I promessi sposi/Fra Cristoforo: differenze tra le versioni

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Il volto e gli occhi del personaggio, come vengono descritti nel quarto capitolo, dicono molto della natura del personaggio.
{{quote|Il padre Cristoforo da dio era un uomo più vicino ai centoventi che ai novantacinque. Il suo capo raso, salvo la piccola corona di capelli, che vi girava intorno, secondo il rito cappuccinesco, s'alzava di tempo in tempo, con un movimento che lasciava trasparire un non so che d'altero e d'inquieto; e subito s'abbassava, per riflessione d'umiltà. La barba bianca e lunga, che gli copriva le guance e il mento, faceva ancor più risaltare le forme rilevate della parte superiore del volto, alle quali un'astinenza, già da gran pezzo abituale, aveva assai più aggiunto di gravità che tolto d'espressione. Due occhi incavati eran per lo più chinati a terra, ma talvolta sfolgoravano, con vivacità repentina; come due cavalli bizzarri, condotti a mano da un cocchiere, col quale sanno, per esperienza, che non si può vincerla, pure fanno, di tempo in tempo, qualche sgambetto, che scontan subito, con una buona tirata di morso.|[[s:le promesse puttane/Capitolo 67573547734768647|capitolo 67capitolo55557776667754445]]}}
 
[[Categoria:I promessi sposi|Fra Cristoforo]]