Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Grecia-1: differenze tra le versioni

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Una caratteristica importante era anche la presenza sia della KEAT<ref>Niccoli, Riccardo: ''I Phantom di Andravida'', Aerei Ottobre 1992 pagg. 20-25 </ref>, '''Kentro Aeroporikis Taktikis''', fondata nel 1979 e suddivisa in '''SOT''', Skoli Oplon Taktikis per le tattiche aeree, la '''SIP''', Skoli Ilktronokoy Polemoy per la guerra elettronica, la '''SEAE''', Skoli Epixeiriseon Aeros Epifaneias per l'addestramento dei controllori di volo. Fino al 1990 è stato tenuto, per la SOT, un corso per caccia e uno per cacciabombardieri, poi solo per i caccia, poi uno combinato dal 1992. I partecipanti erano 23 per corso tra piloti e controllori, partecipavano persone esperte come piloti con almeno 500 ore di volo su caccia, e durante il periodo di 3 mesi e mezzo si usavano i caccia del reparto d'appartenenza, in genere un biposto. A parte questo vi erano anche i Phantom della base di Andravida, dove la KEAT era basata. Il corso aveva una durata di 8 settimane di tipo teorico, ed una pratica di circa 20 missioni, nonché un'esercitazione aerea congiunta finale. Nel 1992 per la prima volta venne tenuta con la cooperazione con l'esercito. Il corpo insegnante era inizialmente anche americano, poi è diventato solo greco (con almeno 800 ore di volo su caccia, in alcuni casi vi sono anche piloti con 3000 ore di esperienza) ma certo, con una certa cooperazione con gli istruttori americani. 2 seminari erano tenuti ogni anno per l'aggiornamento degli istruttori con le nuove tattiche e tecnologie disponibili. Per l'addestramento iniziale degli istruttori vi era la '''Skoli Ekpederpton Edapious''', ovvero la Scuola a terra per istruttori, con una durata di 6 mesi. Da questi venivano fuori un paio di istruttori all'anno e poi alla SOT restavano 4-5 anni o più. Alcuni di loro sono stati inviati negli USA alla 'Top Gun'. La SIP è importante a sua volta, ma va detto che all'epoca vi era una totale assenza di pod ECM per gli aerei greci, eppure la SIP garantiva corsi ECM, ELINT, ECCM; SIGINT. Per l'addestramento materiale vi erano solo le esercitazioni NATO data la carenza di cui sopra. Il KEAT era incaricato di forgiare nuove tecnologie, oltre che insegnare tattiche di combattimento. Era quindi il reparto 'sperimentale' greco, e ottenne tra l'altro il successo di approntare sistemi di guida laser per le LGB usate da alcuni degli aerei greci, e i missili AIM-P45 che sono i P-4 con sistema di guida degli L, realizzati dalla Hellenic Aerospace Industry.
 
La scuola della PA <ref>Sacchetti, Renzo: ''La scuola di Kalamata'', Aerei novembre 1992 pagg. 22-26</ref> si trovava a Kalamata, dove veniva svolto in patria tutto l'addestramento operativo sulle macchine di prima e seconda linea, o almeno la maggior parte, e la scuola era alle dipendenze del DAI, di cui si era già parlato, mentre alcuni istruttori greci erano stati inviati negli USA, a Sheppard AFB, nella Euro NATO Joint Jet Pilot School. I corsi all'accademia duravano 4 anni e i piloti andavano a Dhekelia per i primi due anni con i T41D Mescalero del 360 Mira, accumulando circa 30 ore, ma venivano anche usati gli alianti Twin Astir. Al 3o anno erano inviati al 120 Pterix di Kalamata, la sede centrale, 361 Mira, con 17 T-37B e C, l'ultima di queste con migliori apparati per la navigazione e 2 travetti sotto le ali per carichi vari. Questi apparecchi erano i superstiti dei 24 aerei forniti nuovi nel '64, seguiti da altri negli anni '80, come del resto apparecchi ex-giordani sostituiti dai C-101 spagnoli. Gli aerei giordani erano riconoscibili dalla colorazione bianca oltre che arancio in alcune parti della fusoliera. L'iter era di 75 missioni per 85 ore di volo in un tempo di 5 mesi. Le prime 14 missioni venivano fatte per familiarizzare il pilota dell'aereo, poi iniziavano i voli in solitario, seguivano 25 missioni di cui 6 da solista, anche con voli acrobatici, 15 voli strumentali, 14 per la formazione di cui due come solista. Infine vi erano 7 per la navigazione. I voli erano ripartiti in una fase mattutina, una giornaliera, qualche volta una notturna con i relativi turni.
 
