Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Romania-2: differenze tra le versioni

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Il mitra '''RATMIL md.96''' è in servizio dal 1996, pesa 2,7 kg ed è lungo 650 mm con calcio esteso. Spara proiettili 9x19 a 800-900 c.min, con caricatori da 30 colpi e azione tipo blowback. Esso è usato sopratutto dalla Gendarmeria.
Per i tiratori scelti c'éè il '''PSL''', peso 4,31 kg, lunghezza 1,225 m di cui 620 mm della canna. Esso è semi-automatico e spara colpi da 7,62x54 mm, con caricatori da 10 colpi, raggio massimo 1.300 m (max teorico 3 km), sistemi di visione LPS-4. Costruito dall'arsenale RATMIL, ora alla SC Fabrica de Arme o ARMS, di fatto è una specie di Dragunov locale, con il quale condivide anche il sistema telescopico 4x24 mm, anzi questo è un tipo semplificato rispetto al PSO-1 sovietico che, seppure con ridotta capacità di ingrandimento, aveva ingegnose soluzioni, quali la batteria per illuminare il reticolo e un sensore di rilevazione tracce IR. Il reticolo infatti è sì illuminato, ma non da un LED con batteria, ma dall'uso di trizio, un materiale radioattivo e luminescente. È in servizio dagli anni '70 in Romania, ma anche in uso largamente nel mercato mondiale, specie in Irak, dove la resistenza lo usa in parecchi esemplari, essendo un'arma -come il Dragunov, del resto- per 'soldati medi', facile da mantenere e da usare senza essere super-professionisti. Il funzionamento semiautomatico è vantaggioso quando si tratta di sparare, magari in autodifesa, più colpi, e il meccanismo è quello, molto affidabile, dell'AKM. Il sistema di mira è prodotto dalla IOR rumena, che si occupa di ottica dal 1936, con una collaborazione di lunga data con la Zeiss tedesca. Inizialmente il sistema era tipo il PSO-1 sovietico, con la batteria per illuminare il reticolo, poi però si riuscì ad eliminare la batteria con il trizio (blandamente radioattivo), almeno fino a quando esso non smette di 'funzionare', cosa che accade dopo pochi anni. I primi esemplari costruiti avevano anche, come il tipo sovietico, la capacità di rilevare fonti IR. Oramai sono una rarità ricercata dai collezionisti, essendo fuori produzione dal 1974 circa.
 
Nemmeno di questi sono mancati i tipi 'sportivi', con nomi come PSL-54C, Romak III ecc., persino FPK Dragunov. Pochi esemplari hanno anche il calibro 7,62x51 mm NATO.
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Esso è stato prodotto in circa 400 esemplari. Si tratta di una rielaborazione del BMP-1, protetta contro le armi da 14,5 mm (almeno nel tipo M), ma che inizialmente aveva solo una mitragliatrice da 12,7 mm DShK 1938/46. Il BMP-1 venne prodotto su licenza dall'URSS nei tardi anni '70, e venne anche accordata la possibilità di modificarlo per adattarlo alle esigenze dell'industria locale.
 
L'MLI-84 ha uno scafo simile al BMP, ma il motore UTD-20 (da 15,8 litri) è stato sostituito con l'8V-1240 locale, più potente, essendo capace di 355 hp, ma anche più pesante e grosso, tanto da dover ricostruire il comparto motore per accettarlo, mentre la capacità di carburante è aumentata rispetto al tipo sovietico. La lunghezza del mezzo è stata così necessariamente aumentata di 60 cm fino a 7,335 m, ma anche la larghezza e l'altezza dello scafo (2,11 m) sono maggiori, così come l'altezza dello scafo sul terreno da 37 a 40 cm. La velocità è aumentata a 70 kmh rispetto ai 65 (pratici) del BMP-1, ma l'armamento, come nel caso di un mezzo iraniano molto simile, è largamente inferiore, al livello di quello di un M113 base, per giunta se l'operatore è al suo posto, dato che siede vicino alla porta sinistra posteriore, non si può uscire da lì. Il peso è aumentato a 16,6 t e questo, malgrado lo scafo abbia maggiore volume, peggiora le capacità anfibie rispetto al BMP che pesava 3 t in meno. Nell'insieme, a parte l'inferiorità dell'armamento (se non altro valido anche con funzione a.a.) si è trattato di un mezzo inferiore. La produzione è partita nel 1985 e per il 2000 ha totalizzato solo 170 mezzi, di cui il basico, e poi l'MLI-84M. Nel 1995 questo mezzo venne aggiornato con una intesa rumeno-israeliana e venne fuori il programma MLI-84M, per 99 veicoli, dal costo limitato a 155 mln di dollari. Ha una torretta OWS-25R per cannoni e lanciamissili, , il peso aumenta a 17,6 t, ma c'éè un nuovo motore Perkins CV8T da 396 hp che è lo stesso dei Piranha III comprati dai Rumeni.
 
Il veicolo è migliore rispetto all'altro, raggiunge ben 90 kmh su strada, ma non è più anfibio ed è ancora più largo (3,3 m) e alto (2,942 m). I missili lanciabili dal sistema 9S415 sono ancora i vecchi AT-3 in varie versioni, ma possono anche essere usati i missili Spike israeliani di nuova generazione. Vi sono così anche versioni M con missili israeliani, mezzi comando battaglione grazie ad una sovrastruttura al posto della torretta, che assicura un maggiore spazio, e il tipo recupero ('trattore'); infine non manca il tipo ambulanza, con sovrastruttura simile a quella del mezzo comando. In tutto ne sono stati realizzati 400 di cui 99 allo standard M, tutti per la 282a Brigata Meccanizzata. Assieme ai TAB-79 (BTR-80 prodotti su licenza) sono i miglori mezzi per la fanteria disponibili nelle Land Forces.
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===Le Forze Navali/Forţele Navale Române ===
Fondate il 26 febbraio 1896, ha QG a Bucarest, con il comandante Counter Admiral Dorin Dănilă. Opera esclusivamente nel Mar Nero.
 
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*Armamento: 1 da 7,62 mm con 1.000 cp e due punti d'aggancio per armi varie.
 
==Note ==
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