoni ma la pena viene ridotta a 16 anni.
 
===2008===
 
'''Maggio''' – la corte di Cassazione conferma sia la condanna che la pena per la Franzoni che finisce definitivamente in carcere col divieto di vedere i figli fuori dal carcere stesso perché una nuova perizia psichiatrica ha stabilito che ci sia il pericolo di reiterazione del reato.