Storia della letteratura italiana/Vincenzo Monti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 5:
Vincenzo Monti (Alfonsine, 19 febbraio 1754 – Milano, 13 ottobre 1828) è stato un poeta, drammaturgo e scrittore italiano.
 
- LA VITA DI VINCENZO MONTI ---[[Speciale:Contributi/164.132.95.74|164.132.95.74]] 16:51, 21 set 2012 (CEST)
== Vita ==
 
Vincenzo Monti, figlio di Fedele e Domenica Maria Mazzari proprietari terrieri, nacque ad Alfonsine, Ravenna. Dopo avere ricevuto la prima educazione presso il seminario di [[w:Faenza|Faenza]], studiò diritto e medicina all'Università di [[w:Ferrara|Ferrara]].
Già nel 1775 Monti è ammesso all’ Accademia dell'Arcadia, e può pubblicare il suo primo libro "La visione di Ezechiello";
 
Stimolato dalle opere di [[w:Vittorio Alfieri|Vittorio Alfieri]], Monti iniziò a scrivere pezzi [[w:teatro|teatrali]] e nel 1785 debuttò con grande successo con la tragedia [[w:Aristodemo|Aristodemo]].
Già nel 1775 Monti è ammesso all’[[w:Accademia dell'Arcadia|Accademia dell'Arcadia]] e può pubblicare il suo primo libro "La visione di Ezechiello"; tre anni dopo, invitato dal legato pontificio a Ferrara - il cardinale [[w:Scipione Borghese (1734-1782)|Scipione Borghese]] - si reca a Roma dove si sposa con Teresa Pikler che gli darà due figli: Costanza e Francesco (quest’ultimo morirà tuttavia in tenera età). Nella città eterna lavora al servizio del Conte [[w:Luigi Braschi Onesti|Luigi Braschi Onesti]], nipote di [[w:papa Pio VI|papa Pio VI]].
Nel gennaio 1793 l'inviato francese [[w:Hugo Basseville|Hugo Basville]] fu ucciso nella via pubblica dove circolava esibendo il simbolo dei [[w:Rivoluzione francese|rivoluzionari francesi]], la coccarda. Monti riprese l'evento nella celebre ''Cantica in morte di Ugo di Basseville'' ispirata a Dante Alighieri.
 
Inizialmente suera posizioni contrariecontrario alla [[w:rivoluzione francese|rivoluzione francese]] che trovaronotrova spazio nelle sue poesie La [[s:Feroniade|Feroniade]] o La Musogonia, Monti accolse tuttavia, successivamente, in modo positivo i mutamenticambiamenti politici portati dall'arrivo in Italia di [[w:Napoleone Bonaparte|Napoleone]], divenendo addirittura un collaboratore dell'amministrazione cisalpina.
Stimolato dalle opere di [[w:Vittorio Alfieri|Vittorio Alfieri]] Monti iniziò a scrivere pezzi [[w:teatro|teatrali]] e nel 1785 debuttò con grande successo con la tragedia [[w:Aristodemo|Aristodemo]].
In effetti già il Il 18 luglio 1797, solo pochi giorni dopo la proclamazione della costituzione della [[w:Repubblica Cisalpina|Repubblica Cisalpina]], eglimonti era giunto a Milano da Roma. Tornati gli austriaci nel corso della [[w:campagna d'Egitto e di Siria|Campagna d'Egitto]], Monti si rifugiò a Parigi, per tornare al seguito di [[w:Napoleone I di Francia|Napoleone]] nel marzo 1801, alcuni mesi dopo [[w:Battaglia di Marengo|Marengo]]. Al periodo parigino risale la Mascheroniana, opera in tre canti rimasta incompleta scritta da Monti in occasione della morte di [[w:Lorenzo Mascheroni|Lorenzo Mascheroni]] il 14 luglio 1800.
 
