Dati utili per wargamers/Cannoni controcarri: differenze tra le versioni
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La domanda che ci si può porre è sull'efficacia di queste armi: se sono adeguate perché in Occidente non hanno avuto seguito? E se non lo sono, perché all'Est sono state prodotte per decenni? Le caratteristiche degli MT-12 da 100 mm a canna liscia aiutano a capire almeno parzialmente la risposta. Esse sono armi pesanti 3 t ma capaci di essere trainate fino a 70 kmh e sopratutto di essere messe in posizione in circa 2 minuti e ritirate in altrettanti.
La loro cadenza di tiro arriva a 14 colpi al minuto, i proiettili da 15kg sono assai potenti,
Il loro equivalente era, tra i missili, la categoria rappresentata dall'AT-2 e l'AT-3. Questi impiegavano non meno di 27 secondi per raggiungere 3 km di gittata, e questo rende possibile ad un carro armato preso di mira scappare anche per
I missili controcarri delle prime generazioni possono avere presentato problemi di affidabilità, precisione, costo, ma hanno consentito di disporre di un sistema di lancio molto semplice (basicamente, rampe di lancio sistemabili ovunque) e così in parte annullato il maggiore costo della munizione di per sé. Inoltre, i cannoni riuscivano con difficoltà ad assicurare sia un tiro preciso che potente: l'MT-12 ha una gittata di 3 km ma con munizioni APFDS, mentre con le HEAT non supera i 1,2 km, almeno contro obiettivi in movimento. Questo nega alla radice il vantaggio delle cariche HEAT, ovvero di non perdere potenza con la distanza che invece nelle munizioni perforanti è correlata con la velocità (erosa dall'attrito atmosferico), cosicché a 1 km non vi è molta differenza tra la perforazione di un proiettile esplosivo e quella di un perforante (non considerando come corazze di tipo speciale siano più efficaci contro le HEAT che i colpi decalibrati, vedi corazze Chobbam, stratificate, spaziate, ERA).
Il vantaggio che i missili avevano sui cannoni era quindi correlato a: maggiore leggerezza, minore ingombro, compatibilità con ogni piattaforma inclusi gli elicotteri, ridotto numero di fanti necessari per manovrare il sistema (per esempio, due uomini potevano metter in azione due missili AT-3, tre uomini ne potevano spiegare quattro). Le possibilità di sviluppo futuro erano pure interessanti, come confermato dai missili di seconda e terza generazione. Ma anche i cannoni controcarro, ora
Recentemente sono entrati in servizio numerosi tipi di missili guidati sparabili direttamente dalla bocca da fuoco di un carro armato 'normale'. Inizialmente vi erano sistemi come lo Shillelagh, missile supersonico usato da uno speciale cannone-lanciamissili. Esso era di 152 mm di calibro, non essendo lo Shillelagh abbastanza miniaturizzato. Nonostante
Dopo il sostanziale fallimento dei missili Shillelagh e del corrispettivo francese ACRA da 142 mm -nemmeno entrato in servizio- in Occidente si è preferito migliorare i cannoni per ottenere la massima precisione, mentre in URSS si è rinunciato ad avere sistemi di controllo del tiro così sofisticati e costosi e si è pensato a missili controcarro, stavolta abbastanza piccoli da essere sparati dai cannoni ad alta velocità di carri 'normali'. Gli Israeliani hanno poi seguito questa strada con i missili LAHAT per cannoni da 120mm. Questi recenti sviluppi hanno costituito un nuovo corso degli eventi, una integrazione strettissima tra missili e cannoni senza quasi compromessi.
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A dire il vero, il costo di questi speciali missili non è irrilevante, e per questo i Peruviani hanno aggiornato i loro T-55 con rampe di lancio per i vecchi AT-3 Sagger sistemate ai lati della torretta, riprendendo una vecchia idea degli anni '60, tipica di mezzi come i carri leggeri AMX-13.
In sostanza, i cannoni controcarro sono quasi usciti di scena, sostituiti dai missili della fanteria e dai cannoni dei mezzi corazzati. Nondimeno, sebbene superati i cannoni S.R. e controcarro sono ancora, potenzialmente, efficaci sistemi controcarro nonché economici sistemi di supporto di fuoco, anche se pesanti e meno efficienti dei missili. Questo anche perché i proiettili sono molto meno costosi dei missili: nel caso delle armi contraerei, per esempio, la Bofors stima (pur producendo anche missili) che un SAM costi quanto 25 raffiche di cannone. Se quest'ultimo ha un sistema di controllo del tiro all'altezza, i risultati sono tutt'altro che trascurabili (anche se, eccetto i CIWS navali, è difficile trovare sistemi d'artiglieria realmente moderni: il più delle volte si limitano al tiro di sbarramento, vedi Baghdad nel 1991
===Cannoni vs corazze: esempi pratici===
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