Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Regno Unito-11: differenze tra le versioni

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Venne giudicato molto valido per teatri operativi come quello Coreano, ma rispetto a quella guerra volò prima: il 13 maggio del '49, dall'aeroporto di Warton. Quest'aereo era il prototipo A.1 con immatricolazione VN799 ed pilotato dallo Chief Pilot R.P. Beamont. Volò per 27 minuti, i primi di milioni d'altri.
 
Il Canberra nacque come successore del Mosquito, rispondendo allalla specifica B.3/45 del Ministry of Supply, e che voleva un bombardiere veloce d'alta quota capace di rimpiazzare il Lincoln anche se concettualmente era per l'appunto simile al Mosquito. Sperimentato all'AeAAE di Boscombe Down e poi al RAE di Farnborough, con i suoi due turbogetti R.R. Avon RA2 si dimostrò più veloce, di maggiore tangenza e (almeno in quota) più agile dei DH. Vampire o dei più grossi Gloster Gladiator. Era in questo non dissimile da quello che già il Mosquito (e in verità, numerosi altri prima ancora) aveva dimostrato: un bombardiere tanto rapido da lasciare dietro i caccia coetanei. A Farnborough venne montato il nuovo autopilota Mk 9 nel 1951, per poi cambiarlo con lo Smith Mk.10. Dal gennaio 1950 il nuovo aereo venne battezzato 'Canberra', ma il prototipo precipitò vicino Woodbridge, a Sutton Heath, per un guasto ad uno degli ancora difettosi Avon, poi diventati col tempo tra i migliori turbogetti di sempre.
 
Venne ordinata la costruzione in grande serie delle versioni da bombardamento diurno, notturno, ricognizione e addestramento. Stranamente un velivolo tanto efficiente non ebbe una versione da caccia notturna.
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===Valiant===
[[Immagine:Valiant.vbomber.700pix.jpg|400px|left|thumb|Un Valiant al decollo, nel suo immacolato bianco antinucleare, mostra anche il particolare carrello con ruote in tandem]]
Il '''[www.http://en.wikipedia.org/wiki/Vickers ValiantVickers_Valiant Vickers Valiant]''' è stato il primo dei cosiddetti "V-Bombers". Questo nuovo aereo, nato come Vickers-Armstrong Type 660, era una macchina di valide caratteristiche, con un carrello retraibile elettricamente all'interno come sul B-25, 5 uomini di equipaggio e l'assenza di qualunque armamento difensivo, puntando sulla quota e velocità per sopravvivere, oltre che su di una colorazione bianca 'anti-nucleare' per riflettere l'energia delle esplosioni nucleari. Però esso aveva anche un'ala quasi diritta, non superava i 920 km/h e anche le altre prestazioni erano poco impressionanti, tranne l'ottimo carico utile di oltre 9 tonnellate sotto forma di 21 bombe da 454 kg come massimo.
 
Entrato in linea nel 1955, il Valiant fu prodotto in poco più di 100 esemplari e fu impiegato in guerra nel 1956 (operazione "Musketeer" durante la guerra arabo-israeliana di quell'anno, a cui presero parte anche gli anglo-francesi) con 4 squadriglie, che pare ebbero una perdita dovuta a un Meteor o un MiG-15. Dal '63 venne passato agli attacchi a bassa quota, mentre alcuni erano stati ricostruiti come aerocisterne, data la disponibilità dei Vulcan e Victor. Il passaggio alle missioni a bassa quota provocò danni per la fatica alle ali, che portarono alla radiazione dopo pochi anni del velivolo, nonostante che la versione B.Mk.2 era già approntata con il primo volo nel '53, specializzata per le basse quote; a quel punto però gli altri V-bombers erano già pronti.
 