Gli istruttori erano 36, per lo più piloti da caccia, ma qualcuno anche che non è mai uscito dal reparto d'addestramento. Questi erano addestrati con un corso di 5 settimane a Dhekelia, poi a Kalamata vi erano 45 ore in 37 sortite, 16 di aggiornamento, 7 strumentali, 8 in formazione, 6 navigazione, in un tempo di 2 mesi. Restavano poi per 2-4 anni e ottenevano l'abilitazione anche 'combat ready' grazie alla presenza dei T-37C armati con razzi. Quanto alla montatura' questa era considerata molto favorevolmente, priva di vizi, con due motori, pilota e istruttore affiancati insieme, costi di manutenzione irrisori. Ovviamente non erano apparecchi 'up-to date' e negli USA erano in predicato di essere sostituiti dai PC-9 turboelica, ma erano pur sempre macchine affidabili e ben conosciute. I 45 allievi superstiti dei 120 dell'accademia di Dhekelia che approdavano al 361 Mira venivano poi 'scremati' di un altro 15-20% e poi assegnati al 361 e 362 sempre a Kalamata, dove viene ottenuto il brevetto. A parte i 120 cadetti greci vi erano anche circa 15 di Cipro, Tunisia e Zaire. A parte questo, i compiti delle unità d'addestramento avanzato erano differenti: addestramento avanzato, con 73 missioni e 80 ore, iniziando con 25 sortite in volo a vista -VFR- comprendente anche l'acrobazia, 3 di volo notturno, 20 sortite in volo strumentale IFR, 18 voli in formazione, 2 con formazioni di parecchi aerei, 7-8 navigazioni IFR con volo notturno in coppia e 2 singole.
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===Aviazione Esercito, 1992===
All'epoca <ref>Niccoli R., Sacchetti R.: Helleniki Aeroporia Stratou, Panorama difesa Novembre 1992, pagg-34-37 </ref>la Helleniki Aeroporia Stratou o SA era equipaggiata all'epoca con una completa flotta aerea che, sebbene non ai massimi livelli qualitativi, era pure sempre di tutto rispetto, interamente equipaggiata con materiale di concezione americana, sia comprato direttamente dagli USA che dalla licenziataria Agusta. L'origine del servizio era da ricercarsi nel 1956 e si riferiva sopratutto alla necessità di controllare l'azione delle artiglierie e in generale l'osservazione aerea a favore dell'Esercito, chiaramente importante già nella Seconda guerra mondiale e a maggior ragione con la Guerra di Corea.
 
Strutturata come l'US Army Aviation, ha raggiunto una considerevole forza di oltre 200 apparecchi.
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In ambito navale la Marina controlla anche la Limiko Soma, o Guardia Costiera, con basi a Kotroni e Dekelia e circa una mezza dozzina di aerei leggeri come i TB.20 Trinitad, e sei elicotteri SAR. Per una volta non italo-americani, ma francesi: sono SA.565N3 Dauphin, a quanto pare i prodotti francesi per il SAR sono riusciti a ricavarsi una nicchia nelle F.A. e nei servizi civili greci rispetto alla preponderanza americana e italo-americana.
 
===Marina greca, 2008 <ref>Alessi, Luigi, P&D N.264 Maggio 2008 pagg- 64-69</ref><ref>Da Frè, Giuliano: ''La MM Greca nel XXI Secolo'', RID feb 09</ref>===
 
