Dati utili per wargamers/Cannoni controcarri: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 151.90.254.207 (discussione), riportata alla versione precedente di Vonvikken |
|||
Riga 35:
Ecco quello che successe, per esempio, a Battaglia di Bir el Gobi, ovvero Pozzo della Vergine, il 19 novembre 1941.
Come il successivo fatto d'arme a Bir Hakeim, altro punto della carta geografica molto vicino al nulla; questo desolato luogo fu teatro di un grande scontro tra mezzi corazzati, e in particolare fu la prima grande battaglia dell'Ariete. Qui gli italiani e gli inglesi si inflissero reciproche perdite, molto pesanti; ma alla fine furono gli inglesi a doversi ritirare perché gli italiani, di pochissimo, ma erano arrivati per primi e occupavano il territorio conteso. In sostanza, Rommel, nella previsione della sua avanzata verso Tobruk, aveva mandato in zona la 132° Divisione corazzata italiana, forte del 132° rgt carri sui battaglioni VII, VIII e IX; sul 32° rgt carri (che all'epoca erano ancora gli inutili L3), su I, II e III btg; sull'
Questa fu un' azione in cui i cannoni riuscirono a fissare un nemico mobile, che non era riuscito a prendere possesso per primo del territorio. Gli inglesi, che con la loro offensiva 'Crusader' per liberare Tobruk attaccarono iniziando proprio da questa parte, ma solo il 18 novembre, portarono all'attacco la 22nd Brigade con circa 150 carri Crusader nuovi di zecca. Mezzi molto apprezzati dagli
Alla fine, la carica degli ignari carristi inglesi fu del tutto futile. Non ebbero supporto da parte dell'aviazione; non ne ebbero sopratutto da parte della scarsissima artiglieria e della ancor più scarsa fanteria: la prima sparò per un certo periodo di tempo, la seconda praticamente non si mosse e non occupò le posizioni che i carri cominciavano a far arrendere, tanto che gli italiani poterono ritornare ai loro cannoni e sparare di nuovo contro gli inglesi. La mancanza di proiettili HE a bordo dei mezzi inglesi non aiutava certo a far fuori le posizioni italiane. Alcuni mezzi erano davvero danneggiati, da entrambe le parti: un carro inglese tornò con tutto l'equipaggio della torretta ucciso; ma il pilota portò il veicolo fuori dall'azione con il suo carico di caduti. I cannoni erano per lo più di piccolo calibro e così spesso erano necessari molti colpi per riuscire a mettere KO un carro, anche se se ne potevano perforare le corazze. Alla fine, vennero persi 30 carri dal solo 2° Reggimento con 11 morti, 19 feriti e 20 prigionieri; il 4° aveva perso 8 carri, con 22 prigionieri e 4 morti, non è chiaro il numero dei feriti; il 3° aveva avuto invece 4 carri distrutti o gravemente danneggiati, 6 morti e alcuni feriti. In tutto, quindi, sarebbero stati 42 i carri armati Crusader perduti. La forza del reggimento, a causa di queste perdite, dei carri che riuscirono a rientrare nelle loro linee anche se danneggiati, e di quelli vittime di guasti, praticamente si dimezzò. L'Ariete ebbe 34 carri fuori uso, 5 ufficiali e 11 truppe uccisi, più 50 feriti e 66 dispersi (prigionieri). L'8° Bersaglieri ebbe 9 morti, 18 feriti e 7 prigionieri, il 132° artiglieria solo 6 feriti, un cannone distrutto e 3 veicoli colpiti. Gli italiani dichiararono in tutto 40-50 carri colpiti e un centinaio di prigionieri, gli inglesi dichiararono 45 carri (non bisogna dimenticare che queste cifre sono parziali: per esempio c'erano anche alcuni carri L coinvolti nella battaglia, tanto che diversi vennero distrutti).
Riga 92:
Tra i tanti altri fatti d'arme non può mancare Medenine della primavera '43: il 6 marzo Rommel attaccò con oltre 150 carri armati e i panzergranatiere le linee inglesi, ma non si rese conto che gli inglesi avevano schierato un gran numero di cannoni controcarri, per lo più da 57 mm, ma anche vecchi 40 mm (sempre meglio di niente) e sopratutto alcuni dei nuovi e segretissimi pezzi da 76 mm. L'effetto, nonostante che i tedeschi schierassero alcuni Tiger, fu devastante e alla fine della giornata Rommel dovette ammettere la sconfitta: si ritirò lasciando 53 carri e centinaia di morti sul campo di battaglia.
===Il problema della perforazione delle corazze: le innumerevoli variabili e soluzioni===
|