Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Appendice 3: differenze tra le versioni

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E non fu un caso, forse fin dall'inizio si pensò ad essi come unico vettore pratico, dotati di abbastanza velocità e quota per sfuggire agli effetti delle bombe. A dire il vero, questi effetti si sarebbero potuti ovviare in vari modi: uno era quello di usare un paracadute che ritardasse la discesa alla quota prefissata per l'esplosione, ma forse si temeva che il vento portasse fuori traiettoria l'ordigno facendogli mancare parte dell'obiettivo (ma una grande città sarebbe stata comunque un bersaglio troppo difficile da mancare), l'altro di fornire di una spoletta a scoppio ritardato la bomba, senonché l'impatto sarebbe stato forse tale da distruggerla prima di esplodere. Un parziale rimedio sarebbe stato cercare il mare, ma forse questo non sarebbe stato considerato 'soddisfacente' quanto ad effetti distruttivi sul porto di Hiroshima.
 
In ogni caso, il programma è stato ricchissimo di risvolti, molti dei quali poco noti. Io lascio, almeno per il momento, all'abbondante bibliografia la scoperta di tali elementi, anche perché non nutro alcuna 'simpatia' (se così si può dire) per le armi 'atomiche', capaci come sono di annientare, persino nella loro forma più primitiva, una intera città. Perché il dramma di tali armi è anche questo: sebbene gli americani dissero che con tali bombe potevano fare il lavoro di 2.000 B-29, in realtà omettevano di considerare che i B-29 non possono certo fare un bombardamento istantaneo se attaccano in tal numero; il singolo scoppio nucleare invece sorprende la gente per strada, non le dà scampo alcuno, né spesso un singolo aereo è sufficiente per dare l'allarme, specie se vi sono esemplari abitudinariamente in volo di ricognizione. E poi, naturalmente, c'éè la radioattività. Della quale, sorprendentemente, non pare che Hiroshima e Nagasaki attualmente soffrano, per qualche ragione, a parte gli individui direttamente colpiti, il territorio si è 'depurato' abbastanza in fretta.
 
Ma il programma nucleare non fu certo improvvisato nemmeno dal punto di vista dell'aviazione. Tra i tanti risvolti poco noti, c'éè quello dell'impiego di bombe 'normali' fatte a guisa di ordigni atomici. Questo per studiarne la traiettoria e la precisione. Queste armi, poco note, sono state in realtà le bombe più pesanti usate dall'USAAF durante la guerra. E il loro impiego fu consistente, con circa 50 ordigni lanciati che si stima uccisero oltre mille persone. Ma nessuno poteva capire a cosa servissero quelle bombe tanto potenti.
 
Le prime bombe 'atomiche' erano fatte in due modi diversi, rimasti a lungo in auge. Il primo era quello del 'cannone'. Ovvero, un pezzo di uranio veniva sistemato dentro un tubo, un altro all'estremità: detonando una piccola carica esplosiva poteva far sì che l'uno si scontrasse con l'altro, provocando per reazione la fissione. L'altro sistema, più elaborato e meno brutale, sopratutto meno ingombrante e pesante, è quello ad 'implosione', con dei panetti di esplosivo sistemati tutt'attorno al nocciolo di uranio o plutonio, e che esplodono contemporaneamente, provocando lo stesso effetto. Vedi per esempio 'The Peacekeeper' con Clooney e Kidman, la scena di disinnesco mostrava per l'appunto la carica nucleare di tipo implodente. Infatti, anche per le moderne bombe H si usa una piccola bomba a fissione per fornire abbastanza potenza, per cui in realtà si tratta di ordigni di tipo misto. Si chiamano a fusione perché la potenza esplosiva viene di gran lunga fornita dall'idrogeno.