Gaio Lucilio/Gaio Lucilio: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Della biografia la data di morte è sicura (102 a.C.), mentre quella di nascita è ricostruita a partire dalla discussione sull'esattezza della datazione tramandataci da
Le incertezze cronologiche relative alla sua vita non intaccano però l'aspetto fondamentale della sua biografia, dalla quale si capisce come il poeta appartenente alla
L'importanza di Lucilio è enorme in relazione ai suoi sforzi per codificare sul piano formale (tramite l'uso dell'esametro), dello stile e del contenuto, i temi trattati dall'unico genere letterario latino mancante di un corrispondente nel mondo ellenico: la
==La Satira Genere Latino==
La satira è l'unico genere della poesia latina che non ha un diretto corrispondente nel mondo greco.
Se da un lato infatti vi è un certo sentimento di fierezza nei confronti della satira, si veda la celeberrima esclamazione del retore
Diomede cercò di affrontare il problema e ne diede tale soluzione:
{{quote|Presso i Romani con satira si intende una poesia che ora ha carattere denigratorio ed è composta per colpire i vizi umani secondo la maniera della commedia antica: tale fu quella che composero Lucilio, Orazio e Persio. Un tempo però veniva chiamata satira un'opera poetica che constava di componimenti vari, come quella che scrissero Pacuvio ed Ennio|
All'interno del genere satirico vengono ben distinte due fasi, quella rappresentata da Ennio e Pacuvio, fatta da uno stile con metri e componimenti di vario genere, e quella rappresentata da Lucilio, Orazio e Persio, successivo anche a livello temporale, la cui caratteristica è quella di uno stile che tende, a volte anche eccessivamente, al moralismo di natura provinciale.
Lucilio fu considerato quindi l'iniziatore del genere della Satira, riconosciuto addirittura da
==La satira luciliana==
Dei 30 libri di satire scritti da Lucilio, ci rimangono circa 1000 frammenti, per un totale di quasi 1370 versi. La divisione in 30 libri del ''corpus'' luciliano (in cui l'ordine era dato secondo un criterio metrico: i libri 1-21 in esametri dattilici; 22-25 in distici elegiaci; 26-30 in metri giambici e trocaici e poi nuovamente in esametri) è opera del [[w:Poesia neoterica|neotero]]
Non è affatto sicuro che il titolo "Saturae" risalga a Lucilio stesso, ma
I caratteri fondamentali della vera satira luciliana sono:
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*aggressività: spesso ''ad personam'', è una letteratura abrasiva
*eticità: Lucilio intende promuovere una modificazione comportamentale, ha un fine educativo
*La ''[[Gaio Lucilio/Varietas|varietas]]''
*plurilinguismo e ibridazione stilistica: non è né anodino né monocorde, percorre tutte le possibilità della lingua latina, dal ''sermo plebeius'' sino alle regioni più illustri della letteratura, ha uno stile caleidoscopico
Anche se si ritiene fosse stato Ennio ad usare per primo questo genere tipicamente romano, Lucilio ne stilò lo statuto, poi seguito dai successivi autori di satire, attraverso la sua opera caratterizzata dall'esametro e dall'argomento morale.
La satira del mondo latino, dal punto di vista dei contenuti, vista la sua originalità romana dal punto di vista formale, non ha nulla a che vedere con quella del mondo greco, perché lì era sottopertinente al genere del [[w:giambo|giambo]].
L'obiezione mossa alla lingua luciliana era di essere ruvida, provvisoria e incondita. Secondo
{{quote|Faceva mille versi stando su un piede solo|Orazio}}
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