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I bombardieri inglesi erano del tutto simili nella concezione, perché disarmati, data la loro velocità e nel caso del Vulcan, la quota operativa. Per quest'ultimo aereo il direttore dell'ufficio tecnico della Avro, il grande Roy Chadwick, scelse l'ala a delta, una soluzione coraggiosa per l'epoca, visto che gli americani avevano così tanti problemi con le macchine Northrop. Era vista vantaggiosamente perché, a velocità transonica poteva ridurre la resistenza: il suo maggiore spessore compensava eventuali gondole esterne per i motori. Inizialmente la disposizione era diversa e c'erano due vani portabombe, uno per ala; non c'era nemmeno il timone verticale e i motori erano disposti diversamente, ma non piacque molto al ministero della difesa e così diverrà una macchina più convenzionale, così come è conosciuta attualmente.
 
====Genesi====
Le specifiche operative che chiedevano i nuovi bombardieri erano del '46 erano le B-14/46 e la B-35/46, nella cui ultima si chiedeva un aereo da 45.000 kg con la capacità di attaccare un obiettivo a 2.700 km con 4.500 kg di carico, alta velocità di crociera (925 kmh) a 12.000 m, tangenza max 15.250 m, autonomia di 6.200 km con una bomba da 4.500 kg e quota di sgancio fino a 13.700 m. Il tutto era pressoché il doppio rispetto a quanto fosse capace di fare l'Avro Lincoln, e per mantenere i pesi a livelli accettabili i progettisti pensarono all'ala a delta, con una cubatura enorme (essendo spessa alla radice 2,13 metri), per contenere motori, carrello e carburante, oltre che di ridotta resistenza aerodinamica. I motori, inizialmente si era previsto di inserirli sovrapposti alla radice delle radici alari, con prese d'aria circolari, e solo in seguito vennero affiancati e con le prese d'aria annegate nel bordo d'attacco alare. Era prevista una stiva bombe, ma solo nell'ala sinistra, la destra era per il carburante, il cui peso compensava la prima. Poi, dati gli evidenti livelli di complicazione che questa configurazione causava, venne fatto ricorso ad una stiva ventrale normale.
Dopo la fine della II GM, il Ministero dell'Aria britannico redasse la speficica Operation Requirement (OR)230, per un bombardiere a reazione capace di volare a 925 km/h a 15.200 m e portare una bomba da 4.500 kg (ovvero, in termini anglosassoni, 500 knt/50.000 ft e 10.000 lb), per un raggio di 2.000 nm (3.700 km). Troppo per l'epoca, e così venne redatto un requisito più modesto (B.35/46), anche perché Mosca e dintorni non erano poi così lontani, così l'aereo avrebbe dovuto pesare circa 45.000 kg, il raggio (con 4,5 t) venne ridotto a 1.500 nm/2.700 km a 12.200 m e 925 km/h (e autonomia max 6.200 km), mentre la tangenza restava di circa 15.240 m (50 kft; quella di sgancio era di 13.700 m/45kft); era anche richiesto un carico di 20.000 lb/9.070 kg a corto raggio per bombe normali, in alternativa alla 'special gravity bomb' ovvero un'arma nucleare (che all'epoca tipicamente pesava circa 4.500 kg).
 
Le specifiche operative che chiedevano i nuovi bombardieri erano del '46 erano le B-14/46 e la B-35/46, nella cui ultima si chiedeva un aereo da 45.000 kg con la capacità di attaccare un obiettivo a 2.700 km con 4.500 kg di carico, alta velocità di crociera (925 kmh) a 12.000 m, tangenza max 15.250 m, autonomia di 6.200 km con una bomba da 4.500 kg e quota di sgancio fino a 13.700 m. Il tutto era pressoché il doppio rispetto a quanto fosse capace di fare l'Avro Lincoln, e per mantenere i pesi a livelli accettabili i progettisti pensarono all'ala a delta, con una cubatura enorme (essendo spessa alla radice 2,13 metri), per contenere motori, carrello e carburante, oltre che di ridotta resistenza aerodinamica. I motori, inizialmente si era previsto di inserirli sovrapposti alla radice delle radici alari, con prese d'aria circolari, e solo in seguito vennero affiancati e con le prese d'aria annegate nel bordo d'attacco alare. Era prevista una stiva bombe, ma solo nell'ala sinistra, la destra era per il carburante, il cui peso compensava la prima. Poi, dati gli evidenti livelli di complicazione che questa configurazione causava, venne fatto ricorso ad una stiva ventrale normale.
 
