Fisica e filosofia: differenze tra le versioni

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strutturale storica.
1 – Limiti della comunicazione razionale e nascita del potere.
 
4^ PARTE
Cap. 20
Cap. 20: Società di natura pre-razionale e creazione delle strutture storiche
§ 1: Capacità intellettive proprie di chi vive nelle società pre-strutturali
1 - Non paiono esservi necessariamente diversificazioni intellettive considerevoli tra chi vive nelle varie strutture storiche: siano esse statuali o pre-statuali. Vi sono invece diversificazioni intellettive considerevoli tra le situazioni sociali pre-strutturali e le situazioni di socialità in ambito strutturale. Le società pre-strutturali o “società di natura” sono proprie di specie inferiori: animali con organizzazione sociale nulla od elementare. Le specie animali molto inferiori rispetto alla specie umana, se non possiedono una socialità che vada oltre la necessità riproduttiva, vivono una socialità che potremmo definire socialità naturale inferiore. Allorché le capacità psichiche e la socialità diventi più complessa si creano strutture pre-statuali: tali strutture vanno dall' orda al clan o gens organizzate nell' universo strutturale delle tribù, accessibili forse persino per animali superiori, come i primati e gli ominidi.
2 - Le condizioni naturali di esistenza incidono sulle variazioni genetiche, sebbene non ne siano gli unici fattori determinanti. Le strutture storiche non paiono incidere o determinare variazioni genetiche. Al contrario le variazioni genetiche delle varie specie determinano quale tipo di struttura sociale quella determinata specie, con quel determinato grado di socialità espressa, possa adottare. Le strutture statuali, in particolare, pur presentando, nella loro evoluzione tipi antropici tra loro assai diversi, non paiono in grado di modificare geneticamente la natura dell'uomo, sebbene a livello culturale, meta-culturale e psicologico, la varietà antropologiche che le varie fasi statuali presentano siano grandemente diverse e divergenti. Vi sono specie di animali che paiono in grado di addomesticare altre specie animali: questo dimostra come le strutture sociali non siano un' esclusiva umana, ma che determinate strutture sociali possono essere adottate anche da specie animali con minore capacità psichica rispetto all' uomo.
3 - Per gli animali evolutivamente molto inferiori all' essere umano e privi di una effettiva socialità, la costituzione di una società conforme alla loro essenza bio-psichica naturale è pressoché automatico o “naturale”, sia per l' individuo che per la collettività di cui fanno parte. Questo in quanto la capacità comunicativa e psichica è molto limitata. Per gli animali più evoluti socialmente quali: i cani, i lupi ed i cavalli, i quali possiedono una certa potenzialità di socialità, data dalla loro capacità psichica, vi è una pur inconscia possibilità di scelta se aderire o meno a società modellate su schemi strutturali più o meno embrionali degli universi strutturali che abbiamo individuato. L' adattabilità dei vari universi strutturali storici all' essenza bio-psichica delle varie specie è impossibile. Già dai predetti livelli di evoluzione bio-psichica emerge il divario tra grado di evoluzione bio-psichica e grado di soddisfazione delle esigenze socio-comunicative. Si creano così delle strutture sociali primordiali, che consentono di incanalare e dare una certa soddisfazione alle esigenze sociali e di comunicazione. Si crea quindi l'universo strutturale dell' orda o della banda, in cui vivono varie specie di animali, quali i lupi, i cavalli allo stato brado, ecc. I primati, quali le scimmie delle varie specie, vivono stabilmente nell' universo strutturale della banda. Non è possibile sapere se gli animali inferiori all' essere umano percepiscano o siano coscienti del limite imposto dalla realtà strutturale alla soddisfazione del loro bisogno di socialità.
4 - Gli animali superiori possiedono una capacità di raziocinio e di comunicazione che consente loro di associarsi e di costituire strutture pre-statuali anche notevolmente evolute. Questo dimostra come tali strutture esigano una capacità intellettiva inferiore all' essere umano. Il fatto che l' essere umano sia vissuto per molti secoli in tali strutture dimostra come l' uomo possa non manifestare pienamente le proprie capacità intellettive e psichiche, il cui utilizzo pieno potrebbe consentirgli di superare le stesse strutture statuali, da cui si sente sempre più limitato.
