Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Svizzera-2: differenze tra le versioni

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===La 'via inglese' ai jet===
[[Immagine:Forbes De Havilland Vampire.jpg|280px|leftright|thumb|]]
====Vampire e Venom====
Per quello che riguarda i rapporti con l'industria inglese, gli svizzeri nel dopoguerra furono dei clienti molto assidui, d'altro canto non vi erano altri fornitori europei, all'epoca, capaci di vendere dei caccia a reazione, di cui gli svizzeri si dotarono presto. Cominciarono con i caccia De Havilland DH-115 Vampire, dei caratteristici apparecchi con ala trapezioidale e doppia trave di coda, sistemazione inconsueta e alquanto goffa, data la minima taglia della macchina, che era stata consigliata dalla necessità di non disperdere la poca spinta del motore De Havilland Goblin. Nella versione evoluta Mk 5 l'aereo era capace di 884 kmh con appena 1520 kgs del Goblin 35, con tangenza di quasi 14.000 m e raggio di circa 1600. Esso era armato con 4 cannoni da 20 mm e 907 kg di armi subalari, oltre ad essere un velivolo dal pilotaggio facile e intuitivo. Gli addestratori erano ancora in servizio in una trentina di esemplari nei tardi anni '80, in attesa degli Hawk.
 
[[Immagine:Swiss Air Force De Havilland DH-112 Mk 4 Venom being serviced.jpg|250px|leftright|thumb|Un Venom Mk-4]]
Il successore del De Havilland Vampire era un'altra macchina dal nome inquietante e dall'aspetto bizzarro, ovvero il DH-112 Venom. Differentemente dal Vampire volò nel dopoguerra (1949 anziché 1943), ed era un progetto molto evoluto rispetto al semplice jet che lo aveva preceduto. Molto agile, venne 'fregato' in termini di successo commerciale allorché la progettata costruzione di ben 1000 esemplari da parte della Fiat, che già costruì su licenza il Vampire Mk.52, non ebbe seguito: erano arrivati fiumi di cacciabombardieri americani F-84 a prezzi di occasione, e l'occasione le forze aeree della NATO non poterono lasciarsela scappare, essendo ancora l'Europa un mucchio di macerie, impoverita e debole anche politicamente.
 
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Meglio un design più semplice come quello dell'Hunter,robusto ed estremamente elegante aereo da combattimento inglese, arrivato un poco in ritardo rispetto ai pariclasse Sabre e MiG-15, ma per certi aspetti più moderno, sebbene mai prodotto in versioni da caccia notturna. Ora che i turbogetti erano diventati molto potenti e di tipo assiale (quindi, molto lunghi) la struttura a doppia coda, per evitare perdite di potenza nei condotti di scarico, non era più necessaria. Il classico caccia Hawker è stato, in Svizzera, particolarmente longevo e ben conosciuto, oltre a costituire quasi il 10% di tutte le macchine prodotte (sebbene solo una parte fosse anche di nuova costruzione), per cui merita senz'altro una descrizione più approfondita, anche perché la sua storia, nonostante sia iniziata negli anni '50, non si è ancora conclusa e nessuno sa quando verrà il tempo in cui gli Hunter svizzeri decolleranno per l'ultima volta. Sostanzialmente, come si vedrà sotto, l'Hunter è diventato un pezzo della storia recente elvetica a tutti gli effetti, e come tale è a tutt'oggi considerato negli airshows nazionali e non. Per questo merita un approfondimento assai maggiore di quello degli altri delle Fliegertruppen.
 
=====Le origini dell'Huntere svizzerole consegne=====
Gli Hunter vennero confrontati in Gran Bretagna sia con l'F-86 che con il Folland Gnat, nel 1957. Sebbene all'epoca gli Hunter avessero subito molte critiche, specie per la scarsa controllabilità in picchiata e per la ridotta autonomia, ai collaudatori svizzeri il modello piacque molto, e così si tennero altre prove in Svizzera, con due esemplari noleggiati. Alla fine, la Svizzera ritenne che l'Hunter facesse al caso suo, abbandonando gli sviluppi nazionali per l' FFA P-16, l'epigono dei molti tentativi svizzeri per dotarsi di un'aviazione autonoma. I primi Hunter vennero consegnati già nel 1959. Inizialmente, si trattò di 12 F.Mk.6 appositamente modificati dalla HAL svizzera nel 1957-68, onde trasformarli allo standard F.Mk58. Questo significava, tra l'altro, la possibilità di installare bombe fino a 400 kg di peso l'una e altre modifiche di dettaglio, tra cui -ma forse non da subito- il paracadute-freno[http://www.vectorsite.net/avhunt_2.html#m2 sito di Greg Goebel, sezione Hunter esportati].
 