Chadwick morì in un incidente di volo nell'agosto del '47 e non poté mai vedere la sua creatura prendere l'aria. Per sperimentare la formula vennero realizzati dei simulacri funzionali, ben cinque Type 707, che erano praticamente modelli in scala volanti, con dimensioni paragonabili a quelle di un caccia. Il primo volo avvenne il 4 settembre 1949 a Boscombe Down. In seguito, quest'aereo sperimentale si schiantò al suolo, giusto il successivo 30 settembre. Ma il lavoro continuò con gli altri quattro esemplari, che avevano una massa di 4,5 t, un motore da circa 1.700 kgs (era un Derwent 8) e una velocità di circa 750 kmh. Tanto che vennero ritirati solo nel '67.
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Il primo modello B Mk.1 di serie era lo XA889, che staccò le ruote da terra il 4 febbraio 1957. Esso metteva a frutto le esperienze pregresse ed era sensibilmente diverso dagli altri aerei apparsi finora, sopratutto lo era grazie al secondo prototipo e relative modifiche; queste vennero implementate appieno, tuttavia, solo dal terzo esemplare di serie. Il Vulcan B Mk.1 entrò in servizio al No.230 OCU e già il 20 maggio già era in servizio con il No.83 Sqn, a Waddington. In tutto avrebbe raggiunto sei squadroni bombardieri.
 
====Tecnica====
Fin dall'inizio, le caratteristiche del Vulcan erano state fissate. Si trattava di un grande aereo con ua superficie alare interamente a delta, che copriva una superficie degna di un bombardiere strategico, ovvero di classe superiore. La coda aveva il solo timone verticale, il carrello era triciclo anteriore, il vano portabombe stava nel centro della fusoliera. Infine, la propulsione vedeva quattro turbogetti alla radice delle ali, con le prese d'aria rettangolari nel bordo d'entrata e gli scarichi in quello d'uscita, vicino alla fusoliera un po' come tutti gli altri V-Bombers e i tipi sovietici.
 
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Il primo Mk.2 di serie volò il 19 agosto 1958 (o il 26 marzo 1959, fonti discordanti) con gli Olympus Mk.201 da 7.700 kgs; dalle ultime 44 macchine si giunse agli Mk.301 da 9.075 kgs, circa 20.000 lbs, per un totale di 89 B Mk.2, l'ultimo dei quali prodotto e consegnato il 14 gennaio 1965 (l'ultimo fu l'XM 657). In tutto vennero prodotti dunque 135 aerei, un prototipo Mk.1, 45 di serie, un prototipo Mk.2 e 88 di serie, in servizio dal '60.
 
'''B.Mk.1 vs Mk.2'''
Era un'epoca d'oro per i V-Bomber inglesi, anche se i Valiant erano già stati radiati. Il famoso film 007-Operazione Thunderball verteva per l'appunto su di un Vulcan fatto opportunamente ammarare per sottrargli la bomba nucleare. Il film, che ebbe un grande successo di pubblico, venne giudicato dai critici dell'epoca come avente 'troppi effetti speciali', affermazione che adesso fa un po' sorridere. Ne verrà fatto anche un remake, sempre con S.Connery, quasi 20 anni dopo (007 Mai dire mai), anche se stavolta le armi di cui impossessarsi erano due missili ALCM.
*Dimensioni
:29,6 x 30,3 x 8,1 m x 330 m2
:30,45 x 33,83 (oppure 32,2 m, per i B.2A e MRR solo 30,5) x 8,28 m x 368,3 m2
*Motori
:4 R.R.-Bristol Olympus Mk.101 o Mk.104 da 4,5+ t, 9.250 imp gal di carburante
: 4 R.R.-Bristol Olympus BO.121 M.301 da 9.075 kgs, 9.250 imp gal (42.090 l c.a.)
*Pesi
:86 t max
:39.920-72.500-112.500 kg (vuoto-normale-max, altri dati dicono 93 t), carico 197 kg/m2, rapporto 0,5:1
*Prestazioni
:0,93 mach, 15.200 m di quota
:1.040 kmh a 12.200 m o mach 0,98, max continua 998 kmh a 16.760 m o 0,94 mach; quota operativa max 17.670 m, massima 19.800 m, raggio hi-lo-hi 2.780 km, 3.700 ad alta quota, con un rifornimento in volo 4.630 km, autonomia con carburante interno 7.400 km
*Armamento
:9.500 kg di armi tra cui 21 da 454 kg (nominali), due bombe H Yellow Sun Mk.1 da 3,175 t e 0,5 MT, Mk.2 da 3,3 t e 1 MT; Mk.28 'Blue Snow' da 1.052 kg e 1,45 MT; WE-177A da 272 kg e 200 KT; oppure quattro WE-177B da 431 kg e 400 KT; un missile Avro OR-1132 Blue Steel Mk.1 da 185 km (con lancio ad alta quota) e testata Red Snow da 1 MT.
 