Ritornato in Italia fu nominato professore di [[w:retorica|retorica]] all'università di Milano e poi di Pavia dove tenne tuttavia soltanto il discorso inaugurale. Dopo che Napoleone si fece [[w:Regno re d'Italia (1805-1814)|Re d'Italia]] nel 1805 Monti divenne lo storico e [[w:poeta cesareo|poeta ufficiale]] di corte, componendo molte liriche inneggianti a Bonaparte, alle sue vittorie e alla sua politica, come la poesia "Bardo della Selva nera". Quest'opera celebra [[w:Napoleone Bonaparte|Napoleone]] tramite le parole di uno dei suoi soldati sopravvissuto alla battaglia di [[w:Austerlitz|Austerlitz]].
Nel gennaio 1793 l'inviato francese [[w:Hugo Basseville|Hugo Basville]] fu ucciso nella via pubblica dove circolava esibendo il simbolo dei [[w:Rivoluzione francese|rivoluzionari francesi]], la coccarda. Monti riprese l'evento nella celebre ''Cantica in morte di Ugo di Basseville'' ispirata a Dante Alighieri.
Dopo la sconfitta di Napoleone Monti non si fece scrupoli nel dedicare pari lodi al nuovo sovrano l'imperatore d'[[w:Impero Austriaco|Austria]] e Re del [[w:Regno Lombardo-Veneto|Lombardo-Veneto]] [[w:,Francesco I|Francesco I]] e ne fu ricompensato conservando il ruolo di poeta di corte. Agli ultimi anni di vita deldi Monti, che si spense a Milano il 13 ottobre 1828, risale la magnifica [[w:Iliade (Monti)|traduzione]] dell'[[w:Iliade|Iliade]] di [[w:Omero|Omero]].
 
Muore il 13 ottobre ne 1828 a milano
Inizialmente su posizioni contrarie alla [[w:rivoluzione francese|rivoluzione francese]] che trovarono spazio nelle sue poesie La [[s:Feroniade|Feroniade]] o La Musogonia, Monti accolse tuttavia, successivamente, in modo positivo i mutamenti politici portati dall'arrivo in Italia di [[w:Napoleone Bonaparte|Napoleone]], divenendo addirittura un collaboratore dell'amministrazione cisalpina.
 
In effetti già il 18 luglio 1797, solo pochi giorni dopo la proclamazione della costituzione della [[w:Repubblica Cisalpina|Repubblica Cisalpina]], egli era giunto a Milano da Roma. Tornati gli austriaci nel corso della [[w:campagna d'Egitto e di Siria|Campagna d'Egitto]], Monti si rifugiò a Parigi, per tornare al seguito di [[w:Napoleone I di Francia|Napoleone]] nel marzo 1801, alcuni mesi dopo [[w:Battaglia di Marengo|Marengo]]. Al periodo parigino risale la Mascheroniana, opera in tre canti rimasta incompleta scritta da Monti in occasione della morte di [[w:Lorenzo Mascheroni|Lorenzo Mascheroni]] il 14 luglio 1800.
 
Ritornato in Italia fu nominato professore di [[w:retorica|retorica]] all'università di Milano e poi di Pavia dove tenne tuttavia soltanto il discorso inaugurale. Dopo che Napoleone si fece [[w:Regno d'Italia (1805-1814)|Re d'Italia]] nel 1805 Monti divenne lo storico e [[w:poeta cesareo|poeta ufficiale]] di corte, componendo molte liriche inneggianti a Bonaparte, alle sue vittorie e alla sua politica, come la poesia "Bardo della Selva nera". Quest'opera celebra [[w:Napoleone Bonaparte|Napoleone]] tramite le parole di uno dei suoi soldati sopravvissuto alla battaglia di [[w:Austerlitz|Austerlitz]].
 
Dopo la sconfitta di Napoleone Monti non si fece scrupoli nel dedicare pari lodi al nuovo sovrano l'imperatore d'[[w:Impero Austriaco|Austria]] e Re del [[w:Regno Lombardo-Veneto|Lombardo-Veneto]] [[w:Francesco I|Francesco I]] e ne fu ricompensato conservando il ruolo di poeta di corte. Agli ultimi anni di vita del Monti, che si spense a Milano il 13 ottobre 1828, risale la magnifica [[w:Iliade (Monti)|traduzione]] dell'[[w:Iliade|Iliade]] di [[w:Omero|Omero]].
 
==Opere principali==