Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Canada-2: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 196:
Anche la forza bruta, nell'epoca moderna, non è però sufficiente. Nel 2006 la Bristol iniziò così le prove del CRV7-PG (Precision Guided). Esso è un capolavoro di miniaturizzazione elettronica, se è vero che non solo ha un sensore laser (della Kongsberg Defence&Aerospace), ma anche un sistema INS per la navigazione 'di crociera', diventando così un vero mini-missile ipersonico, in genere con testata controcarri perforante. Dall'altro lato, le Special forces hanno sempre più peso rispetto alle forze tradizionali, così che è stato messo a punto un lanciatore singolo per impieghi di precisione, praticamente a mò di cannone leggero sistemabile su veicoli o anche probabilmente, portatile. Il CRV7 è stato anche provato come sistema d'artiglieria normale, come accaduto anche ad altri razzi 'aerei'. La gittata dei tipi da 70 mm standard è di circa 7 km in questo senso, ma il CRV7 è capace di superare i 18 km, quasi al livello dei BM-21 da 122 mm sovietici. Vi sono anche versioni pensate con sistemi antiradar o con guida GPS.
 
E così, si è visto lo sviluppo della missilistica, passando per un sistema a razzo molto potente ed avanzato per il suo tempo, ma inteso per scopi sperimentali e scientifici, fino ai giorni nostri. L'unico ruolo che normalmente il CRV-7 non svolge è quello aria-aria, come a suo tempo i razzi americani da 70 mm 'Mighty Mouse' degli intercettori degli anni '50, ma solo perché ora vi sono missili aria-aria più pratici, anche se più costosi. Ma a dire il vero, lanciati da elicotteri o altri velivoli, i CRV7 sono ancora utili potenzialmente contro bersagli come gli elicotteri e aerei ad elica. Il livello delle prestazioni complessive, date dall'energia del nuovo propellente, non rende i CRV7 semplicemente come un nuovo tipo di razzo: essi sono proprio un altro mondo. Anche illa livellosuperficie di dispersione delle salve lanciate, dell'ordine di un terzo rispetto all'aerea colpita daiai tipici razzi aerei, dice molto delle loro potenzialità, specialmentespecie se abbinate a piattaforme molto stabili (come l'F-104) o con sistemi di tiro molto sofisticati, come il CF-18. La loro traiettoria molto piatta permette, anche con una stima grossolana della distanza, di ottenere facilmente dei centri, almeno entro i 2-3 km di distanza.
I CRV7 sono incredibilmente economici per quello che permettono di fare. La versione guidata, per esempio, con le testate tipo FAT perforanti (notare che non ci sono stati sviluppati modelli con testate HEAT, segno che il tipo perforante può fare di meglio quando sparato a queste velocità), può dareè un ordigno contro-carri molto più veloce ed economico di missili come gli Hellfire. L'attacco contro gli aeroporti del Patto di Varsavia, con i loro numerosi HAS (hangar corazzati) sarebbe stato difficile conper armi normali, ma non per i razzi CRV7 modificati. In pratica, è come se con questi razzi ciascun aereo diventasse potente come, diciamo, un A-10 con il cannone GAU-8, ma senza pagare pegno per un'arma così potente, pesante e specializzata. Qui basta un semplice lanciarazzi da 7 o 19 colpi.
 
Nondimeno, i CRV7 sono stati impiegati soltanto raramente e la prima notizia del loro impiego è stata nel 1991 dai Jaguar inglesi durante Desert Storm. SuccessivamenteHanno hannopoi trovato altri impieghi in battaglia, ma non sono così popolari come i tipi americani (Hydra 70), probabilmente perché costano di più e per i tipi 'depotenziati' che sono necessari per gli elicotteri, i principali utenti dei razzi da 70 mm, mentre gli aerei ormai usano o razzi più potenti oppure bombe guidate o missili. Nell'insieme i CRV7 sono stati adottati da una decina di nazioni, per cui il successo non è stato eccezionale, nonostante la loro netta superiorità rispetto ai razzi di altri costruttori e la compatibilità con le armi americane da 70 mm. Del resto, i razzi anche di maggiori dimensioni (come i Medusa italiani da 81 mm) non riescono a fare di meglio dei CRV7, che sono ancora, a quasi 40 anni dalla loro nascita, degli ordigni micidiali e che offrono moltissimo per quello che costano e pesano. Precisi,In distruttivieffetti, piccolii ed economici,CRV7 sono forsea destinatitutt'oggi adi avererazzi ancora sviluppi importanti, ora che le armi sono sempreleggeri più piccolepotenti e precise etra i conflittipochi, semprese piùnon agli bassaunici, intensitàdefinibili ecome necessitanti di poca ma ben mirata potenza di fuoco'iperveloci'.
I CRV7 sono incredibilmente economici per quello che permettono di fare. La versione guidata, per esempio, con le testate tipo FAT perforanti (notare che non sono stati sviluppati modelli con testate HEAT, segno che il tipo perforante può fare di meglio quando sparato a queste velocità), può dare un ordigno contro-carri molto più veloce ed economico di missili come gli Hellfire. L'attacco contro gli aeroporti del Patto di Varsavia, con i loro numerosi HAS (hangar corazzati) sarebbe stato difficile con armi normali, ma non per i razzi CRV7 modificati. In pratica, è come se con questi razzi ciascun aereo diventasse potente come, diciamo, un A-10 con il cannone GAU-8, ma senza pagare pegno per un'arma così potente, pesante e specializzata. Qui basta un semplice lanciarazzi da 7 o 19 colpi.
Precisi, distruttivi, piccoli ed economici, sono forse destinati ad avere ancora sviluppi importanti, ora che le armi sono sempre più piccole e precise e i conflitti sempre più a bassa intensità e necessitanti di poca ma ben mirata potenza di fuoco.
 
Nondimeno, i CRV7 sono stati impiegati soltanto raramente e la prima notizia del loro impiego è stata nel 1991 dai Jaguar inglesi durante Desert Storm. Successivamente hanno trovato altri impieghi in battaglia, ma non sono così popolari come i tipi americani (Hydra 70), probabilmente perché costano di più e per i tipi 'depotenziati' che sono necessari per gli elicotteri, i principali utenti dei razzi da 70 mm, mentre gli aerei ormai usano o razzi più potenti oppure bombe guidate o missili. Nell'insieme i CRV7 sono stati adottati da una decina di nazioni, per cui il successo non è stato eccezionale, nonostante la loro netta superiorità rispetto ai razzi di altri costruttori e la compatibilità con le armi americane da 70 mm. Del resto, i razzi anche di maggiori dimensioni (come i Medusa italiani da 81 mm) non riescono a fare di meglio dei CRV7, che sono ancora, a quasi 40 anni dalla loro nascita, degli ordigni micidiali e che offrono moltissimo per quello che costano e pesano. Precisi, distruttivi, piccoli ed economici, sono forse destinati ad avere ancora sviluppi importanti, ora che le armi sono sempre più piccole e precise e i conflitti sempre più a bassa intensità e necessitanti di poca ma ben mirata potenza di fuoco.
 
==Fonti==