====Carriera====
Era un'epoca d'oro per i V-Bomber inglesi, anche se i Valiant eranosarebbero giàpresto stati radiati. Il famoso film 007-Operazione Thunderball verteva per l'appunto su di un Vulcan fatto opportunamente ammarare per sottrargli la bomba nucleare. Il film, che ebbe un grande successo di pubblico, venne giudicato dai critici dell'epoca come avente 'troppi effetti speciali', affermazione che adesso fa un po' sorridere. Ne verrà fatto anche un remake, sempre con S.Connery, quasi 20 anni dopo (007 Mai dire mai), anche se stavolta le armi di cui impossessarsi erano due missili ALCM.
[[File:Avro Vulcan Bomber RAF.JPEG|330px|left|]]
Il Vulcan ebbe una carriera intensa come bombardiere, ma sopratutto come banco prova volante dei motori, che riuscirono anche grazie a quest'aereo -particolarmente utile con la sua grande ala per le alte quote- a svilupparsi in maniera formidabile. Già il VX770 ebbbe 4 R.R. Conway, i primi turbofan, anche se cadde dopo poco tempo. I motori del Concorde vennero sperimentati con un'apposita gondola, e si arrivò persino a costruire un mock-up della fusoliera posteriore del TSR.2 con gli Olympus e poi del Tornado per gli RB.199 (1973) da parte dello XA903. Che il Vulcan sia stato anche usato come ricognitore è ancora da verificare, ma vi sono state voci di un suo impiego come aereo da ricognizione e mappatura bersagli fin sugli Urali, cosa non facile da credere a meno che non si sia trattato dei primissimi anni di carriera.
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La sagoma maestosa dell'aereo compare anche in ben 17 esemplari (uno squadrone intero) nei musei e collezioni, malgrado le dimensioni importanti e l'inclemenza del tempo (sono per lo più in UK), si tratta sempre di B.2 o B.2A; altri sei, più due B.1, erano stati conservati, ma successivamente purtroppo vennero tutti demoliti; solo il muso di uno dei B.1 sopravvive a tutt'oggi.
 
 
'''B.Mk.1 vs Mk.2'''
*Dimensioni
:29,6 x 30,3 x 8,1 m x 330 m2
:30,45 x 33,83 (oppure 32,2 m, per i B.2A e MRR solo 30,5) x 8,28 m x 368,3 m2
*Motori
:4 R.R.-Bristol Olympus Mk.101 o Mk.104 da 4,5+ t, 9.250 imp gal di carburante
: 4 R.R.-Bristol Olympus BO.121 M.301 da 9.075 kgs, 9.250 imp gal (42.090 l c.a.)
*Pesi
:86 t max
:39.920-72.500-112.500 kg (vuoto-normale-max, altri dati dicono 93 t), carico 197 kg/m2, rapporto 0,5:1
*Prestazioni
:0,93 mach, 15.200 m di quota
:1.040 kmh a 12.200 m o mach 0,98, max continua 998 kmh a 16.760 m o 0,94 mach; quota operativa max 17.670 m, massima 19.800 m, raggio hi-lo-hi 2.780 km, 3.700 ad alta quota, con un rifornimento in volo 4.630 km, autonomia con carburante interno 7.400 km
*Armamento
:9.500 kg di armi tra cui 21 da 454 kg (nominali), due bombe H Yellow Sun Mk.1 da 3,175 t e 0,5 MT, Mk.2 da 3,3 t e 1 MT; Mk.28 'Blue Snow' da 1.052 kg e 1,45 MT; WE-177A da 272 kg e 200 KT; oppure quattro WE-177B da 431 kg e 400 KT; un missile Avro OR-1132 Blue Steel Mk.1 da 185 km (con lancio ad alta quota) e testata Red Snow da 1 MT.
 
