Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Brasile: differenze tra le versioni
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Notare il gran numero di armi di vario tipo, generazione e provenienza: in particolare il numero di obici da 105mm consisteva in un totale di 6 modelli diversi, inclusi degli FH 105 tedeschi del periodo bellico catturati dall'esercito brasiliano in Italia (presumibilmente), gli M56 italiani someggiabili, la gamma completa di obici bellici e postbellici americani con altri 4 modelli tra trainati e semoventi. Chiaramente, la leggerezza delle artiglierie da 105 mm era il meglio che si potesse sperare con le difficoltà di movimento nel territorio brasiliano.
I razzi '''FGT-108''' erano armi da 108 mm di calibro, 17 kg di peso, di cui appena 3 di testata per una gittata di 7 km. Il lanciatore era per 16 razzi, pesante 802 kg con una biga di lancio, oppure sistemabile sul telai di un autocarro leggero. Gli '''ASTROS''' erano un sistema molto più complesso e pesante, con caratteristiche di tutto rispetto: erano sistemati su autocarro 6x6 pesante di costruzione locale, leggermente corazzato e dotato anche di una mitragliatrice M2 HB, fatto (positivamente) insolito perché in genere non vi
La dotazione di artiglierie contraerei riguardava un misterioso tipo di cannone da 57 mm (Bofors?) e tutta la gamma di cannoni Bofors da 40mm, dal periodo bellico a quelli più recenti. Solo pochi i missili Roland erano in servizio, sembra esattamente 4 lanciamissili.
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All'epoca la Marina brasiliana era impegnata nel programma INAUHMA, con le prime due navi completate che non avevano dato risultati validi e che minarono piuttosto radicalmente l'intendimento di realizzarne 12. In ogni caso 4 erano in servizio e si prefigurava una quinta nave, modificata. Per i sottomarini TUPI il programma di costruzione per 6 navi era stato ridotto di qualcosa. La principale novità era il programma di aggiornamento per le NITEROI con un set di sistemi d'arma e sensori che viene poi elencato in un capitolo successivo.
[[Immagine:S30 Submarino Tupi.jpeg|300px|right|thumb|Il TUPI S30]]
I 3 HUMANITA', i vecchi '''Oberon''', erano una preziosa risorsa assieme ai 3 TUPI, ma pare che di fatto non fossero più operativi pienamente già nel 1993, e nonostante un recente lavoro per migliorare la loro vita operativa con, tra l'altro un nuovo sonar, e per questo hanno avuto lavori che su una delle navi, il primo sub ad essere sistemato, hanno richiesto 5 anni. Si tratta del TONELERO, mentre nel 1998 erano cominciati quelli sull'HUMANITA' e infine era previsto uno sul RIACHELO. Un vecchio sottomarino, il BAHIA della classe GUPPY II, usato di recente solo in scopi addestrativi, era stato da poco radiato. E i TUPI? La realizzazione originaria parlava di 6 navi, del tipo 209/1400. Il primo venne impostato a Kiel nel 1985 e vnne celermente completato nel 1988. Ma la realizzazione degli altri, all'Arsenale Iiha das Cobras di Rio ha preso più tempo del necessario e ha visto la riduzione a 5 navi. La TAMOIO venne varata nel 1986 e in servizio c'
Non sorprendentemente, il quinto sottomarino avrebbe incorporato modifiche alla progettazione strutturale e alle capacità operative. La dotazione delle navi è di 16 siluri Mk 24 Tigerfish mod.1, per gli 8 tls da 533 mm.
