Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-7: differenze tra le versioni

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Il programma, nel 1957-58, vide vincente il Dedkov DB di Gorky (dove era lo stabilmento GAZ), contro il Rodinov DB (collegato alla ZIL) che proponeva un 6x6, forse non a torto considerando i problemi che l'8x8 comportava, come costo e accessibilità del vano di combattimento. In ogni caso l'Izdeliye 149 di Debkov vinse e venne adottato nel 1960 come BTR-60P, P sa per Plavajutschji, anfibio. Nel 1976 erano già stati costruiti oltre 25.000 veicoli, in servizio un quarto di secolo dopo in 42 Paesi diversi.
 
Il BTR-60 presentava 8 grossi pneumatici 13x18, con sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio interno (passava per il mozzo della ruota) centralizzato, per adottarlo prontamente ad ogni condizione del terreno: un grosso vantaggio per questo veicolo. La sagoma era lunga e bassa, con ottima profilatura balistica (specie.. nella parte posteriore, perché c'éè il cofano motore ad allungarla opportunamente). Il peso era limitato a 10 t circa e la progettazione non dissimile da quella del piccolo BRDM-2 4x4.
 
Il veicolo era presente nel 1990, secondo i CFE, in 4.191 esemplari, mentre nel 1997 era calato a 56; il BTR-70 era passato da 3.936 a 1.038, il BTR-80 da 1.130 a 1.099. La potenza di fuoco iniziale era data da 1 arma da 12,7 e due da 7,62. Era una specie di carro da guerra, con il tetto aperto e sportelli di piccole dimensioni: assieme alle maniglie e alla sagoma bassa in generale, era facile da entrare ed uscire per la fanteria, trasportata numerosa al suo interno, su panche trasversali. Era possibile sparare da dentro il mezzo tramite delle feritoie, però non c'erano iposcopi e i fanti, messi sulle panche, le usavano con difficoltà: meglio tirare esposti sopra il mezzo stesso. Abbandonare il veicolo era facile in origine, ma i fanti erano vulnerabili e quindi venne provvisto di tetto. Questo però caus un problema, perché col motore dietro era impossibile trovare un modo per uscire ed entrare: non c'era spazio per un portello, sopratutto non c'era per via della scarsa compattezza del sistema motore: in fondo anche il Ratel, ben più stretto e pesante (motore più potente) ha un motore posteriore, ma nondimeno ha un portello posteriore, utilissimo per uscire ed entrare sotto il fuoco nemico. Con il motore posto dietro per ragioni di bilanciamento del peso, il BTR-60 poteva entrare ed uscire agevolmente dall'acqua, ma non consentiva un portello d'uscita. Così, per non rinunciare ad un assale (per ricavare un'entrata almeno laterale), il mezzo ebbe dei portelli laterali di piccole dimensioni, specie nel BTR-60PB, che erano dietro il posto di pilotaggio. Questo era provvisto di blindovetri con piastre corazzate abbassabili e iposcopi: la visibilità era ottimale, il pilota aveva a fianco il capocarro così non c'erano problemi di comunicazione, un po' come un autocarro. Il mitragliere era dietro. Il mezzo era molto lungo e basso e l'Armata Rossa lo chiamava 'la barca con le ruote', cosa che specialmente nel modello base era molto azzeccata come definizione. Il BTR-60 aveva un idrogetto per muoversi in acqua: tuttavia, le ruote non erano collegate quando funzionavano, così era delicato da far uscire dall'acqua, se la riva era ripida o fangosa: ma sempre meglio del BMP, con il suo 'naso' appuntito (e appesantito dal motore) che si conficcava facilmente nelle rive o nei fossi. I due portelli del BTR-60PB erano comunque qualcosa, così come la protezione, e si trovavano sopra la linea d'acqua e la schiera di ruote.
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Il '''BTR-70''', Izdeliye (oggetto) 50, ha conservato lo stesso armamento e impostazione, ma con struttura irrobustita; ha scafo allungato e una piccola porta triangolare tra i due gruppi di ruote, tra il secondo e il terzo assale, per consentire ai fanti di abbandonarlo con maggiore facilità e minore rischio (idem per il rientro a bordo, magari portandosi dietro dei feriti). I motori sono stati inizialmente i GAZ-69B a sei cilindri e poi i successivi ZMZ-49 a 8 cilindri. Il mezzo ha una radio R-123M e un intercom R-124, sistemi di visione TNPO-115 per il guidatore, più sistemi notturni TNP-B o -2B; il capocarro ha altri 3 blocchi e un sistema notturno TKN-1S abbinato al sistema IR OU-3GA-2, mentre il tiratore ha un periscopio PP-61AM, e vi sono anche i TNP-B per i fanti trasportati. C'éè un sistema di protezione NBC FVU. Oltre alla KPVT (500 cp) e alla PKT (2.000) vi sono anche posti per due missili SAM portatili e anche 2 lanciagranate AGS, ma al posto di altrettanti fanti. Quanto alla fanteria di bordo, nel BTR-70 non aveva ancora gli iposcopi, ma se non altro era sistemata al centro del vano di combattimento, schiena contro schiena; questo toglieva spazio per eventuali carichi pesanti, o per barelle con feriti ecc, ma consentiva di stare dentro al mezzo e sparare meglio e con più efficacia; il BTR-80 ha avuto anche gli iposcopi.
 