§ 2: Rapporto tra i sessi nelle società pre-strutturali e nelle società strutturali pre-statuali
1 - In molte società od unioni di animali allo stato naturale (o biologico), le femmine possiedono una naturale ed indiscutibile superiorità rispetto ai maschi (come ad esempio tra le api ed i ragni). Allorché da tale tipo di società si tenda a passare ad altre di tipo strutturale, tale superiorità genetica indiscussa viene messa gradatamente in discussione: come avviene ad esempio tra i ragni, i quali si ribellano alla loro uccisione da parte della femmina, dopo l' accoppiamento. Questo dimostra come l'evoluzione tenda all' eguaglianza tra i sessi, eguaglianza che si realizza attraverso il passaggio attraverso l' “interazione sociale strutturale” (1).
2 - La presunta monogamia di alcune specie di animali, quando è effettiva (infatti per molte specie si ha unicamente una “monogamia” limitata ad una singola nidiata) ha funzioni esclusivamente biologiche, come dimostra la stessa realtà delle “monogamie periodiche”, ossia è un comportamento finalizzato essenzialmente alla cura della prole. Questo avviene nelle società di “natura” animale (2). Gli zoologi evidenziano come vi siano, tra i volatili, società naturali e società strutturali, ove il legame monogamico è dovuto rispettivamente a ragioni biologiche, come ad esempio l'inettitudine od incapacità di badare a se stessi dei neonati e necessità di cova, od a ragioni strutturali, sebbene con il sorgere delle società strutturali si tenda a creare piuttosto la poligamia, sebbene questo non si verifichi sistematicamente.
3 - Il verificarsi della poligamia dipende dal tipo di struttura che si crea. Si instaura poligamia se si realizza l' universo strutturale dell' orda, si ha invece monogamia se si realizza l' universo strutturale tribale. Si hanno poi casi di matriarcato, come ad esempio per la gallinella d' acqua jacana del Costarica, con poliandria, dove la poliandria pare più connessa al matriarcato che al tipo di struttura realizzatasi. L'universo strutturale in atto pare essere in questo caso quello tribale, almeno in alcuni elementi, ad indicare una metamorfosi strutturale in atto. Si ha infatti persistenza del legame tra maschi e femmine e con la prole, ruolo difensivo delle femmine contro le altre femmine. Tuttavia il matriarcato e la poliandria paiono in rapporto, in questo caso, con “caratteristiche fisiologiche dei due sessi: più robusta e sessualmente sempre attiva la femmina, più gracile e docile il maschio”. La natura strutturale di queste società di animali inferiori non è ben definita. Si hanno infatti elementi di società naturali ed elementi di universi strutturali storici incipienti, come ad esempio la riserva territoriale dei maschi e delle femmine, le quali ultime proteggono vari maschi mentre questi ultimi covano. In definitiva si può affermare che la monogamia e la poligamia non siano connesse con la natura in generale, ma con specifiche esigenze naturali e con le esigenze delle strutture storiche (3).
4 - La danza, nata come gioco erotico o gioco d'amore, col comparire delle strutture storiche e con la caratteristica repressione sessuale di queste ultime, divenne rito invocante il sesso; attualmente la danza conserva il ruolo di ritualizzazione della sessualità, unitamente al gioco di società e gioco erotico.
5 - Il fatto che la discendenza matrilineare sia un fatto marginale è testimoniato da Livingstone il quale riporta di aver trovato società in cui le donne erano “proprietà” dell' uomo sebbene, in quelle società, esistesse matrilinearità e matrilocalità (4).
§ 3: Caratteristiche delle società pre-strutturali
1 - In una foresta di un' isola polinesiana è stato individuato recentemente un popolo che vive lì da almeno 30.000 anni, in condizione di società di natura. Il capo della comunità è il più anziano, biologicamente il più forte e non esistono altre gerarchie od ineguaglianze di ordine strutturale, essendo il prestigio del “capo” limitato a funzioni puramente bio-ecologiche.
