Fisica classica/Leggi di Laplace: differenze tra le versioni

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Dove <math>n\ </math> è il numero di cariche per unità di volume e quindi <math>dN=nd\tau\ </math> è il loro numero nel volume infinitesimo. Sostituendo anche a <math>\mu_{\circ}\ </math> la sua espressione in funzione di <math>c\ </math> si ha che il campo di induzione magnetica generato da una singola carica (dividendo per <math>dN\ </math>) vale:
 
:<math>\overrightarrow{B} =\frac 1{4\pi \epsilon_oc^2}q\frac {\vec v\times \vec r}{4\pi r^3}\ </math>
 
Ma il campo elettrico generato da una carica puntiforme in un punto a distanza <math>r\ </math> da essa vale:
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Se la velocità della luce fosse infinita, non vi sarebbe campo magnetico, in ogni caso l'intensità del campo magnetico è proporzionale al rapporto <math>v/c^2\ </math>.
 
 
=== Interpretazione relativistica===