===Victor===
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L'Handley Page HP 80 Victor era il più potente e moderno della famiglia dei V-Bombers e con l'innovazione dell'ala a "mezzaluna", ovvero a freccia ma ad angolo variabile, crescente alle estremità. Questo eccellente aereo volò nel tardo '52, ultimo dei 'V-bombers'. Il Victor era un aero capace di portare ben 35 bombe da 454 kg o 6 bombe H, in un grande vano portabombe ventrale, mentre i motori erano a coppie nell'ala interna. con prese d'aria annegate nel bordo d'attacco, e un caratteristico abitacolo 'a bottiglia' ampiamente vetrato. La sua motorizzazione con dei turbofan dava un basso consumo e l'aereo venne apprezzato come aerocisterna. Venne portato anche in operazioni militari, ma solo come aerocisterna, per esempio per supportare i Vulcan alle Falklands. La sua carriera venne così prolungata fino ai tardi anni '90, ultimo dei V-Bombers. Per ulteriori informazioni sulla sua carriera, vedi qui: [http://it.wikibooks.org/wiki/Forze_armate_mondiali_dal_secondo_dopoguerra_al_XXI_secolo/Regno_Unito-10#Victor_al_capolinea.2C_1993.5B13.5D]
 
====Genesi====
DopoLa la fine della II GMHandley-Page, ilgià Ministeroautrice dell'Aria britannico redasse la speficica Operation Requirement (OR)230Halifax, per un bombardiere a reazione capace di volare a 925 km/h a 15.200 m e portare una bomba da 4.500 kg (ovvero, in termini anglosassoni, 500 knt/50.000 ft e 10.000 lb),propose per unla raggiospecifica di 2.000 nm (3.700 km). Troppo per l'epoca, e così venne redatto un requisito più modesto (B.35/46), anche perché Mosca e dintorni non erano poi così lontani, così il raggiosuo venne ridotto a 1.500 nm/2.700 km più o meno alla stessa altezza e velocità; era anche richiesto un carico di 20.000 lb/9.070 kg a corto raggio per bombe normaliprogetto, in alternativa alla 'special gravity bomb' ovvero un'arma nucleare (che all'epoca tipicamente pesava circa 4.500 kg). La Handley-Page, già autrice dell'Halifax, propose l'HP.80, con la sua caratteristica ala a freccia crescente o a 'mezzaluna', formula pensata in Germania, ma poi ripresa in maniera più convenzionale (giusto come accadde anche per gli aerei con ali a delta). Per la Gran Bretagna lo sviluppo di questa formula vide il lavoro fatto sotto la guida del dr. Gustav Lachmann (evidentemente un tecnico tedesco). La ragione dell'ala crescente, con tre diversi angoli crescenti dalla base alle estremità, era dovuta all'ottimizzazione del numero di Mach sull'ala, senza dover incontrare eccessive resistenze in regime specialmente transonico, così da avere un aereo più veloce. Così l'HP.80 e l'Avro Type 698 (il Vulcan) ebbero luce libera, con il Valiant come progetto a basso rischio per una pronta disponibilità, dato che Americani e Sovietici stavano già attrezzandosi per nuovi aerei a reazione, mentre la RAF era costretta a comprare i B-29 'Washington' come gap-filler, e il Canberra non era abbastanza grosso come bombardiere strategico. Dopo avere provato l'ala su di un aliante di dimensioni pari ad un terzo, il HP.87, l'ala venne anche usata su di un Supermarine Attacker (che ironicamente, era al contrario un aereo molto conservativo, avendo l'ala dello Spitful ad elica), che divenne l'HP.88, per poi cadere il 26 agosto 1951 dopo appena 30 voli e due mesi d'attività. Ma oramai molto era stato fatto e così l'HP.80 divenne comunque una realtà.
 