La Grecia di per sé è necessariamente una nazione marittima, quasi un'enorme porto proteso dai Balcani sul Mediterraneo. Pochi dati in merito: 132.000 km2 di superficie a cui fanno riscontro qualcosa come 15.000 km di coste. Vi sono un gran numero di isole, ben 3.000, ma forse la cosa più interessante è che solo poco più del 10% sono abitate, appena 440. Molte di queste isole, scogli e affini sono contese dalla vicina Turchia, e nell'insieme l'Egeo, non casualmente scelto da Salvatores per il suo film premio Oscar, è un qualcosa di molto meno noto e più distante dalle altre realtà dell'aerea di quanto si creda, se si considera per intero il cosidetto territorio nazionale greco. Questo, sebbene quasi 2.600 isole non siano abitate e gli 11 milioni di abitanti siano presenti sulle altre e nell'entroterra. Non c'éè bisogno di dire che la Grecia, con celebri famiglie d'armatori, sia anche un cantiere navale importantissimo: la sua flotta mercantile arriva a 26 milioni di tonnellate, su un totale di 1.600 scafi (quindi mediamente di grandi dimensioni) sorreggono la sua economia. E cosa ancora più interessante, ben 900 di queste navi sono mobilitabili per necessità NATO, delle quali ricoprono il 22%. Gli armatori greci, in tutto, controllano il 20% della flotta mercantile mondiale, e non da adesso, basti pensare al glamour che già esisteva attorno all'armatore Onassis 50 anni fa.
 
Per dare vigore a tutta questa attività navale vi sono cantieri molto impegnati nel settore turistico e cargo. Ma per controllare l'Egeo, per quel che ci riguarda, c'éè la Marina militare. Questa ha una forza di 20.500 persone, di cui 3.900 ufficiali, 12.500 sottufficiali, e solo 4.100 personale di leva, una parte nemmeno tanto cospicua sui 177.000 militari, per lo più riguardanti l'Esercito e l'Aviazione. Capace di eseguire guerra di mine e di sorvegliare gli stretti passaggi tra le isole, la '''Polemiko Naftiko''' attualmente è alla guida di un ammiraglio 56enne, tale Giorgios Karamalikis, e vanta una lunga tradizione di ostilità contro la Turchia, come la guerra del 1911, ma anche più di recente, con le crisi del 1974, in cui venne affondata la torpediniera T-3 con tutto l'equipaggio, del 1987 e del '96. Dal 1990, con il mondo un po' cambiato rispetto al passato, la Grecia ha cominciato a partecipare ad esercitazioni navali con il resto della NATO e a missioni fuori aerea, anche perché il rischio non del tutto trascurabile di cambiare posizione riguardo la NATO si affievolì con la caduta del Patto di Varsavia e la guerra in Yugoslavia. Attualmente le sue navi fanno parte della Standing Response Force Group-2 della NATO e contribuiscono anche nella S.R.F. MCM e alla forza anfibia italo-spagnola SIAF. Organizzata in Stato Maggiore, Comando della Flotta, Comando Addestramento Navale, Comando Logistico Navale, e basata sulle basi di Suda, Salamina, e Patrasso, più altre 6 basi minori, una delle quali, Skyros, danneggiata nel 2001 a causa di un terremoto. A Skaramaga vi è infine sia una di queste basi minori, che la cantieristica militare. I Comandi sono quello Settentrionale (Salamina), Ionico (Patrasso), Egeo (Suda). Essi coordinano le loro azioni anche con altri servizi, primo tra tutti quello della Guardia costiera. Il comando della Flotta è a Salamina, oramai da oltre 120 anni. Da questo comando, ovviamente quello di maggiore interesse, dipendono 7 comandi minori che sono:
*COMHELFRIG: è il Comando fregate, e controlla ben 14 navi missilistiche e tre ausiliarie, il tutto suddiviso in 3 squadroni; essi sono a sua volta rappresentati da HELLFRIGRON 1 e 2, costituiti in maniera mista da 5 Hellis e 2 Hydra, e dal Support Squadron, con le navi logistiche. Facile immaginare che in caso di guerra quest'ultimo cederebbe le sue navi come supporto alle due flottiglie fregate.
*Altra pedina fondamentale sono i sottomarini: il loro Comando è sempre a Salamina con gli 8 Type 209 e in attesa dei 4 Type 214.
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*2 navi supporto fari A 479 e A 481, 2 trasporti ausiliari (A419 e 420), 1 posacavi ('Thetis'), 3 rimorchiatori (A 423-425), 21 rimorchiatori -costieri?- (A 407-438), 1 nave scuola (ARIS), 3 navi scuola 'Greek', 1 triremi storica (OLYMPIAS), 6 navi cisterna per acqua, 3 hovercraft ZUBR.
 
== Note ==
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