Fisica classica/Spettro delle onde elettromagnetiche: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullo modifiche, riporto alla versione di Pasquale.Carelli del 27 gen 2012‎
Riga 83:
=== Luce visibile ===
La regione visibile dello spettro elettromagnetico è l'unico intervallo di frequenze per cui l'occhio umano è sensibile. A radiazioni visibili di diversa lunghezza d'onda (e quindi frequenza) corrispondono tutti i diversi colori dell'arcobaleno.
Non viVi è propriamenteuna unaquasi perfetta coincidenza tra la sensibilità dell'occhio umano medio e la radiazione emessa dal sole. Infatti la radiazione di corpo nero del Solesole è quella di un corpo alla temperatura di 57775700 K, e tale temperatura fuori dall'atmosfera terrestre ha un picco ad una lunghezza d'onda di circa 500550 nm (il colore Cianoblu-verde dello spettro visibile). L'occhio umano mediamente ha la massima sensibilità aia 560tale nmlunghezza d'onda e tale sensibilità diminuisce rapidamente sia per lunghezze d'onda più corte (violetto), sia per quelle più lunghe (rosso).
La luce visibile è in grado di eccitare gli stati energetici elettronici. Se un oggetto è colorato ciò è dovuto essenzialmente al fatto che gli atomi o le molecole della superficie dell'oggetto possono assorbire una parte (certe lunghezze d'onda) della luce che li investe portando gli elettroni a livelli energetici più alti. Il colore specifico che l'oggetto assume dipende dal materiale superficiale ed è determinato dalle regole di addizione e sottrazione dei colori: è infatti la luce non assorbita che, rimbalzando sull'oggetto, arriva all'occhio umano che in seguito decodifica e assegna il colore all'oggetto.