Prima apparvero due prototipi (WB771 e 775) e già dimostravano, nonostante le modifiche rispetto alla concezione 'pura' originaria, una loro distinta apparenza, molto moderna con i suoi piani di coda a T, i motori annegati nelle ali e queste ultime, ovviamente, con una freccia crescente. L'equipaggio era dentro un grande abitacolo pressurizzato, con il pilota allo stesso livello degli altri dell'equipaggio (a differenza degli altri V-Bombers), e un'ampia vetratura in stile He-111. In tutti i V-Bomber, comunque, soltanto i piloti avevano sedili eiettabili, gli altri dell'equipaggio avevano scivoli gonfiabili per uscire dall'aereo, ma era difficile salvarsi se le cose si mettevano male. Originariamente c'era addirittura l'idea di rendere eiettabile l'intero abitacolo, un pò come verrà fatto poi con l'F-111, ma l'idea venne abbandonata già nel 1950.
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E così fu la volta del Victor B.2, che volò il 20 febbraio 1959, per poi andare perduto dopo 100 ore di volo, esattamente sei mesi dopo. Chiarite le ragioni della perdita, l'aereo divenne una realtà operativa dal febbraio 1962. In tutto vennero costruiti solo 34 aerei, di cui 21 aggiornati come B.2R con i Conway RCo.17 da 9.100 kgs e predisposizione per i missili Blue Steel, oltre che i due 'speed pods' sul dorso dell'ala, che servivano sia per ridurre la resistenza aerodinamica (specie a velocità transoniche) che per ospitare grandi quantità di chaff. Come nel caso del Vulcan B.Mk 1, anche il Victor B.Mk 2 era un bombardiere di 'seconda generazione,' non una semplice versione migliorata rispetto al tipo precente.
 
[[File:HP Victor K2.png|300px|right|thumb|Ecco il layout del Victor K.2]]
L'ultima evoluzione fu proposta come Phase 6, con la capacità di portare fino a 4 Skybolt, ma venne ritirata dato l'abbandono del programma praticamente con l'entrata in servizio del B.2. Piuttosto, con lo spostamento a bassa quota delle missioni, fu necessario adottare le sonde per il rifornimento in volo, serbatoi subalari fissi e una mimetica tattica al posto del bianco anti-nucleare. Peraltro, gli aerei non ebbero un vero radar TFR, a differenza dei Vulcan. 9 vennero piuttosto convertiti (tra i B.2) come ricognitori (SR.2) che dal luglio 1965 entrarono in servizio al posto dei Valiant, totalmente ritirati nel dicembre del '64. Avevano fotocamere e un radar cartografico nel vano portabombe, e persino sensori di analisi dell'aria per sentire test nucleari.
'''Victor B.Mk 2''':
*Ruolo: Bombardiere
*Equipaggio: 5
*Primo volo: 24 dicembre 1952 (prototipo)
*Entrata in servizio: 1958
*Costruttore: Handley Page
*Esemplari costruiti: 84
*Dimensioni: lunghezza 35,05 m, apertura alare 36,69 m, altezza 8,58 m, superficie alare 241.27 m², carreggiata carrello 10,07 m
*Peso: 33.550 kg a vuoto, totale 77.180 kg, massimo 90.000 kg
*Motore: 4 turbofan R.R. Conwat da 9.344 kgs
*Prestazioni: con i 4 turbofan R.R. Conway RCo.17 Mk.201 da 9.350 kgs l'uno e 25.990 l interni, l'aereo era capace di 1.014 kmh a 12.200 m (mach 0,955), max crociera a 982 kmh a 16.760 m (0,924), economica di 901 kmhkm/h a 12.200 m (0,848), tangenza 16.760 m, raggio 2.785-3.700 km, max autonomia 8.370 km.
*Armamento: originariamente un Blue Steel Mk.1 da 1 Mt di potenza, o due Yellow Sun Mk.2 da 500 kT, o 18 t di armi da 4.500 kg o 16.700 kg in armi da 454 kg, o ancora una Grand Slam da 10 t, o due Tallboy da 5.400 kg
 
