Storia di Roma/L'ascesa di Roma: differenze tra le versioni

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== Roma si rafforza ==
 
Per tutto il V sec. a.C., Roma fu indebolita dalla faticosa respinta dei [[w:Chiusi|Chiusi]], che volevano riaffermare il controllo etrusco della città, e della guerra contro un'alleanza di città latine che non accettavano l'egemonia. Dopo la battaglia del lago Regillo, nel 496 a.C., fu stilato un trattato di pace: il ''foedus cassiumcassianum'', che ricostruì la federazione latina che vedeva in parità Rome e le altre città. Dopodiché, nel 396 a.C. Roma, conquistò la città di Veio, dopo un lungo assedio, ma subì un attacco da parte dei ''Galli Senoni'', che varcati gli Appennini dalle Marche, invasero la città e la incendiarono; la sconfitta spinse Roma a rafforzarsi militarmente. Il territorio di Veio fu distribuito ai cittadini; in questo modo i '''clienti''' (ovvero coloro che in cambio di protezione da parte di un capo della gentes, doveva coltivare gratuitamente un lotto di terra e seguirlo in guerra) non avevano più bisogno di rivolgersi agli aristocratici che, a questo punto, iniziarono a sfruttare gli ''schiavi per debiti''.
 
Questo atto riaprì lo scontro tra patrizi e plebei, che si concluse nel [[w:367 a.C.|367 a.C.]] con le ''leggi Licinie-Sestie'' che stabilivano: la riduzione dei debiti, un limite massimo per le terre ottenute dalle conquiste e la norma, in base alla quale uno dei due consoli doveva essere plebeo; quest'ultimo apriva la strada del senato anche ai plebei, infatti alla fine del suo incarico il console diventava membro del senato. Inoltre, attraverso le leggi Licinie-Sestie, si costituì una nuova classe: la '''nobilitas senatoria''', composta dalle famiglie patrizie e dai più ricchi plebei.La vita politica di Roma si basava sulla partecipazione dei cittadini-soldati alle decisioni, ma non divenne mai una democrazia; la nuova classe, la nobilitas riuscì a controllare la vita politica romana, modificando il rapporto di clientela che si basò sempre di più sulla fedeltà elettorale del cliente per il padrone. Infatti durante le assemblee dei comizi tributi, i clienti assicuravano il proprio voto ai padroni, mentre nei comizi centuriati il sistema di voto per censo garantiva la maggioranza alla classe della nobilitas. Il potere maggiore si concentrò nel senato, che cominciò ad avere sempre più funzioni: gestiva la politica esterna, formulava le leggi, controllava le spese dello stato ecc...