2 - Negli anni '80 del XX secolo nella valle del Rio delle Amazzoni (sul territorio dell' Ecuador) pare vivessero popoli che si trovavano nello stato di natura inferiore o società pre-strutturale, caratterizzata dall' assenza di ogni forma di potere, sebbene esistessero faide tra famiglie, assai sanguinose e con molteplici stragi. L' accresciuta popolazione determinò la metamorfosi all' universo strutturale dell' orda, accompagnata da uno stadio di caos generalizzato.
3 - Radcliffe-Brown affermava che il “totemismo” non sia esclusivo della specie umana ma lo collocava in un “rapporto generale esistente tra l' uomo e le specie naturali nella mitologia e nel rituale” (1). Egli pertanto non riteneva esclusive della specie umana le strutture che si servono dei riti totemici. Egli distingueva tra “totemismo di clan” se riferito a clan o gentes e totemismo in senso generale, se riferito ad un gruppo qualsiasi di individui. Affermava che, anche se riferito al clan, si debba intendere un complesso di riti diversi. Egli citava l' esempio del “totemismo sessuale” (dove si associa ciascun gruppo sessuale con una data specie animale), citava poi l'esempio di “totemismo” di clan o “metà” ed il totemismo di “classe o sezione” (2) (dove esistono le sezioni, per stabilire il matrimonio nella tribù). Affermava che il “totemismo” incida in modo più o meno profondo nel complesso della mitologia delle varie società. Affermava inoltre che il “totemismo” paia essere più elaborato ed importante ove esistano gentes patrilineari. Angelo Tartabini evidenziava come nei cani esista un' avversione ad accoppiarsi con i consanguinei. Questo non pare provacato da elementi istintuali o di ordine bio-psicologico, ma può essere conseguenza di un tabù introiettato anche da queste specie animali, le quali hanno già costituito embrioni di universi struttturali pre-statuali (3).
§ 4: Grado di socialità consentita dalle società pre-strutturali e dalle strutture pre-statuali
1 - Nonostante vi siano varie teorie opposte, si può ritenere che il termitaio sia una società di natura inferiore. Infatti pare che il potere naturale della madre comune venga trasmesso a tutte le termiti del termitaio attraverso messaggi chimici, ossia in modo del tutto naturale.
2 - La società cosiddetta “di natura” o naturale inferiore è in contrasto con la socialità umana assai più di quanto lo sia la realtà strutturale storica. La realtà strutturale consente un' evoluzione della socialità, seppure secondo canoni e modalità che si sottraggono alla coscienza ed al controllo dei soggetti che vi sono immersi. La società di natura inferiore consente una socialità statica ed assai limitata e sommamente innaturale rispetto al bisogno di socialità di ogni essere umano, poiché è una socialità violenta, in quanto basata esclusivamente sulla sopraffazione del più forte.
3 - Il rapporto tra le varie specie può configurare un potere naturale, ove si verifichi una differenza di capacità psichica o di capacità di raziocinio e laddove il potere sia limitato alle esigenze prodotte da tali divari naturali. Diderot affermava, ad esempio, che l' unico potere naturale sia il potere esercitato sugli infanti, se esercitato entro limiti definibili come naturali.
§ 5: Specie pre-umane e strutture storiche
1 - Alcuni etologi si ostinano, per motivazioni di tipo relogioso-ideologico, a negare la presenza di una mente cognitiva tra gli animali, sebbene abbiano scoperto come il comportamento sociale di varie specie animali derivi da apprendimento, trasmesso con varie forme di comunicazione. Essi continuano a parlare di comportamento istintivo, in chiaro contrasto con le loro stesse constatazioni scientifiche. Da questo fatto si può dedurre come il fideismo od il pregiudizio ed i luoghi comuni siano una sottospecie di intelligenza, paragonabile al comportamento innato (1).
2 - Gli “scienziati” hanno evidenziato la presenza, tra le balene, di “dialetti” diversi. Questo dimostra come le balene stesse dispongano di linguaggi, probabilmente appresi e diffusi, ciascuno, in date regioni marine (2). L' uccello giardiniere dimostra la capacità di apprendimento di questa specie di uccelli e la capacità di trasmissione della conoscenza acquisita da un singolo (3). Ricerche effettuate negli anni '80 del XX secolo hanno dimostrato l' esistenza della comunicazione inter-individuale nelle società dei ratti. Questo può far ritenere vi siano elementi delle strutture storiche nelle società di questi roditori (4). Telmo Pievani riferiva come alcuni gruppi di ricerca abbiano pubblicato su <Current Biology> uno studio in cui veniva riprodotto in cattività, fra sei gruppi di scimpanzè, un processo di trasmissione culturale non solo all' interno del gruppo, come si può osservare in natura, ma anche tra gruppi diversi, per apprendimento imitativo. Gli etologi riconoscono come i primati abbiano un loro linguaggio, che essi definiscono “spontaneo” (5). Questo conferma l'esistenza di ciò che i filosofi chiamano “cultura” tra specie diverse dall' essere umano (6).