L'ultima evoluzione fu proposta come 'Phase 6', con la capacità di portare fino a 4 Skybolt, ma venne ritirata dato l'abbandono del programma praticamente con l'entrata in servizio del B.2. Piuttosto, con lo spostamento a bassa quota delle missioni, fu necessario adottare le sonde per il rifornimento in volo, serbatoi subalari fissi e una mimetica tattica al posto del bianco anti-nucleare. Peraltro, gli aerei non ebbero un vero radar TFR, a differenza dei Vulcan. 9 vennero piuttosto convertiti (tra i B.2) come ricognitori (SR.2) che dal luglio 1965 entrarono in servizio al posto dei Valiant, totalmente ritirati nel dicembre del '64. Avevano fotocamere e un radar cartografico nel vano portabombe, e persino sensori di analisi dell'aria per sentire test nucleari.
 
Più numerosi furono invece i Victor aerocisterne convertiti dai bombardieri, 11 B(K).1A (poi K2P) con un sistema filabile sotto ciascuna ala, ma ancora la capacità di portare armi ventrali. Entrarono in servizio dal 28 aprile 1965 con il No.55 Sqn, divenuto operativo nell'agosto di quell'anno. Ma essi erano efficaci in pratica solo per rifornire i caccia e non i bombardieri data la lentezza del trasferimento del carburante. Successivamente 14 B.1 e B.1A vennero convertiti con un sistema a tre punti (anche ventrale con la conversione del vano portabombe), di cui il centrale era l'Mk.17, tre volte più potente dell'Mk.20. Così divennero K.1 e K.1A. Dato che i Victor, per quanto efficienti, non erano validi nel volo a bassa quota come i Vulcan, e che la Marina aveva adesso il ruolo di deterrente nucleare con i Polaris, i pochi Victor B.2 (che in pratica, armarono solo due squadroni) vennero convertiti in aerocisterne: ben 24 aerei, che erano praticamente tutti eccetto i ricognitori. Essi potevano portare 41 tonnellate di carburante e vennero tenuti in servizio a lungo, dai tardi anni '60 all'ottobre 1993.
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Nessun esito ebbero progetti successivi, come l'HP.96 (trasporto per 85 truppe), o l'HP.97 da trasporto civile (un'analoga proposta venne fatta anche per il Vulcan, anticipando il Concorde nel campo dei 'delta' per il trasporto passeggeri), l'HP.98 con cannoni telecomandati (perdendo contro il Valiant B.2), e altri tipi come l'HP.98, 101, 104, e persino l'111, che poteva portare 200 soldati oppure 145 passeggeri civili (con doppio ponte). C'erano anche altri tipi come l'HP.114 con 2-4 Skybolt e l'HP.123 con compiti di trasporto militare pesante, basato sul 111.
 
====Carriera====
I Victor entrarono in servizio con i B.1 del No.232 Sqn OCU di RAF Gaydon, alla fine del '57. Il No.10 Sqn di RAF Cottesmore venne formato in aprile 1958, seguito subito dal No.15. C'era anche una segretissima unità, la Radar Reconnaissance Flight di Ray Wyton, con 4 aerei equipaggiati con sistemi di ricezione passivi e un radar da ricognizione 'Yellow Astor'. Infine vi fu il No.57 Sqn, formato nel marzo 1959 e il No.55 dell'ottobre 1960.
[[File:HP_Victor_B1.png|350px|right|]]
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Il Victor segnò anche la fine della sua ditta produttrice, anche se veniva da molti successi del periodo bellico; i costi degli aerei dell'era dei jet erano troppo alti per pensare ancora con l'ottica delle molteplici linee produttive del periodo bellico, e successivamente l'intera industria inglese dovette profondamente riorganizzarsi per sopravvivere.
 
