Esperanto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Cancellata parte in prima persona su discorso generale, anche perché non tutti sono finvenkistoj, a tanti interessa come strumento per arte in se
Nessun oggetto della modifica
Riga 12:
* La '''terza parte''', con testi e dialoghi di diversa difficoltà, da capire o tradurre e gli appendici con prefissi e suffissi, dovrebbe portare ad essere indipendente il novello esperantista, che con l'uso di un dizionario, potrà comprendere testi di una certa complessità, e perfezionarsi praticando (in realtà la terza parte soltanto comincia in questo libro, ma continua anche dopo di esso).
 
Per la durata, i tempi di apprendimento dell'esperanto dipendono da studente a studente, e dal tempo e all'attenzione dedicati. Diciamo circa un mese (compresi apprendimento e un po' di pratica) se si è decisi ad imparare (esperienza personale). Approssimativamente, si può finire la prima parte in circa una settimana, la seconda parte richiede più impegno, circa due settimane. Con questi tempi, ovviamente, non è possibile per i più ricordare ad esempio tutte le preposizioni ed il lessico in generale, ma si può imparare tutto quanto di grammatica viene spiegato, per cui con l'aiuto di un dizionario si potrà tradurre tranquillamente dall'esperanto all'italiano. Per produrre direttamente in esperanto, ulteriore pratica viene richiesta se i testi da scrivere sono di una certa difficoltà, quindi serve un poco di pratica (leggere aiuta). Se lo studio è interrotto per lunghi periodi, ci si renderà conto che ricominciando quasi tutto quanto era stato studiato non è stato dimenticato. Ma nessuno ci corre dietro, per cui, se non abbiamo fretta, studiare a tempo perso darà comunque i frutti, e molto più velocemente che con altre lingue.
 
Qualcuno potrebbe porsi la domanda sul perché di una struttura “a grammatica” quando in genere i corsi moderni sono più basati sui dialoghi. Innanzitutto, un corso basato sulla comunicazione ha più bisogno di un vero contatto con un istruttore (anche qui ci sono già corsi del genere) mentre questo è un corso rivolto anche agli autodidatti che non possono porre domande a nessuno. Poi, la concorrenza: ci sono già diversi corsi basati su metodi differenti, quindi è giusto che ci sia anche questo tipo, quindi ognuno in base ai propri gusti può scegliere il corso che più gli aggrada (ovviamente, esiste anche l'insuperabile grammatica di Migliorini, ma basata su una struttura diversa). L'esperanto non è complicato come altre lingue per le quali con la comunicazione si cerca di far apprendere delle regole senza doverle esplicitare in dettaglio, lasciando spesso dei vuoti che chi impara la lingua "riempie" usando le regole della propria lingua. Ed essendo l'esperanto semplice e senza eccezioni, con delle basi di grammatica si possono evitare o risolvere vari dubbi. Infine, nulla vieta di approfittare di diversi metodi di insegnamento, usando anche questo corso come riferimento per altri corsi o l'integrazione di altri testi, cercando nell'indice la sezione più adatta.