Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Italia 1: differenze tra le versioni
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La '''[[w:Regia Aeronautica|Regia Aeronautica]]''' era la forza armata italiana più blasonata e impressionante nel periodo tra le due guerre. Dato che la Germania era ancora 'disarmata' e che sarebbe rimasta manchevole fino almeno al 1938-39, che Francia, Gran Bretagna, USA erano in fase di 'quiescenza' con bilanci militari al minimo -da ben prima della Depressione-, che l'URSS e il Giappone stavano 'crescendo' ma non avevano ancora recuperato del tutto la loro arretratezza, la Regia era forse l'aviazione migliore al mondo per qualche anno, con alcuni eccezionali trasvolatori e piloti che fecero incetta di record mondiali. Ce ne sono due che sono a tutt'oggi validi: la velocità massima per idrovolanti con l'MC.72, e il record di quota per aerei a pistoni con il Ca.
I velivoli italiani persero poche occasioni, sopratutto la Coppa Schneider, anche se poi si presero la soddisfazione con l'MC.72 di ottenere non solo un bellissimo aereo da corsa, ma anche il record per idrovolanti a pistone. Gli aerei italiani erano in genere molto ben progettati, perché molto aerodinamici onde sfruttare al meglio la potenza, spesso piuttosto scarsa, disponibile, ma erano anche, piuttosto sorprendentemente, robusti e molto maneggevoli.
Quello che non andava era però sotto traccia: la costruzione con tecniche arretrate, economica ma lenta, anche se spesso basata su materiali non molto avanzati e quindi non strategici (legno, acciaio), lo sviluppo di motori efficienti oltre i 1000 hp, e un sistema industriale che incredibilmente, disperse le energie tanto che ad ogni concorso praticamente tutti presentavano i loro progetti,anche in settori dove non erano specializzati. Doppioni che hanno fatto la gioia degli appassionati di aviazione, ma che di fatto non hanno aiutato lo sforzo bellico italiano, tanto che il massimo che si riuscirà a fare è 3.500 apparecchi di tutti i tipi nel 1941. La tecnologia elettronica era inoltre modesta, radar,
All'inizio della guerra i numeri dei principali aerei italiani erano i seguenti (da Armi da guerra): 272-330 CR.42, 280 CR.32, 118 G.50, 156 C.200; 450-612 S.79, 308 S.81, 87 Z.1007, 162-172 BR.20, 202 Z.506, 90 (?) Z.506, alcune decine di ciascun tipo: Ca.310, Ca.311, SM.85, Ba.65, Ba.88.
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