Linux multimedia/Introduzione: differenze tra le versioni

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Nimrod (discussione | contributi)
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Tornando al parallelo con i formati di testo, come esistono programmi che consentono di visualizzare ed elaborare documenti testuali nei vari formati, così esistono dei software o, più in generale, degli algoritimi, in grado di riprodurre ed elaborare contenuti multimediali nei diversi formati. Questi algoritmi si chiamano ''[[w:codec|codec]]''. L'etimologia del termine è controversa, ma i più lo fanno derivare dalle parole inglesi ''coding'' e ''decoding'' (codifica e decodifica). Altri ritengono derivi da ''compression/decompression'', enfatizzando un aspetto senza dubbio importante quale la compressione, che vedremo più avanti. C'è una certa confusione anche circa l'essenza dei codec: i più parlano di codec in relazione a del software o a degli algoritmi, ma talvolta si parla di codec anche in relazione a particolari dispositivi hardware che effettivamente operano codifica e decodifica. In fondo, un decoder satellitare o digitale terrestre fa proprio questo. D'altra parte, l'hardware di solito implementa degli algoritmi, e quindi si torna comunque alla prima accezione del termine.
 
Se lo scopo di massima è lo stesso per tutti, ogni codec lo realizza con tecniche diverse. In alcuni casi, poi, l'esistenza di brevetti software o altri vincoli di proprietà intellettuale ha portato gruppi di programmatori a sviluppare codec alternativi a quelli già esistenti e diffusi, talvolta conservando compatibilità con questi, altrialtre volte prendendo strade completamente diverse.
 
Fra i codec audio più famosi vanno ricordati: