Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Armi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 147:
 
===Aspide===
Questo missile è nato in maniera abbastanza oscura. Ci ci potrebbe chiedere come mai l'Italia ha realizzato un grosso missile multiruolo aria-aria a medio raggio, quando non sono stati invece costruitinon missiline sono stati costruiti a più corto raggio d'azione e a guida IR (infrarossa), come è accaduto per le industrie di diversi Paesi emergenti (come il Sud Africa con il Kukhri/Darter e Israele con i vari Shafir e Python). La risposta è essenzialmente, che quest'arma è stata preceduta dall'esperienza con lo Sparrow E (NATO). Fino a non molti anni fa non era un fatto particolarmente noto, ma in realtà molti degli Sparrow usati in Italia, se non la totalità, non erano importati. La Selenia costruì ben 1.000 Sparrow tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70<ref>'La difesa aerea italiana', Aerei n.3/2001</ref>, da qui l'esperienza tecnica per realizzare un missile di questa categoria. All'epoca, il lavoro in ambito NATO era suddiviso tra i vari Paesi componenti, dato che il missile a corto raggio Sidewinder era invece costruito in Germania, nelle varie generazioni, per un totale di diverse decine di migliaia (partendo dall'AIM-9B/F e terminando con l'AIM-9L, prima di cominciare l'esperienza con l'IRIS-T 'europeo').
[[File:Misil Aspide.jpg |350px|right|thumb|]]
L'Aspide viene spesso considerato una sorta di copia 'su licenza' dello Sparrow, ma questo non è vero, dato che in realtà tutto il suo progetto di dettaglio è notevolmente diverso. Lo Sparrow III (AIM-7E) era pur sempre di tecnologia degli anni '50-'60, con elettronica a valvole di scarsa affidabilità e capacità. Nei tardi anni '60, i suoi limiti erano evidenti e così la Gran Bretagna iniziò (nel 1969) a progettare un sistema di guida migliorato per quest'arma. Verso la fine degli anni '70 diventò operativo lo Sky Flash, che era sostanzialmente un AIM-7B migliorato con un sistema di guida 'monopulse' anziché a scansione conica. Un sistema molto più moderno e difficile da contrastare per le ECM, e molto più difficile da scoprire dai sistemi di allarme per le caratteristiche del segnale usato (mono-impulso piuttosto che 'semi-attivo' ad onda continua). Questo lasciava anche lo spazio per altri componenti interni, ma i Britannici non gli diedero sul momento particolare importanza, forse per ragioni di bilancio, visto che gli Americani stavano costruendo l'AIM-7F, missile migliorato sopratutto nel sistema motore (da mach 3 a mach 4, gittata 40 km piuttosto che 30, testata da 39 kg anziché 29) ma ancora con il sistema a scansione.
 
Alla Selenia pensarono da subito a migliorare il progetto in tutti i componenti, dato che la tecnologia degli anni '70 poteva fare ovviamente molto meglio di quella di 20 anni prima, specialmente per un missile relativamente piccolo e compatto. Così l'Aspide ha avuto un sistema di guida monopulse in banda I, un motore a razzo potenziato, una testata a frammentazione da 33 kg e un sistema di comandi di volo con 4 alette totalmente indipendenti anziché collegate due a due.
Riga 155:
La sua progettazione non interessava soltanto il missile di per sé: sulla base dei lanciatori ottupli NATO Sea Sparrow, negli anni successivi venne approntato il sistema navale ALBATROSS, con radar di tiro dedicati (RTN-30X) e un lanciatore ottuplo compatibile anche con il Sea Sparrow, come del resto il lanciatore Sea Sparrow era compatibile con l'Aspide. La principale modifica dell'Aspide SAM, data la difficoltà di tipo ripiegabile affidabili (specie in ambiente salmastro-marino), fu quella di introdurre alette tronche non ripiegabili, ma dalla ridotta apertura per essere impiegabile con i lanciamissili terrestri. Alla fine l'unico tipo di Aspide dotato delle caratteristiche ali trapezioidali è stato quello aria-aria, usato però soltanto con gli F-104ASA-2 dai primi anni '90 (due piloni BL-104 sotto le ali).
 
Se non è corretto che il missile Aspide sia ridotto ad arma americana costruita su licenza, appare comunque improprio e molto riduttivo anche definirlo come un ordigno simile allo Sparrow soltanto perché debba essere 'compatibile' con i pre-esistenti lanciatori. InI realtàdue il layout è molto diverso rispetto damissili, quello di armi della stessa categoriaamericano e ancheitaliano piùsono compatte,talmente comesimili ilda Superrendere R.530 francese, che sarebbe facilmente adattabile a molti tipi di installazioni dei missili Sparrow essendo sostanzialmente più piccolo, sebbene più pesante. Perdifficile l'impiegoidentificazione dagli F-104precisa, inuna particolare,somiglianza essodecisamente nonmolto è limitato sensibilmente dalla forma dei missili, mentre i lanciatori a sezione quadrata dei lanciatori sono capacial di incorporare anchedella missilisemplice piuttosto grandi, avendo gli Sparrow un'apertura alare di 1,02 metricompatibilità'.
In realtà vi erano molte soluzioni diverse a questo problema, come l'equivalente francese Super R.530 dimostra, inoltre sia l'installazione su aerei che quella di superficie non costituiscono un limite apprezzabile, dato che la prima ha solo un pilone, la seconda ha box larghi oltre un metro.
 
Il missile italiano è stato anche adattato all'impiego da sistemi terrestri. L'Aeronautica ha comprato inizialmente non meno di 3 batterie del tipo Spada, ovvero per la difesa di obiettivi statici. In genere, sono costituiticostituite da: un radar PLUTO (50-60 km di portata, basato su sistemi navali analoghi, tipo SPS-702), sezioni (2-4) con un radar di illuminazione e due lanciamissili sestupli, più autocarri per la mobilitazione e con la possibilità di ricaricare altrettanti missili. I lanciatori sono angolati a 30° verso l'alto quando sono in posizione di tiro, per il resto sono orientabili<ref>Nativi, Andrea: 'il missile SPADA', RiD Novembre 1983</ref>. Altri tipi di lanciamissili sono quelli a quattro celle 'leggeri' per corvette e fregate sopra le 500 tonnellate di dislocamento, e quelli 'ridotti' a tre o 4 celle per impiego terrestre. Un altro sistema, entrato in servizio in Italia nel 1994 con l'Esercito, è lo Skyguard-Aspide, una specie di variazione del tipo svizzero, che veniva usato con lo Sparrow (in lanciatori quadrinati) e cannoni da 35 mm binati. Per esempio, l'esercito spagnolo comprò 13 lanciatori quadrupli di questo tipo e 200 Aspide negli anni '80 (assieme ad una ventina di lanciatori Roland su scafo AMX-30, con circa 400 missili)<ref>'L'esercito spagnolo oggi', RiD 7/91</ref>. Lo Skyguard è dotato di maggiore mobilità rispetto allo Spada, essendo un sistema 'campale', nondimeno ha ancora i lanciamissili di tipo sestuplo, per giunta dotati ciascuno di un radar di tiro proprio. Ogni sezione di fuoco (in genere 4 per batteria) ha un modulo trainabile per il comando, con radar di scoperta e uno di tiro (che a quanto pare, si sovrappone all'impiego dei lanciamissili veri e propri). L'E.I. ha comprato in tutto 4 batterie di questo tipo, in servizio in un unico reggimento.
 
I missili Aspide sono stati prodotti in quantità considerevoli. Attualmente siamo arrivati ad oltre 5.000 unità, la maggior parte dei quali (attorno a 4.000) prodotti entro metà anni '90. L'Aspide è stato venduto largamente, approfittando della sua compatibilità con lo Sparrow (come del resto, il Magic francese, grazie alla sua compatibilità con il Sidewinder). In particolare, l'arma è stata prodotta per le Marine che, per una ragione o l'altra, non hanno avuto accesso -o non hanno scelto di farlo- ai missili Sea Sparrow americani di ultima generazione, oppure hanno avuto navi italiane o ammodernate dagli italiani. Nel secondo caso vi sono nazioni come Venezuela, Ecuador, Perù; nel secondo, tra gli altri, c'é la Libia. Inoltre, l'Aspide è stato adottato largamente dalle F.A. spagnole, che hanno comprato sia i missili per l'Esercito, che quelli per la Marina (specie per le corvette classe 'Descubierta', poi vendute anche all'Egitto). Una tipica installazione navale è costituita da un lanciamissili ottuplo, un radar di tiro, un deposito di 16 missili (non è chiaro se in aggiunta agli 8 eventualmente già presenti dentro il lanciamissili). Il tipo 'Albatross' ha un sistema altamente automatizzato con un apparato Riva-Calzoni di ricarica<ref>'I caccia durand e la Penne', RiD 6-93</ref>, che può portare fino a 4 missili in simultanea dentro il lanciatore, dopo averli prelevati e fatti sfilare tramite rotaie dal deposito sottostante. I tipi leggeri, pesanti probabilmente attorno alle 3 tonnellate (più o meno come un impianto binato da 30 mm) in genere hanno 8 armi di ricarica nei depositi, ma sono movimentate manualmente, cosa non facile per armi lunghe quasi 4 metri e pesanti oltre 200 kg.
Line 186 ⟶ 187:
Nell'insieme l'Aspide è un sistema costoso, nella versione terrestre costava circa 50 mld alla batteria all'inizio degli anni '80. L'onere era, stimato al 1992, di 963 mld per 23 sezioni di fuoco (non batterie, quindi, ma coppie di lanciatori e un radar), mentre per l'Aeronautica erano stati previsti addirittura un totale di 20 batterie in tre lotti, ma poi sono state ridotte a 12, seppur con un costo di 2.048 mld<ref>Po, Enrico, op.cit, 1992</ref>. Per le navi c'é convenienza perché non c'é null'altro di disponibile nella categoria, e le navi sono un bersaglio molto pagante e molto costoso (centinaia di mld l'una), ma nei sistemi terrestri non c'é alcuna univocità nella concezione della difesa aerea, e ci sono molte possibili vie per attuarla. Quella maggiormente percorsa è quella di sistemi piccoli, economici e mobili, accoppiati a sistemi ben più grandi e pesanti per la difesa strategica, come la triade olandese Stiger/Bofors/Patriot.
Quanto alle prestazioni, il missile Aspide è noto per la potenza del suo motore, ma nondimeno, alcunile livelliprestazioni vannodichiarate decisamenteerano 'smorzati'assai superiori a quelle effettive. Con riferimento al tipo originale, il motore è uno SNIA-BPD con 57 kg di propellente. Si dice che esso sia in grado di accelerare l'arma fino a mach 4,4 opppureoppure, lanciata da terra, fino a 2,5 (o 2.850 km/h). In realtà le cose stavano diversamente: la velocità 'aria-aria' eraè data dalla sommatoria tra la velocità dell'aereo lanciatore (teoricamente fino a mach 2, ma in pratica sensibilmente meno) e quella del missile, ovviamente con un lancio ad alta quota. Quella a bassa quota è stata sopravvalutata. Infatti ilIl motore èera dichiarato avente un impulso totale di 120.000 N, corrispondenti a 3.500 kg/s per 3,5 secondi. Questo valore è sufficiente ad accelerare il missile a 'soli' 630 m/sec, posto un peso medio di 190 kg (accelerazione=forza:massa), e in effetti, Wikipedia attualmente parla di 650 m/sec. La differenza non è accademica: infatti si parla di mach 1,86, molto di meno di mach 2,5 quindi. Per arrivare a questa velocità a bassa quota (o per un totale di 2.850 kmh, come alle volte indicato), l'Aspide avrebbe bisogno di oltre 150.000N, ignorando la resistenza aerodinamica dell'arma che ne richiede molti altri, anche perché il disegno dell'Aspide è ottimale per l'agilità, ma non per l'efficienza nel conservare energia durante il volo (il che richiede ali di piccola apertura e grande allungamento, come nel S.R.530, nel Phoenix o nello Standard). Presumibilmente l'attuale Aspide 2000 è capace di questo livello di prestazioni, ma all'epoca non era così e si 'glissava' sul fatto che la velocità a bassa quota del suono, era di circa 320-340 m/sec, quindi era matematicamente impossibile arrivare a mach 2,5 con soli 630 m/sec. Quest'argomento sulla 'velocità' non era forse estraneo al fatto che il concorrente Sparrow era accreditato di circa mach 2, quindi l'Aspide veniva definito come 'più veloce'. Purtroppo non sono disponibili dati sulla spinta del motore dello Sparrow per eseguire comparazioni, ma l'Aspide era pressoché identico dimensionalmente e comecon spinta presumibilmente pari (ma non superiore) allo Sparrow F o M, i tipi potenziati apparsi grossomodo contemporaneamente (con l'F dotato ancora della scansione conica, l'M provvisto invece, finalmente, della 'mono-pulse', edma entrato in produzione attorno al 1982).
 
Ad ogni modo, l'Aspide divenne particolarmente notevole perché riuscì ad entrare in servizio in tutte le armi italiane, con sistemi di contorno diversi, ma con armi pressoché identiche, realizzando una molto apprezzabile unificazione logistica. Questo risultato, che comportò presumibilmente ordini per qualche migliaio di missili complessivamente, è stato raggiunto tuttavia con un certo ritardo. L'Aspide entrò in servizio con le 'Lupo' attorno al 1977, l'Albatros vero e proprio arrivò nel 1982 con le 'Lupo' e i caccia MEKO 360. Lo Spada entrò in servizio con le prime 3 batterie all'incirca contemporaneamente, ma l'acquisizione ha preso poi parecchio tempo ed è stata decurata apprezzabilmente dopo la fine della Guerra fredda. Ancora nel 1991, comunque, il totale era inferiore a 12 batterie su 20 previste. Infine lo Skyguard Aspide, più pesante e complesso del tipo svizzero 'originale', è stato sviluppato durante gli anni '80, ma l'E.I. lo ha immesso in servizio solo dal 1994 circa. Per quanto riguarda l'export, da segnalare che il Kuwait, in una delle tante vendite 'grigie' (non dichiarate) ricevette nei tardi anni '80 'alcune batterie' di questi missili (non è chiaro con che tipo di sistema, forse lo Spada), ma la cosa è diventata nota solo dopo la Guerra del Golfo, quando dovette ordinare gli Spada di nuova generazione allo scopo di sostituire le armi perdute a suo tempo.
 
'''Aspide''' (Mk.1, produzione anni '80/90)<ref>'Aspide', il missile delle tre armi, A&D, luglio 1986</ref>:
Line 194 ⟶ 197:
*'''Prestazioni''': velocità max attorno a mach 1,8, se lanciato da aerei fino a circa mach 4 in condizioni ideali (dichiaratamente 2,5-4,4 mach); tangenza massima 6.000 metri (almeno come valore pratico); gittata a bassa quota circa 15 km, massima attorno ai 18. Manovrabilità circa 35 G come massimo.
 
L'ultima cosa che si può dire dell'Aspide, che continua ad essere prodotto a tutt'oggi, è che esso è diventato anche un'arma orientale. Infatti, negli anni '80, prima dei fatti di Piazza Tienammen, il missile venne comprato in piccolo numero dai Cinesi, che ne derivarono una loro copia, nota come PL-11 (AAM) o LY-60 (SAM). Inizialmente la cosa era poco nota, perché si pensava che i missili cinesi di questo tipo erano in realtà gli americani Sparrow; ma la produzionecopia di questi ultimi, per('compromessi' varieai ragionitempi del Vietnam: anche i Sovietici provarono lo stesso percorso con il K-25, èrisultato stataperò diinferiore pocoal successoK-24/R-24/AA-7 Apex migliorato), sotto forma di PL-10 o simili, per varie ragioni è stata di poco successo. Così vennero comprati gli Aspide in piccolo numero, per avere più informazioni della semplice clonazione delle armi americane. Il missile è stato costruito in un certo numero di esemplari e impiegato sia come mezzo di difesa aerea navale o terrestre, che per impieghi aerei, come i tipi aria-aria impiegati dai tipi più recenti di F-8. La più recente versione del PL-11 ha un radar russo, il sensore dovrebbe essere l'Agat dell'AA-12/R-77. Così l'Aspide Mk.2 è di fatto rinato in Cina, ibridandoloibridato con la tecnologia russa; sebbene non sia chiaro quanto esso sia diffuso, è l'inizio di una storia che presumibilmente continuerà ancora assai a lungo.
 
===SL/ALQ-234<ref> F.J. A&D, Feb '89 p.28-29</ref>===