Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cile-2: differenze tra le versioni

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Quanto ai missili controcarro, i cileni hanno rinnovato i loro rapporti con gli Israeliani con la valutazione dei missili MAPATS, che però sono stati scartati dal confronto con i nuovi SPIKE. Ma parliamo diffusamente anche dei MAPATS, rimasti piuttosto misteriosi pur essendo di indubbio interesse. Esso ha un peso di 29,5 kg, diametro di 14,8 cm, il complesso di lancio pesa 95,5 kg e sostiene la cadenza, definibile come piuttosto elevata per tale mole di missile, di 3 colpi al minuto nelle migliori condizioni (il TOW ne ha 2), il che aiuta a ridurre uno dei maggiori handicap dei missili controcarri rispetto ai cannoni. La gittata, pezzo forte dei dati missilistici, arriva a 5 km, anche se come al solito vi è una distanza minima che i cannoni non hanno, che in questo caso è stabilita in 65 m (in realtà questa è la distanza che intercorre tra il lanciatore e l'attivazione della spoletta). Il veicolo di lancio è il Command Car da 0,75 t (di carico fuoristrada) con motore da 4 l. La guida del missile è, fattore molto interessante, non filoguidata, ma a guida laser semiattiva. La probabilità di colpire è stimata, forse ottimisticamente, al 90% alla distanza massima di impiego contro un carro fermo, ma resta dell'80% contro un mezzo in movimento anche a 95 kmh. Anche la probabilità di distruzione è alta, vista la presenza nella testata HEAT di ben 3,25 kg di HV-10.
Il MAPATS sembra, e probabilmente è, la versione a guida laser del TOW, di cui condivide quasi esattamente dimensioni e pesi. Del resto, un precedente almeno esiste: lo SWIFT sudafricano. I missili subsonici di questo tipo sono certamente più economici e leggeri degli Hellfire e possono essere messi dentro tubi di lancio, ma nondimeno va ricordato che le armi guidate con sistemi laser semiattivi sono sempre molto costose, anche se meno dei sistemi ad autoguida IIR come i Javelin. Le prestazioni in precisione sono particolarmente notevoli anche a distanza. In particolare, la possibilità di colpire con precisione un bersaglio a 95 kmh è impressionante: vuol dire che non c'éè praticamente mezzo militare che gli possa sfuggire in termini di cinematica. Vuol dire anche che forse questi missili sono stati utilizzati contro obiettivi palestinesi per i famosi 'omicidi mirati' o quantomeno, avrebbero bene la capacità di colpire anche automezzi civili. In termini militari, anche gli elicotteri sono vulnerabili: spesso sono in volo a velocità quasi nulle, per esempio in hovering. Chissà a che velocità i bersagli diventino difficilmente colpibili, ovvero in che raggio tipico di distanze-velocità un elicottero possa risultare difficile da abbattere: forse attorno ai 200 kmh? Se si pensa che persino armi lente come i MILAN sono stati utilizzati contro elicotteri, si può capire come missili pesanti come i MAPATS (Che non avendo filoguida possono andare a velocità presumibilmente superiori dei normali missili controcarri) siano in qualche misura capaci anche contro elicotteri, almeno come possibilità secondarie.
 
I cannoni controcarro SR M40A1 da 106 mm sono sempre ben graditi per la loro versatilità e potenza, nonostante il peso di 219 kg. Sono esemplari di fabbricazione spagnola, e hanno subito un processo di notevole revamping, alla faccia dell'era missilistica: telemetro laser, visore notturno NVS-800 per il cannoniere e NVG-50 per il conduttore del veicolo fuori strada ( i numeri sono forse la portata in m). Spara fino a 7 colpi al minuto, ciascuno dei quali da circa 15 kg, forse includendo anche la carica di lancio, con gittata utile passata da 1000 a 2000 m. grazie ai nuovi sistemi, nel ruolo controcarro, ma massima di 7.650 m. Le munizioni sono di vari tipi: le HEAT AT M-244 perforano non meno di 500 mm e hanno una velocità iniziale di 360 ms. Per tutti quei bersagli che non necessitano di munizioni speciali ad altissimo potere perforante (ovvero nessuno in Sud-America), cosa che potrebbe essere soddisfatta con nuovi proiettili dato l'ampio margine di peso disponibile, l'M40 è ancora un'arma economica, polivalente, di notevole efficacia.
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Data la situazione economica piuttosto stabile, il Cile, a differenza di altre nazioni dell'America latina, ha potuto ammodernare facilmente le sue F.A., a maggior ragione dopo che l'Argentina, che ha un contenzioso territoriale come quello della Laguna del Desierto -appena 520 km2, ma che nel '65 rischiarono di scatenare una guerra e provocarono una crisi lunga tre anni- cosa da poco per due nazioni che hanno confini in comune per 4.500 km. Vi sono state anche tensioni per alcune isole meridionali, risolte nel '91; la Bolivia, che ha un confine di 800 km, e il Perù, con 'soli' 150, non hanno particolari problemi diplomatici, sebbene vi siano alcune questioni di confine.
 