3 - Per le ideologie ed i movimenti filo-feudali, come ad esempio i “socialisti” della “1^ Internazionale”, la società delle api costituisce un modello della loro società ideale. Se osservata superficialmente, la società delle api presenta aspetti simili alle società feudali. Tuttavia, benché nella società delle api vi sia una forma di comunicazione che viene trasmessa di generazione in generazione, ha le caratteristiche di una società di natura di tipo animale, con alcuni elementi delle società strutturate in bande. Il formicaio, indicato da alcuni etologi come una “società anarchica”, pare avere alcuni elementi della struttura dell'orda, con totale annullamento del singolo in favore della collettività. Studi entomologici hanno dimostrato come le società delle formiche abbiano elementi analoghi agli universi strutturali pre-statuali (7). Vi sono molte prove di come vi siano elementi di realtà strutturali pre-statuali nelle società dei lupi e modalità strutturali per rendere stabile la demografia in tali società (8). Gli etologi riscontrano le stesse posizioni dei gruppi strutturati tra i babbuini, gli scimpanzé e gli animali da cortile, sebbene la preminenza si manifesti in funzione della forza fisica e sessuale dei soggetti (9), come è proprio delle società di natura animali. Studi recenti hanno dimostrato come nelle società degli elefanti vi siano molti elementi dell' universo strutturale delle orde, con predominio matriarcale (10).
4 - L' etologia applicata agli uccelli ha dimostrato come vi siano elementi strutturali nelle società di alcuni uccelli, come per i colibrì dalla gola rossa (eulampis jugularis), dove si hanno rapporti sessuali fuori dalla stagione della fecondità a causa del predominio maschile o patriarcato. Vi sono dunque elementi propri degli universi strutturali tribali e sicuramente di quello delle orde (11). I leoni pare vivano in società strutturali, od almeno con forti elementi strutturali, di cui alcuni paiono essere propri dell' univeso strutturale tribale (12). Le comunità dei gorilla dimostrano di avere molte caratteristiche degli universi strutturali delle orde, con alcuni elementi dell' universo strutturale tribale. Infatti alcune femmine, a volte, lasciano un determinato branco per associarsi ad un' altro. Potrebbe essere questo il meccanismo che consente ed attua la metamorfosi all' universo strutturale tribale (13). Alcuni gruppi di scimmie Rhesus, secondo alcune ricerche, si stanno organizzando in clan gentilizi, evidentemente, se è così, sarebbero in metamorfosi dall' universo strutturale delle orde all' universo strutturale tribale, probabilmente comune a quasi tutte le società dei primati (14). La scoperta di manifestazioni artistiche e religiose, come la tumulazione dei morti (15) presso ominidi, come ad esempio i neanderthaliani, il cui livello tecnologico era il “paleolitico medio o monsteriano” (16), conferma come le strutture storiche non siano esclusiva dell' uomo e come almeno l' universo strutturale tribale non sia esclusivo dell' uomo, essendo stato realizzato ben prima della comparsa dell' uomo (indicativamente 30 – 35.000 anni fa) (17). Analogamente il linguaggio (in qualche forma) deve essere nato e sviluppato prima della comparsa dell' uomo. Lo prova la presenza di un' industria che andava progredendo gradatamente e diffondendosi (18).
§ 6: Limitazione della comunicazione e nascita del potere e della realtà strutturale storica.
1 - La limitazione della possibilità di comunicazione determina il formarsi del potere. In presenza di strutture statuali è inibita soprattutto la comunicazione razionale o comunque ne viene fortemente limitata. La limitazione della comunicazione è tanto più intensa nelle fasi feudali, rispetto alle fasi mercantili.
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