Tra le versioni, i BTR-70 standard mod. 1978, i mod.1982 con i motori da 120 hp, il -D con motore diesel (rimasto prototipo), l'SPR-2 per compiti ECM (serve per far detonare proiettili con spoletta di prossimità), il 'K' per comando, il 2S14 prototipo di cacciacarri con pezzo da 85 mm 2A62, l'MBP con compiti di pattugliamento delle basi missilistiche, con sistemi IR, altoparlanti e mitragliatrice NSVT da 12,7 mm. L'Ucraina ha contribuito con varie versioni D e M, SM, per motori più potenti (per esempio la M ha un diesel da 300 hp); la DDR aveva nel moderno BTR-70 il suo principale APC, di cui la versione SPW 70 venne prodotta in Romania, e fornita in ben 1.316 esemplari tra il 1980 e il 1990. Non sono mancati altri mezzi come quelli bielorussi tipo il Cobra-K e il BREM da recupero. La Romania ha invece la serie TAB-77 (transportorul amfibiu blindat), che è diesel (due da 132 hp) e una torretta simile a quella del TAB-71. I diesel sono i francesi Saviem 797. Ve ne sono varie sottoversioni, alcune rimaste prototipi come la M1983 con missili AT-3 e cannone da 30 mm, e una varietà di mezzi comando. Vi è anche la TABC-79 accorciata con sole 4 ruote, e la versione costruita su licenza (del TAB) dalla Cina, in un piccolo numero. Il peso aumenta ad oltre 13 t.
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Il BTR-80 pesa normalmente 13,6 t, dimensioni 7,65 x 2,9 x 2,35 m, porta un equipaggio di 3+7 fanti. Il motore attualmente è di 260 hp, per un'autonomia di 600 km e velocità di 9 kmh in acqua. La produzione partì negli anni '80 per rimpiazzare i meno efficaci BTR-60 e integrare i relativamente pochi BTR-70. I sistemi di visione sono gli iposcopi TNPO, sistemi ottici TNP-B e TKN-3 per comandante e guidatore, nonché un sistema IR OU-3GA2M e i sei lanciagranate 902V 'Tucha', più radio R-163 o 173. Gli iposcopi sono adesso presenti, mentre gli iposcopi anteriori sono adesso inclinati verso l'avanti per sparare anche nel settore frontale. Inoltre le feritoie di tiro sono adesso con le sfere interne, tipo BMP, che consentono di far passare solo il fucile, senza pericolose aperture 'extra'. Del resto esistono degli iposcopi di visione superiori, che aiutano a vedere all'esterno senza dover aprire la feritoia di tiro, prima l'unico modo di fare entrambe le cose. I fanti trasportati sono 10 e da due delle posizioni possono sparare anche con mitragliatrici leggere.
 
I motori sono di diverso tipo: il KamAZ-7403 da 260 ho, poi dal 1993 c'éè lo YaMZ-238M2 simile ma da 240 hp; le ruote sono le KI-80 o 126 resistenti alle forature, capaci di muoversi per molti km anche se bucatiIl BTR-80 può facilmente usare la sua mobilità per seguire i carri armati, di fatto può essere sia un valido veicolo per spostarsi sulle lunghe distanze su strada, che per muoversi al di fuori, assieme ai carri armati. Non solo, ma il mezzo, collaudato in Afghanistan, può reggere anche le mine: queste in genere distruggono una ruota, ma il BTR può continuare con le altre. Naturalmente il sistema di centralizzazione della pressione aiuta il movimento. Per muoversi ulteriormente, esso ha anche un verricello per il recupero, nella parte anteriore del muso, capace di tenere oltre 6 t. Il motore è accendibile anche a 25 gradi sottozero e vi sono due bombole per estinguere le fiamme nel vano personale, nonché per il vano motore. Per entrare ed uscire dal mezzo vi sono le due porte laterali a due parti, apribili sia nell'alto che nel basso scafo, e 4 portelli superiori. Le prime possono consentire anche di entrare e uscire durante il movimento. Sono strette, ma pur sempre piuttosto utili. Il mezzo di per sé è in grado di opporsi a movimenti laterali troppo pericolosi, con possibili sbilanciamenti laterali e ribaltamenti. Alcune delle innovazioni introdotte per il BTR-80 sono state retrofittate nel BTR-70.
 
Quanto alla prolificità delle versioni, del BTR-60 ve ne sono almeno 22, del BTR-70'solo' 9, del BTR-80, in servizio in 21 nazioni al 2000, ce n'erano invece 12. Quanto al BTR-80A, il peso era salito da 13,6 a 14,5 t, per via della torretta da 30 mm. Ha sei feritorie individuali per il vano portatruppe, capace di 7 fanti, trasmissione manuale con 5 marce avanti e una indietro, pneumatici 11.5x400, velocità di 90 kmh, autonomia compresa tra 600 e 800 km. La torretta è monoposto, il massimo possibile per questo mezzo, con la sua arma da 30 mm prodotta dal 1985, a doppia alimentazione, pesante 84 kg e con 330 c.min, alzo tra -5 e +70 gradi. Nella torretta Kliver vi sono anche 4 missili Kornet, con un sistema di tiro stabilizzato su due assi, telemetro laser e camera termica, ma dev'essere installata più all'indietro nello scafo, riducendo il numero dei fanti portati a bordo.