Le F.A. cilene, senza dubbio tra le migliori del Sud America, strumento della celebre dittatura di Pinochet (egli stesso generale) e adesso forza di stabilità del Paese, sono state riorganizzate profondamente, specie l'Esercito che per ovvie ragioni è quello più coinvolto nella dittatura trascorsa; la riorganizzazione è stata fatta con il piano Alcazar, in due fasi; la prima è stata del 1994-97 e la seconda nel 1998-2010. L'Esercito cileno, nel 2004 con 45.000 effettivi di cui la metà di leva, è stato ristrutturato e razionalizzato per diventare sempre di più uno strumento ad alta tecnologia e al passo con i tempi. Dal 2004 il Cile aveva una nuova struttura per il suo esercito, fondando battaglioni e reggimenti in unità tattiche pluriarma, e rispiegando alcune guarnigioni per migliorare la logistica. Il paese delle Ande per eccellenza, con la sua lunghissima linea di alte montagne che ne è la caratteristica dominante e la sua stretta conformazione, è ovviamente molto influenzato dalla sua posizione. Con una lunghezza di oltre 4.000 km, e al contempo una larghezza tra 100 e 200 km, non poteva essere certo diversamente e le montagne di una delle catene più alte del mondo non aiutano a muoversi, se non verso la costa. Le sette 'Divisioni dell'esercito' sono corrispondenti ad altrettante Regioni militari. Vi sono, partendo da Nord: la VI Division, comando Iquique, la I Division, Antofagasta, IIa Division, Santiago, III Division, Conception; IV Division, Valdivia, VII Division, Coihaique, V Division, Punta Arenas. Queste 'divisioni', delle dimensioni in realtà più vicine a delle brigate, sono dei piccoli eserciti autonomi dato l'isolamento geografico (e del resto, ci sono circa 10 soldati per km di lunghezza, immaginatevi con così pochi uomini e così tanti km come si potrebbe dare una continuità alla struttura), ha al comando di un ufficiale superiore e forma anche il personale locale e gestisce l'amministrazione. Dal 2004 hanno ricevuto queste divisioni anche raggruppamenti pluriarma permanenti, ovvero i Regimientos Reforzados, con fanti, genio, corazzati e artiglieria. Così in una guarnigione vi è tutto quel che serve. Se il Cile è difficile da difendere, però, non è che sia facile invaderlo. A nord c'éè il deserto di Atacama, il posto più 'secco' del pianeta, e che fa da confine con Perù e Bolivia; nondimeno, piuttosto che difendere un posto su cui difficilmente qualcuno vorrebbe passare anche solo la notte, si è preferito riunsciare alla difesa del confine per scaglionarla in profondità. Così la VI Division, da Arica, a circa 20 km dal confine, è stato spostato ad Iquique, 220 km a Sud della precedente locazione; ad Arica è rimasto comunque il Regimiento Reforzado N.6 MATUCANA, che è stato ottenuto dal reggimento d'artiglieria 'Dolores', cavalleria corazzata 'Vencedores' e del Genio 'Azapa', per fare da primo ostacolo ad un eventuale aggressore (che tutto sommato, potrebbe essere solo il potente Perù, peraltro afflitto da una notevole inefficienza complessiva del suo strumento militare). Ad Est, altipiani di Putre, altezza 4.400 m, sempre ai confini con queste due nazioni, vi è il Rezimeniento Reforzado N.24 HUAMACHUCO, ovviamente un'unità di montagna. La VI Division di Iquique ha il grosso delle forze, con il Regimineto Reforzado N.5 'Pampa Germania', che oltre alle unità normali ha anche reparti di commandos. Il tutto è concepito per resistere ad un'invasione da Nord arretrando lentamente verso Sud, lungo la Panamericana, la strada che attraversa il Cile fino all'estremo Sud; i corsi d'acqua delle Ande, che scendono verso il Pacifico, sarebbero linee di resistenza molto utili. Ma in tutto, va detto che la VI divisione ha solo 3.500 effettivi.
 
