Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-4: differenze tra le versioni

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==Armi aeree==
il cazzo si infila nella fregna 1)infilare il cazzo 2) fare uscire la sbora 3) mettere in cinta le donne4) ammazzarla di botte
===L'Hs 129 e le sue armi<ref>Pizzo e Sgarltato: ''Le strane armi dell'Hs 129'' Aerei nella Storia n.5</ref>===
Sebbene quest'aereo non possa essere considerato particolarmente moderno, non va dimenticata la varietà di armi che ebbe in dotazione. Velivolo bimotore per l'attacco al suolo, con un parabrezza piccolo e pesantemente blindato e corazze difensive per l'abitacolo, con motori francesi da 700 hp come quelli dei Breguet Br 693, era pesante max 5.100 kg e volava a 407 km/h, con un'autonomia di circa 690 km.
 
Tra le armi previste c'era il Pak 40 a riarmo pneumatico, con un caricatore da 12 colpi sistemato dietro l'abitacolo e automatizzato a mò di giostrina, fu davvero un'impresa mettere un cannone tanto potente dentro un monoposto così piccolo che il collimatore era esterno all'abitacolo, sistemato sul muso (e presumibilmente vulnerabile al tiro nemico). La versione con tale 'supercannone' era la B-3/Wa, sperimentata dal maggio del '43, e che aveva anche due MG 131 con 500 cp totali. La versione B-2 aveva il cannone MK 103, quella base B-1 il meno potente e più pesante MK 101 (modifica R-2); quando c'erano bombe, esse riguardavano 4 armi da 50 kg o una da 250. Non mancarono i cannoni da 37 mm che richidevano al B-2 di togliere le due MG 131, o cannoni da carro o contraerei calibro 50 mm, lanciafiamme offensivi tirati dalla coda, e gli originali cannoni senza rinculo SG.113A, armi davvero senza paragoni. Infatti si trattava di sei pezzi calibro 77 mm allineati in fila di due, dietro l'abitacolo, sperimentati anche con un Fw-190. L'azionamento era da un magnetometro che sentiva la segnatura del carro armato, il che però rendeva necessario volarci sopra a non più di 10 metri. Il cannone da 77 mm sparava una granata anch'essa particolare: per avere una maggiore velocità era sottocalibrata a 45 mm e, sparata a 75 gradi di inclinazione verso il basso e all'indietro, perforava almeno 40-50 mm d'acciaio, avendo così facilmente ragione della protezione superiore dei carri armati (anche se, onestamente, questo valore appare ridotto per una testata HEAT). 3 Hs 129 vennero così equipaggiati, ma francamente è difficile capire cosa ci fosse di positivo in tale applicazione, quando tirare di fianco ad un carro con un cannone da 30 o più mm era sufficiente, senza doverlo letteralmente sorvolare. Inoltre i razzi Panzerblitz 1 da 70 mm e 2 da 55 erano decisamente più soddisfacenti di questo complesso e piuttosto impegnativo armamento. In ogni caso l'Hs 129, una volta appesantito di armi, era piuttosto impacciato, se è vero che la velocità già col cannone MK 101 scendeva a 320 kmh e l'autonomia a 560 km. in ogni caso, l'Hs 129, pur essendo piuttosto oscurato dallo Ju 87G, fu prodotto ugualmente in circa 880 esemplari. Del resto lo stesso Ju 87G era piuttosto impacciato, essendo privo degli aerofreni, con due contenitori da 37 mm che pesavano 363 kg l'uno e consentivano appena 290 kmh di velocità a bassa quota (poteva anche usare bombe se necessario). Nondimeno, gente come Rudel riuscì a colpire efficacemente i T-34, riportando grossi successi: ma se c'erano dei caccia nemici in zona il rischio d'essere abbattuti era enorme. Anche la mancanza di semoventi contraerei e persino di mitragliatrici difensive poste sui carri stessi aiutava tali lenti aerei d'attacco a compiere le loro missioni senza rischi eccessivi: avessero dovuto sorvolare una colonna di carri e semicingolati armati con M2 Browning, la loro sopravvivenza sarebbe stata davvero problematica. In seguito il concetto venne ripreso da un famoso aereo moderno, il controverso A-10.
 
 
===Bombe<ref>Per questa e le altre armi aria-superficie: Armi da guerra n. 92</ref>===