Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Filippine: differenze tra le versioni

m
Bot: errori di battitura e modifiche minori
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: errori di battitura e modifiche minori
Riga 1:
{{Forze armate mondiali}}
Delle Filippine parliamo meglio nella sezione aeronautica qui sotto, ma intanto parliamo delle sue F.A. del 1985 circa. <ref>Fonte Armi da Guerra N.119 (copertina).</ref>
===1985===
====Esercito====
Riga 60:
 
 
===La controguerriglia<ref>Husson, Jean-Pierre: Controguerriglia a Mindanao, PD Nov 1992</ref> ===
Dopo la presidenza della presidentessa Corazon Aquino, quando era stato fatto molto per trattare con i guerriglieri dell'NPA, con il nuovo presidente Ramos si ricominciò a far 'salire il livello di confronto' con i guerriglieri anti-governativi. Lo scenario ricordava quello del Vietnam, come la vegetazione, l'umidità e i mezzi aerei impiegati, gli obiqui Huey. Poteva capitare che una postazione fosse occupata da un'unità come il 64° Battaglione, a quota 245 dove c'era una specie di agglomerato di baracche in mezzo ad una soffocante jungla. Poteva capitare che si aspettasse 4 mesi e oltre per sostituire un'unità del genere, relegata a forniture eliportate ogni settimana. I battaglioni arrivavano con gli UH-1H ed erano scortati dagli S-76, anzi dagli AUH-76, armati con mitragliatrici FN Herstal da 12,7 mm che sorvegliavano la fase dell'atterraggio. Era così dai primi anni '70 là a Mindanao, estremo Sud dell'arcipelago. C'erano 160 mila soldati e reparti di sicureza vari come la Constambulary e tanti vigilantes (squadroni della morte?). Tutto questo contro i guerriglieri dell'NRA, New People Army, che altro non erano che il braccio armato del CCP, ovvero il Partito Comunista Filippino, fondato dall'ideologo maoista e professore universitario José Maria Sison. Ovviamente il PCF è rimasto fuorilegge ai tempi di Marcos, ma apparentemente non è cambiato molto nemmeno negli anni successivi.
 
Riga 87:
I guerriglieri perdevano colpi, è vero. Dopo oltre 3 settimane di caccia da parte della 6a Divisione ad un reparto di guerriglieri forte di 300 uomini in origine, di questi ne restavano solo una cinquantina, affamati e debilitati dall'inseguimento. Era questione di poco e si sarebbero arresi. Dall'altra parte gli uomini governativi non erano certo riposatissimi, ma almeno se feriti si potevano subito evacuare invece di arrendersi o dovere essere curati dopo ore di barella tra le insidie della jungla. Lo spirito dell'Esercito, crollato nei primi anni '80, con la cacciata di Marcos era chiaramente migliorato. I soldi non erano molti, nondimeno: gli elicotteristi filippini facevano un lavoro infernale e prendevano 250 mila lire (in pesos) al mese, vivendo in baracche umide e prive di conforti. Ma erano, riporta Husson, entusiasti di combattere perché sognavano un Paese pacificato dalla guerriglia, che il presidente Ramos voleva sconfiggere ma senza per questo che i militari prendessero la supremazia sulla costituzione e la società civili. E così, sperando che le cose andassero davvero bene, un giorno dopo l'altro, una notte dopo l'altra guerriglia e governativi si scontravano in queste zone di guerra.
 
