Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Danimarca: differenze tra le versioni

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Nel 1970-71 vennero forniti 51 caccia Draken tra cui 31 ricognitori o addestratori. Erano i caccia Saab 35 X con la capacità di usare fino a circa 4 t di carico bellico. In tutto, questi aerei rimasero in servizio fino al '93 e 12 vennero forniti all'USAF, nella loro National Test Pilot School nel '98. Nel frattempo arrivarono anche i caccia F-16. Ma se ne riparla poi. Adesso indietro nel tempo, per vedere la formazioneil 1 aprile 1958 dell'Artilleriflyvebatteri 'Vandel' con 16 Super Cub L18C. Questi restarono in servizio fino al 1977, ed erano aerei leggeri monomotore. Dal 1 luglio 1971 arrivarono (finalmente) anche gli elicotteri: 6 MD500 Defender con l'Esercito. La Marina ritornò agli apparecchi volanti il 1 febbraio 1962 con la 722 Eskadrille con compiti SAR sul mare, e 8 Alouette III. Poi venne rinforzato e divenne un vero squadrone anche con capacità ASW.
 
La ristrutturazione della Danske Flyvevaben iniziò con una decisione del 1993, e comprende ristrutturazioni materiali, ma non quelle dei compiti, come la copertura aerea e la difesa delle zone di interesse economico del Paese, nonché la partecipazione alla NATO. Quanto alla partecipazione a questi ultimi vi è da dire che 50.000 militari delle piccole FA danesi hanno servito in missioni NATO all'estero, cominciando dalla crisi del Kashmir nel '53. Poi sono seguiti tanti altri compiti, come quelli nel Golfo Persico e anche sulla Iugoslavia con 6 F-16 schierati nel '99. Per i compiti di reazione immediata viene messo disponibile, in ambito NATO uno squadrone di 12 F-16, e per le forze di reazione 'rapida' ve ne éè un altro oltre ad una batteria di HAWK e un aereo CL-604.
 
Quanto alla organizzazione, la Danimarca è passata da ADNORTH a AFCENT ovvero le F.A. del Centro Europa. L'Aeronautica danese ha 2 grandi officine e 3 depositi di carburante e 7500 effettivi complessivi. Esistono la scuola di guerra e l'Accademia aeronautica a Copenaghen, e a Karup da poco vi è una scuola di sopravvivenza. Per aiutare il piccolo nucleo di personale aeronautico, esiste anche una Guardia Nazionale Aeronautica di 7500 effettivi, fondata nel '48 assieme alle altre componenti della Guardia nazionale, navale e terrestre. Vi è un Corpo osservatori terrestri e un Corpo di difesa delle basi, il primo con un posto d'osservazione ogni 15 km circa, ovvero 400 in tutto, e collegati con i 6 centri d'allarme radar nazionali per la difesa aerea. Il Corpo difesa basi ha 20 plotoni, formati anche da civili che sono per contratto obbligati a seguire 200 ore di addestramento nei primi 3 anni, poi 24 ore l'anno.
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==La Marina al 2008<ref> Da Frè, Giuliano: ''La Reale Marina Danese nel XIX secolo'', RID Ago 2008 p.72-81</ref>==
Originariamente la Marina Danese era incaricata di pattugliare gli Stretti contro le intrusioni di unità del Patto di Varsavia, e lo faceva con una flotta moderna ed efficiente, molto numerosa. Con la fine della Guerra fredda le cose sono andate diversamente, ma varie esigenze hanno continuato ad esistere o sono apparse poi. Tra queste c'éè la natura marittima della nazione: il 30% è insulare, mentre il 70% fa parte della stretta penisola dello Jutland (29.766 km2). Le isole sono circa 500. Anche per questo la Marina, ovvero la Kongelige Danske Marine era considerata molto importante, sebbene per compiti prevalentemente costieri. Nel 1960 aveva 9 corvette come componente di maggiore stazza, ma c'erano anche 28 dragamine e 32 guardiacoste; nel 1970 c'erano 12 navi di scorta, 20 dragamine e 25 guardiacoste; nel 1980 le cose erano cambiate molto, perché l'evoluzione della dottrina e della tecnologia aveva prodotto navi leggere ma ben armate: 11 corvette e fregate tra cui le grosse 'Peder Skramm', 15 dragamine e 24 cannoniere missilistiche e navi di pattuglia; non mancavano comunque i sottomarini, che negli anni '70 erano un gruppo di sei battelli di buone caratteristiche.
 
Di questo comunque si è già parlato in precedenza. Quanto alla geografia, è chiaro che una nazione che ha la sua stessa capitale in un'isola (sembra quasi una versione all'incontrario della penisola italica, se ci si pensa bene) non poteva dare importanza al mare e alla sua politica, anche se circa 100 delle isole danesi sono disabitate. Ma il semplice sviluppo costiero, ben 7.300 km, della pur piccola nazione nordica richiedeva e richiede una buona marina. La cantieristica la serve bene, essendo tra le migliori del mondo; la marina mercantile ha 9 mln di tonnellate di stazza, ben il 2% della flotta mondiale; esiste poi la necessità di gestire la Groenlandia, territorio autonomo della Corona danese, con appena 60 mila abitanti ma pur sempre di 2,166 mln di km2 e molto distante dalla 'madrepatria', se così si può dire. Altri numeri riguardano i commerci: il 95% delle esportazioni e il 90 delle importazioni avvengono via mare, tramite porti in cui si muovono 50.000 navi all'anno, con un movimento merci di 50 milioni di tonnellate. A questo si aggiungono 43 mln di passeggeri, e lo sfruttamento (in un'apposita aerea di sfruttamento nata nel '72) di giacimenti di petrolio nel Mare del Nord. Questo dà l'idea di cosa rappresenti il mare, pesca e parchi eolici a parte, per i Danesi.
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I tagli alla Difesa hanno fatto sì che queste unità, provviste anche di un sistema C3I di bordo sofisticato, siano state tuttavia ridotte: dal 2004 due sono state vendute alla Lituania, una messa in riserva e una come nave sperimentale.
 