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Per sorvegliare l'Amazzonia ci vogliono risorse molto avanzate e molto ben integrate. Con una regione grande il 60% di tutto il territorio brasiliano, con una popolazione residente in essa di appena il 2% sul totale dei Brasiliani. È una regione talmente inaccessibile via terra, che l'unico modo per raggiungerla e percorrerla è usare le vie d'acqua fluviali, ampiamente presenti specie per il Rio delle Amazzoni. Ma questa zona, per quanto inospitale, è anche un santuario di rara importanza per molti traffici illegali, per non dire poi dello sfruttamento selvaggio dell'ambiente. I satelliti e gli aerei sono fondamentali per controllare molte delle malefatte e delle attività criminose (ma spesso 'legittimate'), ma per controllare anche lo spazio aereo è necessario sviluppare strumenti ancora più avanzati. Se si pensa che sopra l'Amazzonia, ogni giorno, vi sono oltre 3.000 voli illegali, sopratutto narcotrafficanti, ma anche di traffici di minerali, è chiaro che a questo punto vi è stata l'esigenza di costruire una vera rete di scoperta aerea specifica per l'Amazzonia. Ecco il SIPAM, Sistema de Protecao da Amazzonia, di cui il SIVAM (Sistema de Vigilancia da Amazzonia) è il complesso di sistemi per la scoperta aerea e sorveglianza al suolo dallo spazio. I satelliti oramai sono un occhio indiscreto ovunque sulla superficie del pianeta. Se la Francia e Italia hanno costruito il sistema Cosmo/Skymed con vari satelliti radar (italiani) e IR (francesi), i Brasiliani hanno mandato in orbita due satelliti IMINT, dotati anch'essi di un sofisticato radar SLAR (inutile cercarne traccia nella stampa italiana, apparentemente convinta che nessun altro abbia tali programmi). A questi si sono aggiunti 300 punti di raccolta informazioni radio per sentire le comunicazioni, e una rete di 19 radar fissi, in appoggio dei quali operano anche 6 sistemi mobili. Completano il tutto 200 piattaforme per raccogliere dati ambientali, 70 stazioni meteo, 10 radar meteo, 11 postazioni rilevamento ambientale ad alta quota, 14 postazioni rilevamento fulmini, 3 centri di raccolta ed elaborazione informazioni, 900 terminali a cui sono collegati giornalmente.
Tutto questo è molto interessante, ma per compiti anche militari esiste anche una componente di tutto rispetto, quella su EMB-145 e Super Tucano. I primi sono 8, i secondi una ventina ed operano come 'braccio armato' con capacità di attacco leggero. Ma più importanti sono gli Embraer, aerei del tipo LR (a lungo raggio) con motori turbofan RR. AR3007, potenziati per compensare i pesi di bordo. Questi EMB-145, in servizio nel 2° Squadrone del 6° Gruppo fanno parte del sistema SIVAM di cui sono l'occhio aeroportato. Infatti 5 sono del tipo AEW e sono noti come EMB-145SA, mentre i 'remote sensing' sono gli EMB-145RS che raccolgono dati ELINT e riprendono immagini di quanto sorvolano direttamente. Insomma, 5 aerei AEW e 3 ELINT. Questa flotta del pur pacifico Brasile è tra le più moderne del mondo, e del resto, data l'estensione del territorio, ve n'é la necessità. Questi aerei radar erano equipaggiati con il sistema Ericcson Erieye, lo stesso dei Saab 340 Argus svedese. Questo sistema è un radar 'pashed array' con un'antenna rettangolare e posta in verticale sopra la fusoliera. Variando l'orientamento del fascio può seguire bersagli che volino di fianco all'aereo stesso. Se si volesse, si potrebbe anche aggiungere moduli anteriori e posteriori per completare la visione a 360°, ma anche così si tratta di un sistema capace di vedere quasi a giro d'orizzonte e su portate di circa 350 km, molto più semplice rispetto ai radar rotanti sopra gli E-2 o E-3. La tentazione di trovare un sistema che facesse a meno del 'piatto' rotante con il radar dentro c'
Una tipica missione dura 5-6 ore, ma può arrivare a 8 anche senza rifornirsi in volo, cosa di cui non è capace, mentre è possibile imbarcare a bordo non meno di altri 5 operatori. Si possono anche comunicare ordini agli ALX, gli EMB-314 Super Tucano, che sono indubbiamente velivoli interessanti. Ve n'é una versione monoposto, e la classica versione biposto che però qui diventa una specie di aereo ognitempo, con un sistema con un FLIR. Questi aerei hanno anche missili IR aria-aria e armi aria-superficie, e ricevono dati tramite il datalink MDP della Elbit. Gli EMB-145 sono aerei dall'aspetto moderno e dalle prestazioni elevate, e vengono meglio valorizzati nel tipo ELINT, l'RS, che è dotato di un grosso radome ventrale e due strutture piane ai suoi lati, un aereo valido se è vero che è stato anche valutato dall'AM per sostituire il G.222VS e i PD.808GE (programma JAMES). Quest'aereo in realtà non è un semplice velivolo ELINT, ma ha queste due strutture piane, davanti alle ali, che ospitano l'IRIS (Integrated Radar Imaging System), della MacDonald Dettwiler, che riprende immagini radar ognitempo del terreno, con un'elaborazione tridimensionale; per ulteriori dettagli vi è un sofisticato FLIR Star Safire davanti al carrello anteriore, più scanner multispettrali per rilevare inquinamento ambientale, ma anche per 'annusare' zone recentemente disboscate; dopo tutto questo set di sensori di alte capacità, vi sono i normali sistemi ELINT e COMINT, che danno la copertura pressoché totale per segnali radar e radio.
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