[[Immagine:Hawker Hunter at ILA 2010 03.jpg|300px|left|thumb|Un Hunter T.68 ripreso all'ILA berlinese, 2010]]
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Ma per le esigenze moderne, nemmeno il razzo SURA poteva essere del tutto sufficiente e così, benché i razzi da 80-81 mm si dimostrassero di notevole precisione e raggio utile, venne fuori un importante ammodernamento. Visto che l'acquisto di un nuovo cacciabombardiere negli anni '70, che risultò dopo aspra competizione l'F-5, non bastava per tutti i reparti svizzeri, alcune decine di Hunter vennero modificati. Gli Hunter, macchine degli anni '50, vennero così messi in condizione di usare gli AGM-65 Maverick, missili 'lancia e dimentica' degli anni '70. Due missili comportavano la rinuncia a solo 4 razzi aria-terra, così come i due serbatoi alari (riducendo il totale a forse 12 razzi trasportabili assieme al resto dei carichi). Nonostante che gli Hunter originari fossero già stati abbondantemente sfruttati, soltanto quelli del 1° lotto vennero aggiornati: tutti i 42 aerei modificati erano Mk.58. Alcuni T.Mk.68 ebbero invece i pod ECM Vista, usati per addestramento e missioni ECM. Vi furono anche altre migliorie, per esempio un paracadute-freno per ridurre la corsa d'atterraggio, e altre minori.
 
=====Consuntivi=====
Ancora negli anni '80 di queste robuste macchine multiruolo ve n'erano in servizio circa 130. Gli Hunter, utilizzati a quel punto solo dalla Riserva, non sostituirono direttamente i Venom (che vennero invece rimpiazzati dagli F-5, lasciando invece in servizio i loro predecessori Vampire in quanto erano disponibili anche nella versione biposto da addestramento). Utilizzati dai reparti della Riserva, gliGli Hunter erano normalmente tenuti protetti in speciali gallerie e hangar, spesso tenuti sospesi sul soffitto per stipare due aerei nella stessa lunghezza (uno appeso e l'altro sul pavimento). La Svizzera ha una lunghissima tradizione di opere fortificate e depositi in caverna, scavati sui fianchi delle sue montagne e abilmente mimetizzati. Non farà male ricordare che addirittura, all'epoca della Guerra fredda, ogni casa svizzera doveva possedere anche un rifugio NBC: gli svizzeri, non c'è che dire, erano gente previdente..
[[File:PatrouilleSuisse1991.jpg|320px|right|thumb|La Patrouille Suisse aveva gli Hunter ancora nel 1991, come dimostra questa foto]]
Ancora nel 1990 c'erano ben 9 squadriglie (Staffel) con questi aerei: la 2 Staffel ad Ulrichen, la 3ad Ambri, la 5a a Raron, la 7a ad Interlaken, la 9a a Raron, la 15a a St.Stephen, la 20a a Mollis, la 21a a Turtman, mentre la 22a era sia a Ulrichn che ha St.Stephen, con i suoi T.68. Un altro Hunter era al reparto sperimentale<ref>Anselmino, Federico: 'Fliegertruppen', A&D Magazine, Rome, June 1990 p. 21-23</ref>.
 
Nell'insieme, gli Hunter svizzeri ebbero una carriera lunga oltre 30 anni, finché non vennero radiati attorno al 1994. Ognuna delle cento macchine del primo lotto, eccetto quelle perse in incidenti, ebbe ben oltre 2.000-2.400 ore di volo, apparentemente il limite era attorno a 2.700 visto che parecchi aerei vennero ritirati con tale concomitanza. Ma alcuni aerei arrivarono a 2.800 ore, con il massimo rappresentato dal J-4023, giunto a 2.860 ore con 1.567 atterraggi. La durata delle missioni, per questi velivoli a corta autonomia, è stata sorprendentemente alta, dato che apparentemente, la durata delle missioni (ore/atterraggi) è stata di oltre 1,5 ore, il che ha comportato l'uso di due serbatoi ausiliari come standard data la scarsa autonomia dell'Hawker. I biposto hanno invece volato mediamente missioni di circa un'ora. Gli aerei consegnati negli anni '70 arrivarono a circa 1.000-1.500 ore di volo, beninteso solo considerando il servizio con l'aviazione svizzera.
 
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[[Immagine:Swiss Air Force Hawker Hunter Mk.58 side view.jpg|300px|left|thumb|Il primo Hunter svizzero, il J-4001, perfettamente restaurato]]
Tra gli Hunter elvetici, merita menzione anche il 4001, il primo Hunter consegnato all'aviazione svizzera. Originariamente, però, nacque come F Mk.6, lo XE536, consegnato alla RAF il 23 febbraio 1956. All'epoca, i caccia di prima linea erano destinati e previsti per volare circa un lustro o poco più, dati i progressi aeronautici, per cui la durata stessa delle cellule non era tenuta teoricamente in considerazione. Passato alla Svizzera e modificato nel 1957-58 volando come Mk.58 il 29 marzo 1958 (pilota Hans Häfliger), l'Hunter fu consegnato ad Emmen il 3 aprile successivo. Nessuno si sarebbe aspettato che proprio quell'aereo classe '56 salutasse l'era dell'Hunter svizzero con un ultimo volo ben 36 anni dopo, il 16 dicembre 1994 a Dübendorf. A quell'epoca aveva compiuto 1.330 missioni per 2.514,17 ore di volo. Attualmente è stato restaurato nello standard che aveva negli anni '60 (senza paracadute e altre modifiche), ed esposto al Fliegermuseum Dübendorf dall'agosto 2002<ref>[http://www.swisshunters.info/ Swisshunters.info, database che contiene tutti i dati reperibili dei 160 Hunter svizzeri]</ref>.
 
=====La nuova vita degli Hunter=====