Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 3: differenze tra le versioni
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Questa classe era concepita inizialmente per il supporto ad un elicottero leggero, ma in un secondo tempo il terzo cannone venne sbarcato e al suo posto venne allungato il ponte di volo. Davanti a questo vi era un piccolo hangar, costituito da una gabbia in tela con una intelaiatura scorrevole che, quando estesa, occupava parte del ponte e veniva ripiegata durante le operazioni di volo. In esso poteva trovare alloggio un elicottero leggero, ed inizialmente doveva esservi ospitato il minuscolo Agusta A106, all'epoca sperimentale. Abortito il progetto A106, le fregate imbarcarono gli Agusta-Bell AB212 in configurazione antisommergibile.
[[Immagine:Veneto impetuoso margottini.jpg|thumb|250px|left|Una immagine di alcune navi della squadra navale italiana: da sinistra il cacciatorpediniere Impetuoso, l'incrociatore Vittorio Veneto
*Cantiere: Cantieri Navali del Tirreno, Riva Trigoso
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*armamento: 3 cannoni Oto Melara da 76/62 mm MMI (due dopo la costruzione del ponte di volo), 2 tls tripli leggeri e altre armi leggere tra cui un lanciabombe ASW
*Equipaggio: 167
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*motto: 'Alpino' ''Di qui non si passa''; 'Carabiniere': ''Nei secoli fedele''
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La fregata 'Alpino' nel 1996 fu trasformata in nave comando e supporto alle forze di Contromisure mine cambiando il suo distintivo ottico da '''F 580''' ad '''A 5384''', ha fatto il suo ultimo ammainabandiera a La Spezia il 31 marzo 2006.
La fregata 'Carabiniere' è ancora in servizio come nave esperienza mantenendo la matricola F 581, ruolo che ricopre dal 1994 rilevando la precedente Nave
*Cantiere: Cantieri Navali del Tirreno, Riva Trigoso
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Sono state costruite in totale diciotto navi,anche per tre clienti esteri: 6 per il Venezuela, 4 per il Perù e 4 per l'Iraq. Queste ultime però non entrarono mai in servizio per il committente originario a causa delle note vicende politiche e finirono per essere acquistate dalla Marina Militare nel 1994, dove prestano attualmente servizio come pattugliatori di squadra. Nella storia della cantieristica italiana un simile successo lo avevano avuto in precedenza tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo solo gli incrociatori corazzati classe 'Garibaldi' che servirono oltre che per la Regia Marina anche in quelle di Spagna, Argentina e Giappone.
Nate per sostituire le navi della precedente classe 'Alpino', su progetto sviluppato congiuntamente dalla Marina Militare e dalla Italcantieri, le Lupo sono navi a ponte continuo senza castello, con lo scafo in acciaio ad alta resistenza suddiviso in quindici compartimenti stagni e sovrastrutture in alluminio. Il governo è assicurato da due timoni, sistemati nel flusso delle eliche, con un angolo di barra di 35° per lato. Le Lupo nonostante avessero dimensioni più piccole ed una stazza più leggera rispetto alle coeve come le britanniche Type 21
*Impostazione: 8 ottobre 1974 (Lupo, ex-F564)
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Il cannone 127/54 mm Compatto è un'arma duale che ha una cadenza di tiro di 45 colpi al minuto e in grado di colpire in un raggio di 15km bersagli aerei e di superficie. Pur essendo un'arma polivalente, il suo compito principale è comunque la difesa contraerea piuttosto che quella di arma multiruolo.
Il sistema CIWS di difesa ravvicinata contraerea Dardo è costituito da due torrette binate con cannoni da 40 mm a tiro rapido con una cadenza di tiro fino a 600 colpi al minuto. Il Dardo ha avuto una notevole diffusione per i ridotti tempi di reazione, importantissimi per un sistema del genere, e per la velocità di inseguimento bersagli. I cannoni da 40 mm con la loro gittata sono validi anche contro bersagli di superficie. Le torrette, dalla caratteristica calotta bianca in vetroresina rinforzata, sono prive di equipaggio e telecomandate dalla direzione del tiro della nave, le munizioni comprendono proiettili PFHE capaci di frantumarsi in 2400 frammenti, di cui 600 sono palline di tungsteno in grado di perforare circa 10 mm di alluminio a una decina di metri. Con una cadenza di tiro combinata di circa 600 colpi al minuto non sarebbe stato infatti
Al sistema missilistico Mk 29 è affidata la difesa antiaerea a medio-corto raggio. I missili Aspide, a guida radar semiattiva, hanno un raggio d'azione di 15-20 km, una testata a frammentazione dal peso di 33 kg, costruiti dall'industria italiana Selenia e molto simili oltre che fisicamente compatibili ai Sea Sparrow, ma dentro hanno elettronica, testata e motori di nuova progettazione. L'innovazione tecnica elettronica, più importante rispetto agli Sea Sparrow E (disponibili all'epoca), riguardava la guida monoimpulso che lo rendeva molto resistente alle ECM oltre ad aumentarne la precisione. Fin dall'inizio gli Aspide erano dotati di una certa capacità antimissili, migliorata con i lotti di produzione successivi.
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