Greco antico/Avverbi: differenze tra le versioni

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In greco antico, come anche in altre lingue, sono presenti gli avverbi, ovvero parti invariabili del discorso.
In particolare, gli avverbi si dividono in varie categorie.
 
=Formazione=
 
Per quanto riguarda la formazione, gli avverbi possono essere o primitivi o derivati. Gli avverbi derivati si formano:
* dagli aggettivi, sostituendo all'uscita -ων del genitivo plurale il suffisso -ως (l'accento va sulla sillaba dove va al genitivo plurale). Sono questi gli avverbi di modo. Es. κακός, "cattivo", genitivo plurale κακῶν, avverbio κακῶς, "male"; φίλος, "amico", genitivo plurale φίλων, avverbio φίλως, "amichevolmente"; βραδύς, "lento", genitivo plurale βραδέων, avverbio βραδέως, "lentamente";
* dagli aggettivi, usando l'accusativo neutro singolare o plurale (''accusativo avverbiale''). Es. μέγας, "grande", accusativo neutro singolare μέγα, avverbio μέγα, "grandemente"; πολύς, "molto", accusativo neutro plurale πολλά, avverbio πολλά, "spesso";
* da nomi o aggettivi femminili, usando il dativo singolare (''dativo strumentale'') o l'accusativo singolare (''accusativo avverbiale''). Es. ἴδιος, "privato", dativo singolare femminile ἰδίᾳ, avverbio ἰδίᾳ, "privatamente"; ἀρχή, "principio", accusativo singolare ἀρχήν, avverbio ἀρχήν, "in principio";
* da preposizione+nome;
* da un verbo;
* da temi nominali, aggettivali o verbali con dei suffissi (-τί come in ὀνομαστί, "per nome", dal tema ὀνοματ- di ὄνομα, ὀνόματος, "nome"; -δην come in κρύβδην "di nascosto", dal tema κρυφ- di κρύπτω, "nascondere"; -δόν come in σχεδόν, "vicino, quasi" dal tema σχε- ad esempio di ἔχω "avere"; -εί come in ἀμαχεί "senza combattere", dal tema μαχ- di μάχη, "battaglia")
 
a) Gli avverbi aggettivali si formano dagli aggettivi, sia della prima sia della seconda classe, mediante la terminazione -ως (che in pratica si sostituisce alla terminazione -ων del G. plurale):
Es. κακός <cattivo> G. plurale κακῶν avverbio κακῶς, <male>
φίλος <amico> G. plurale φίλων avverbio φίλως, <amichevolmente>
βραδύς <lento> G. plurale βραδέων avverbio βραδέως <lentamente>
 
In greco qualsiasi aggettivo può formare un avverbio aggettivale. Tali avverbi sono definiti anche qualificativi, in quanto, come gli aggettivi corrispondenti, esprimono una qualità o un modo; questa tuttavia non è una loro prerogativa, perché esistono anche alcuni avverbi non aggettivali, benché in un numero piuttosto ridotto, che possano esprimere un modo.
 
b) Gli altri avverbi greci, cioè quelli non aggettivali, sono un insieme piuttosto eterogeneo per formazione e significato. Sono spesso definiti circostanziali in quanto la maggior parte di essi esprime non una qualità, bensì una circostanza o una condizione (ma in alcuni casi anche un modo). Tra le categorie di significato da essi espresse possiamo ricordare:
 
Luogo: ἔνθα, <qui>, ἐκεῖ, <lì>, ἄνω, <in alto>, κάτω, <giù>, ἔνδον, <dentro>, ἕξω, <fuori>, πανταχοῦ, <dappertutto>, ἄλλοθι <altrove> ecc.
Tempo: νῦν, <adesso>, τήμερον <oggi>, ἀεί, <sempre>, οὔποτε, <mai>, αὐτίκα, <subito>, πολλάκις <spesso> ecc.
Modo: κρύβδην, κρύβδα <di nascosto>, σποράδην <sparsamente>
Quantità o Misura: μάλα, κάρτα, σφόδρα, <molto>, ἦκα, <poco>, ἄγαν, <troppo> ecc.
Affermazione e Negazione: ναί (sì), πάνυ <davvero>, οὐδέ <nemmeno>, ἥκιστα <niente affatto> ecc.
Dubbio: ἴσως <forse>, τάχα <probabilmente> ecc.
 
=Avverbi di modo formati da aggettivi=