Vicino alla capitale le montagne sono molto alte, toccando anche i 7.000 m. Così, malgrado la minaccia potenziale argentina, il Cile non corre molti rischi di essere 'spezzato' al centro. La I Division è sia volta a fermare invasioni boliviane che argentine sui tre assi possibili di penetrazione e conta sopratutto sul R.R. N.5 'Topater'. Questa unità, a Calama ('solo' 200 km da Antofagasta), è stata costituita da elementi del reggimento fanteria n.15 e del Genio (rgt n.1); l'altitudine a cui è questa cittadina è di 3.000 m, ma è anche un importante nodo stradale per la regione, idem per le ferrovie, che collegano Antofagasta con Sucre (Bolivia), mentre gli argentini potrebbero arrivare da Salta, con l'unica rete stradale della cordigliera andina. Ad Antofagasta c'era anche un altro R.R., il n.20 La Conception, con unità corazzate, artiglieria, fanteria, in funzione di riserva. La regione ha anche il controllo di un'altra unità, basata a Copiapo, a ben 400 km a Sud: il Rtg di fanteria n.23 'Copiapo'. Prima di questa ristrutturazione, la 1a Divisione era in effetti una grossa formazione dell'esercito, con i 3 rgt di fanteria n.7 'Esmeralda', n.15 'Calama' e n.23 ' Copiapo', più quello di cavalleria blindata n.8 'Esploradores', il rgt genio n.1 'Atacama', e il n.1 delle trasmissioni, il 'Tocopilla', per un totale di sei reggimenti. Tutto questo è stato allestito per via del fatto che da Cordoba, in Argentina, è possibile arrivare con una strada (che passa la cordigliera a ..6.000 m di quota) alla Panamericana, l'arteria di scorrimento dell'intero Cile, tanto che la presa di Copiapo sarebbe sufficiente per tagliare i collegamenti (terrestri, ovviamente) con il Cile settentrionale. Mentre a sud, dove non ci sono passi, stanziare grosse unità dell'esercito è inutile. Poi c'éè Santiago, con la II Division de Ejército, tutta in funzione anti-argentina. Che può essere contenuta attraverso il controllo della strada e ferrovia locali, colleganti Mendoza oltreconfine, con la capitale Santiago del Cile, e poi, più avanti, anche Valparaiso. Nella zona litoranea vi è il Reggimento di fanteria n.21 'Arica', uno rinforzato è invece il n.3 'Yungay', vicino alla capitale, ottenuto da due precedenti rgt di fanteria; verso Sud c'éè il R.R. n.22 'Lautaro', di Forte Arteaga, con tre unità corazzate, fanteria e genio che lo hanno costituito. Infine, nella capitale è presente il rgt di fanteria n.1 'Buin', che come fa intuire il numero stesso, è il più vecchio dell'esercito cileno; più il reggimento di cavalleria bilndata n.1 'Granaderos', anche per servizi di scorta VIP, e il reggimento Genio n.2 'Puente Alto', specializzato in ferrovie. Valparaiso, a circa 100 km ad ovest di Santiago, è stanziato il rgt di fanteria n.2 'Maipo' e a Rancagua, 100 km a sud, un altro reggimento di fanteria, il n.4 completa la II Division.
 
Scendendo più a Sud, la Panamericana è difesa dalla III Division; a Talca, meno di 250 km da Santiago, c'éè il rgt di fanteria n.16 ' Talca', il No.9 'Chillan' è per l'appunto a Chillan, a 180 km a sud; e a Los Angeles, ancora 120 km più a sud, c'éè il Regimiento Reforzado n.17 'Los Angeles'. Infine vi è il QG a Conception, assieme al reggimento di fanteria n.6 'Chacabucco' e quello di artiglieria n.4 'Silva Renard'. Ad Angol vi è un ultimo reparto da mensionare, stavolta non di prima linea, i genieri del rgt. n.4 'Arauco'.
 
Scendendo ancora più a sud, la cordigliera cala in altezza e anche in ampiezza, là è l'habitat della IV divisione, che sorveglia tre strade di montagna, che portano vicino a Los Angeles, Freire e Osorno. A Valdivia vi è il QG e il reggimento di cavalleria blindata n.4 Husares e l'unità di appoggio n.4 'Valdivia' per genio e trasmissioni; scendendo ancora più a sud vi è La Union, con il Regimiento de Artilleria n.2 'Maturana', ad Osomo c'éè il Rgt di cavalleria blindaa n.4 Coraceros e a Puerto Mott il n.12 'Sangra', di fanteria.
 