===1993: Marina filippina <ref>Sengupta P. '' I programmi militari del S. E Asiatico'' RID Agosto 1993 p. 30</ref> ===
Non risulterà difficile capire, già da quanto è stato prima detto, che la Philippine Navy era valutata come la più vecchia e obsoleta tra le marine dei Paesi ASEAN. Aveva da pattugliare 1,94 mln di km<sup>2</sup> di cui parte è stata dichiarata sua EZZ, precisamente nel '79. La necessità era di comprare ben 100 navi ma la possibilità reale era di 38: con il 38% del necessario non è che ci si potesse fare molto. C'erano da proteggere 785.000 pescatori da ogni sorta di problema (dai cicloni ai pirati) e di eliminare il fenomeno della pesca di frodo oltre che il contrabbando. Non c'erano reali problemi con altre nazioni, con i classici grandi scontri navali immaginati nelle costruzioni delle flotte d'alto mare. Però l'arresto di pescatori taiwanesi nelle acque del nord e gli attacchi della marina malaysiana contro i pescatori attorno a Mindanao non erano un problema marginale. Per capire come queste 'guerre del pesce' fossero tutt'altro che simboliche, basti dire che tra il 1 aprile e il 4 maggio del '91 sono stati catturati 7 battelli da pesca di Taiwan. Non solo, il 27 aprile del '91 ne è stato affondato anche uno, al largo di Luzon. E che dire delle 8 isole rivendicate dell'arcipelago Spratly (le Palawan e Kalayaan)? Insomma, di problemi ce n'erano anche se non particolarmente gravi rispetto ad altre zone di tensione. Per affrontarli la PN ha chiesto un budget, nel 1991, di 80 milioni di dollari o meglio 1,8 mld di pesos. Questo serviva per il programma di ammodernamento da farsi nel corso di un decennio. Non era certo molto: 8 mln di dollari per anno sono risibili a dire il meno. Ma il Congresso ha stabilito che solo 324 mln fossero accordati alla Marina. Questo sembra un vantaggio per le finanze dello Stato. No. Sono perdite enormi: 2 mld di dollari (non di pesos!) all'anno per la mancata azione di contrasto ai pescatori di frodo, che sottraggono 1 mld solo in tonni!. E che dire del contrabbando? 93 mln di dollari nei precedenti 5 anni, anche se a confronto dei pesci sottratti sembrano una bazzecola. Un po' meno i 110 mln di dollari di danni causati dai pirati (che sono una piaga mai estirpata). Tutto questo spiega come mai 'piova sul bagnato': se sei un Paese debole, quello che succede di conseguenza non riequilibra affatto, se lasciato a se stante, la tua posizione, ma tende ad indebolirti. Le Filippine sono state derubate di decine di mld di dollari in pesce, e hanno continuato a soffrire di problemi economici che hanno alimentato ulteriori predazioni da parte di gente senza scrupoli.
 
Riga 146:
 
===2001, le Filippine e la 'War on terror'<ref>Fassari, Giuseppe: ''Cosa succede nelle Filippine?'' Aerei Mag-giu 2002 p.16-17</ref>===
Con l'avvento della Guerra al Terrore non poteva mancare l'interesse americano per le Filippine. La ragione è quella prima accennata al riguardo della guerriglia islamica. Abu Sayyaf, leader della guerriglia ha confermato il suo appoggio ad A.Q. con un messaggio letto in video da due coniugi americani presi in ostaggio. Le Filippine, però, se da un lato non hanno molte forze armate per affrontare il controllo del territorio, dall'altro non permettono a forze straniere di accedervi- Prima Spagnoli, poi americani, Giapponesi, ancora americani sono un po' troppo per sostenere uno Stato indipendente. La base di Clark e quella di Subic sono state chiuse all'inizio degli anni '90 e gli USA hanno fatto le valigie anche grazie alla solita eruzione del Pinatubo, che ha causato un problema anche agli aeroporti vicini con le sue ceneri vulcaniche. Ma per rientrare 'sotto mentite spoglie' c'éè sempre un modo, per esempio organizzare delle 'esercitazioni' che in realtà sono dei veri e propri metodi per attaccare la guerriglia, come quella della foresta a sud dell'isola di Basilan. L'esercitazione BALIKATAN del 2002 è stata frequentata da oltre mille soldati americani, che come al consueto, presentano la caratteristica (quelli impiegati in questa periodica esercitazione) di essere spesso della Riserva: di fatto sono consiglieri militari. Spesso ci sono stati conflitti a fuoco. Un Chinook è caduto apparentemente in maniera accidentale in mare e i 10 a bordo sono morti, di cui solo 3 recuperati assieme ad alcuni rottami. Non è chiaro se la macchina in realtà sia stata colpita e si suppone che fosse un MH-47 del 160th Special Operations Aviation Regiment ovvero il SOAR. Era all'epoca organizzato in ben 3 battaglioni di elicotteri altamente modificati per le incursioni notturne, dai più piccoli ai più grossi (gli MH-47 sono 'corazzate volanti' rispetto agli OH-6). Uno dei suoi battaglioni, il 'Black' era impiegato all'epoca in Afghanistan mentre gli altri due erano a Fort Campbell, Kentucky come sede stanziale, l'altro sarebbe stato normalmente in Georgia.
 
== Note ==
<references/>
 
3 150

contributi