[[File:HP Victor K2.png|300px|right|thumb|Ecco il layout del Victor K.2]]
'''Victor B.Mk 2''':
*Ruolo: Bombardiere
*Equipaggio: 5
*Primo volo: 24 dicembre 1952 (prototipo)
*Entrata in servizio: 1958
*Costruttore: Handley Page
*Esemplari costruiti: 84
*Dimensioni: lunghezza 35,05 m, apertura alare 36,69 m, altezza 8,58 m, superficie alare 241.27 m², carreggiata carrello 10,07 m
*Peso: 33.550 kg a vuoto, totale 77.180 kg, massimo 90.000 kg
*Motore: 4 turbofan R.R. Conwat da 9.344 kgs
*Prestazioni: con i 4 turbofan R.R. Conway RCo.17 Mk.201 da 9.350 kgs l'uno e 25.990 l interni, l'aereo era capace di 1.014 kmh a 12.200 m (mach 0,955), max crociera a 982 kmh a 16.760 m (0,924), economica di 901 kmh a 12.200 m (0,848), tangenza 16.760 m, raggio 2.785-3.700 km, max autonomia 8.370 km.
*Armamento: originariamente un Blue Steel Mk.1 da 1 Mt di potenza, o due Yellow Sun Mk.2 da 500 kT, o 18 t di armi da 4.500 kg o 16.700 kg in armi da 454 kg, o ancora una Grand Slam da 10 t, o due Tallboy da 5.400 kg
 
Un incidente importante vide protagonista un Victor, uno splendido Mk.2 nuovo di zecca, con un colore totalmente bianco antinucleare. Era una bella giornata quel 21 agosto 1960, sopra il Mare d'Irlanda, quando il primo Mk.2, decollato da Boscombe Down con R.J Morgan e G.B. Stockman come pilota e copilota, e altri 3 uomini d'equipaggio. La sua quota di volo era di 15.850 m a mach 0,82, quando scomparve dagli schermi radar. Fu osservato cadere in mare perdendo pezzi e alla colonna d'acqua fece seguito un paio di forti esplosioni. Dopo le richerche iniziarono e vennero recuperati pezzi fino a novembre con oltre 11.000 lanci di reti, che riportarono 592.610 pezzi, che nondimeno erano solo il 70% dell'aereoplano, nessuno dei quali era più lungo di 1,8 m!
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==Pattugliatori marittimi==
L''''Hawker Siddeley Nimrod''' è da circa 30 anni, a partire dai primi anni settanta, il principale aereo da pattugliamento marittimo in forza alla Royal Air Force. Ha costituito un elemento di grande importanza nel teatro operativo, importantissimo, dell'Atlantico del Nord, ma è comparso praticamente ovunque vi fosse la necessità per la politica estera inglese, come nella Guerra delle Falklands.
 
L'Hawker Siddeley Nimrod è da circa 30 anni, a partire dai primi anni settanta, il principale aereo da pattugliamento marittimo in forza alla Royal Air Force. Ha costituito un elemento di grande importanza nel teatro operativo, importantissimo, dell'Atlantico del Nord, ma è comparso praticamente ovunque vi fosse la necessità per la politica estera inglese, come nella Guerra delle Falklands.
Oggi il progetto viene seguito dalla BAE Systems
 
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*MRA4: ultima evoluzione come pattugliatore marittimo
 
'''MR.Mk 1''':
*Ruolo: Pattugliatore marittimo, antisom
*Equipaggio: 12
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*Costruttore: Hawker Siddeley
*Dimensioni: lunghezza 38.63 m, apertura alare 35 m, altezza 9.08 m, superficie alare 197.04 m²
*Peso: 39.010- 80.514 kg
*Propulsione: 4 turboventole Rolls-Royce Spey 250 RB168-20 da 54 kN
*Prestazioni: vel. massima 926 km/h, tangenza 12.800 m, autonomia 15 h
*Armamento: 6.124 kg di carico (siluri, bombe o cariche di profondità, missili antinave Sea Eagle)