Scendendo ancora in questa infinita camminata, si può arrivare alla Patagonia, dove vi sono ben due divisioni dell'esercito, la VII e la V. Strano, visto che è così desolata e non vi è più nemmeno la Panamericana, che termina a Puerto Mott, appena 1.800 m prima della Patagonia, per lasciare il posto alla Carretera Australe, che non è nemmeno asfaltata (almeno al 2004). E sotto la città di Cochrane vi è un'interruzione di quasi 650 km in cui non c'éè niente o quasi, la Carretera Australe va da Puerto Natales fino a Punta Arenas, che è l'estremità meridionale, non molto lontana dai ghiacci antartici. Malgrado tutto, le divisioni sono qui, la VII è a Coihaique e la V a P. Arenas. La prima delle due ha un reggimento rinforzato, il N.14 'Aysen', con fanteria per la maggior parte, ma anche genio e artiglieria; la V Division ha invece il r.r n.6 'Dragones' e il N.5 'Lanceros', per lo più con mezzi corazzati; il reggimento d'artiglieria n.7 'Chorillos', quello di fanteria n.10 'Pudet' e quello di telecomunicazioni n.5 'Patagonia', tutti a Punta Arenas. Completa la V Divisione il reggimento genio n.5 'Punta Arenas' di Ojo Bueno, e il r.r. n.11 'Caupolica', per lo più costituito da fanteria e basatao a Porvenir, Terra del Fuoco, che è di fronte a Punta Arenas, ma dall'altra parte dello Stretto di Magellano.
 
Certo che può suonare strano che proprio in posti così desolati vi siano ben due divisioni, servire le quali non dev'essere molto comodo per i coscritti e anche per i militari di professione. Queste unità hanno sopratutto rifornimenti via mare e aerea. I loro compiti sono di dimostrare la sovranità nazionale in questa terra, ma potrebbero anche essere una minaccia per la Patagonia argentina, specie lungo la strada tra Coihaique e Comododor Rivadavia, o Rio Gallegos. Ad ogni modo, se la Patagonia con le sue estensioni pianeggianti è ideale per i movimenti di unità meccanizzate, la difficoltà dell'ambiente e l'isolamento logistico sarebbero un ostacolo non indifferente. Ad ogni modo, queste due divisioni sono le uniche a non partecipare direttamente alla difesa del Cile 'utile', ovvero quella parte non sacrificabile che è rappresentata sopratutto dalla zona centrale.
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Quanto all'aviazione cilena, all'epoca, la situazione era, per sommi capi, questa. La FAC (Fuerza Aerea del Chile) aveva appena scelto un'organizzazione territoriale, scelta del resto necessaria data l'estensione del Paese. C'erano così cinque Brigate Aeree che gestivano le basi e i reparti nella loro giurisdizione territoriale, ed avevano come comando comune il Comando de Combat, che controlla reparti aerei e di difesa a.a. La I Brigata Aerea, QG Ala Base n.4 (ovvero base aerea) 'Los Condores' di Iquique, ha il Gruppo de Aviacion n.1 con gli Enaer T-36 e AT-36 Halcon e i T-37B e C, per addestrare i piloti; e il gruppo n.2 per la ricognizione elettronica e sorveglianza marittima con i C 212-200 e cinque Beech 99A Petrel; a Sud, Antofagasta, c'éè la V B.A. per la difesa della capitale, con i gruppi 7 (15 F-5E e F) e 8 (15 Mirage 5MA, MD e Elkan, ex-Belgi); Santiago è difesa dalla II B.A. con le basi di Los Cerillos e Quinteros. La prima ha il Gruppo n.9 (elicotteri UH-1H, Bell 206, UH-60 e BK-117), e il gruppo 10 (con sei C-130, quattro B 707 di cui due aerocisterne, e un AWACS Phalcon, più un B 707 VIP-presidenziale, un Gulfstream III); e poi c'éè il servizio aerofotografico con gli immancabili Learjet 35A, Twin Otter e Beech A-100 King Air; infine c'éè la pattuglia acrobatica (Esquadrilla de Alta Acrobacia) Halcones, con cinque Extra 300.
 
Ancora più a Sud c'éè l'Ala Base N.5 di El Tepual, vicino Puetro Mott, con la III B.A. e i suoi gruppi N.3 (A-36) e 5 (C-212, T.Otter, Cessna Tu206 e Bo-105); in fondo a tutto, a P.Arenas, vi è la IV Brigada Aerea, con il Grupo de Aviacion N.4( 15 Mirage 50CN e DCN Pantera), e il n.12 con 15 A-37 e OA-37, da sostituire con una decina di F-16 Block 50 e 52, cominciando dal 2005. Infine vi è anche il gruppo d'esplorazione antartica n.19 con BO-105CS e aerei Twin Otter sulla base 'Presidente Frei', che è sul suolo (si fa per dire) antartico, dove si deve supportare gli scienziati cileni della base. Ogni brigata aerea ha anche reparti di difesa SAM (Grupo de Defensa Antiaerea), radar (Gr. de Comunicaciones y Deteccion) e collegamento-SAR (T.Otter, Piper PA-28, Lama, BO-105, BK-117 e UH-1H).
 
====Ultime novità, 2008<ref>Tokunaga R e R.S, ''Il potere aereo cileno'', Aerei nov-dic 2008 p.46-49</ref>====