Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Giappone-2: differenze tra le versioni

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Per la lotta ASW erano anche disponibili circa settanta HSS-2B, più noti come 'Sea King', costruiti su licenza dalla Mitsubishi e dotati di radar, MAD, sonar e siluri. Essi erano con il 21 Kokutai a Tateyama, con gli squadroni 101, 121 e 122imo. Operavano a terra, ma sopratutto erano considerati utili per i cacciatorpediniere, che potevano portarne tipicamente uno (caccia come gli 'Hatakaze' e 'Hatsuyuki'), ma che nel caso dei quattro 'Haruna' e 'Shirane' arrivavano anche, per la prima e unica volta nel caso di 'cacciatorpediniere', a ben tre esemplari. Se si considera che gli incrociatori 'A.Doria' italiani tipicamante ne portavano due oppure 4 AB-212, questo dà l'idea. Anche se i caccia giapponesi non avevano sistemi missilistici a lungo raggio per l'autodifesa, che era demandata all'aviazione e ad altre navi armate con gli SM-1MR.
 
C'erano anche altri Sea King, quelli delle stazioni costiere, con squadroni ad Omura e Ominato, dipendenti dai relativi comandi distrettuali. Il futuro si chiamava, ovviamente, SH-60B; per il resto, c'éè da ricordare che il 101imo Squadrone aveva anche alcuni S-61A, mezzi disarmati per servizio SAR; esso era anche usato da squadroni autonomi di Kanoya, Hachinoe, Atsugi, Tokishima e Ozuki.
 
Per sostituire S-61 e HSS-2 erano in programma circa 100 costosi ma moderni SH-60J Seahawk, anche questi costruiti su licenza dalla Mitusbishi. I primi due SH-60, del modello B, erano arrivati dagli USA, e sarebbero stati presi come mezzi campione e per esperimenti tecnici, dato che l'avionica dei tipi prodotti localmente sarebbe stata essenzialmente di tipo nazionale. In tutto, i piani pluriennali giapponesi (che, come negli USA, non ordinano tutti i mezzi in un unico contratto, ma ricorrono al poco efficiente e molto costoso e incerto concetto di ordinare un po' di mezzi ogni anno) prevedevano fino all'inizio del 1993 ordini per 35 SH-60, ma l'obiettivo, da finanziare ancora per la maggior parte, era come detto, ben maggiore. C'erano anche ordini fermi per tre UH-60J; gli SH-60J erano dotati di rotore e coda ripiegabili automaticamente e un sistema di 'targeting' per armi antinave noto come ASST, oltre al radar, MAD, ESM e -differentemente dai mezzi americani- sonar filabile. Gli UH-60J erano invece intesi per la ricerca, SAR, e rifornimento; si sperava di ordinarne 21, per averne tre per ciascuna base. Ovviamente, come già per i caccia 'Haruna/Shirane', c'era una ragione per il numero 'tre', che era il minimo che garantiva che vi fosse sempre un elicottero efficiente o addirittura già in volo.