La realizzazione delle Stanflex 2000 è stata fatta nel 1988-93 dopo essere state progettate nel 1987 sulla falsariga delle precedenti. Esse sono le 'Thetis', unità da 3500 t e 20 nodi, motori economici per assicurare 8.000 nm di autonomia (3 diesel), scafo da 112 m rinforzato per operare nei ghiacci. Hanno normalmente solo un cannone da 76 mm (che però è il potente Super Rapido e non i precedenti 'Compatto'), due armi da 20 mm, il ponte di volo per elicotteri. I loro sistemi di bordo eccedono però il compito di pattugliatori: tra l'altro c'éè un radar di scoperta navale, radar aeronavale, sistema direzione tiro, ECM con lanciatori Sea Gnat, sonare Salmon; così non stupisce che in caso di guerra possano anche essere armate in tre posizioni con in soliti container per i vari carichi d'armi.
 
Per i compiti meno difficili, il pattugliamento delle acque della Groenlandia, i tre 'Agdlek' costruiti oltre 30 anni fa hanno due armi da 20 e stazzano 330 t, ma messe in riserva entro il 2008; anche per 9 vedette da 155 t del 1968-73 la carriera è giunta praticamente alla fine. Oramai è sopratutto la Guardia Nazionale Costiera con la sua sezione marina che cura la sorveglianza. Nata fin dal 1848 con i Corpi Volontari, aboliti nel '37, risorsero nel '48 come Guardia Nazionale Danese. Reclutamento volontario, armi detenute a domicilio, donne presenti dal 1989, nel 2001 vi sono state riforme per consentirne anche l'impiego oltremare se necessario. La GN ha 56.000 elementi di cui 9.000 donne, ha un comando sia civile che militare e la ripartizione in 3 settori navale, terrestre e aereo. Vi sono anche 800 civili impiegati, l'addestramento è curato da militari di carriera e comprende 200 ore iniziali e poi circa una settimana l'anno. La sezione navale ha 2 distretti con 39 flottiglie, comandate da tenenti di vascello, e 4.000 effettivi. Le flottiglie hanno 100-150 fucilieri e navi leggere. Tra le navi più moderne le Aldebaran, MHV-800. da 83 t in acciaio, 18 navi moderne ma limitate da una velocità di appena 13 nodi; costruite nel 1991-2002, hanno armi da 12,7 o anche predisposizioni per quelle da 20 mm. Vi sono anche parecchie altre classi, come le 11MHV-900 da 87 t.
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Infine poche navi ausiliarie comprendono 3 rompighiaccio di cui 2 con piattaforma per elicotteri, fino al '96 parte del Ministero dell'Industria; idem per le due navi anti-inquinamento. Vi è poi una nave portamunizioni da 460 t e lo yacht reale realizzato nel '32, da 1.200 t. Le navi anfibie non fanno parte della marina, ma di volta in volta vengono noleggiate navi Ro-ro (traghetti) commerciali, anche di oltre 20.000 t di dislocamento.
 
L'Aviazione navale nacque già nel 1911 (il 14 dicembre, per l'esattezza), e nel 1940 aveva un gruppo da caccia, uno d'attacco e uno di ricognitori per un totale di circa 60 velivoli. Nel '50 venne accorpata con l'aviazione dell'Esercito e divenne l'Aeronautica. Nel '62 questa ebbe un reparto navale, l'Eskadrille-722 con 5 Alouette III per compiti SAR. A Vaerlose, nel '77, venne ricostuito infine il servizio aeronavale e nel 1982 8 Lynx rimpiazzarono i vecchi Alouette, con 200 effettivi. Data la perdita di 3 elicotteri, vennero rimpiazzati da 3 macchine Lynx 90A di sconda mano, ma nel 1999-2004 i piccoli ed efficienti elicotteri sono stati aggiornati dalla Westland con un contratto da 32 mln di dollari e così sono diventati Super Lynx 1000 con motori e avionica nuovi. Poi, nel 2003, sono stati mandati in carico allo Stormo elicotteri dell'Aeronautica a Karup, un'unità interforze che ha anche i Fennec. Nel frattempo l'Eskadrille 722 ha tolto dal servizio anche gli aerei da pattugliamento, i 3 Gulfstream III e 8 Sea King S-61A, rimpiazzati nel tempo con ben 14 EH-101. Questi sono stati ordinati nel 2001 di cui 8 SAR e 6 da trasporto. Il primo è diventato operativo nel 2007. Non ve ne sono di ASW o AEW, ma in ogni caso sono imbarcabili sulle 'Thetis', sulle Absalon e sulle future navi AAW. Queste sono il programma più importante, quello delle 3 'I.Huitfeldt'. La costruzione della capoclasse di tre navi è iniziata nel 2007 con varo nel maggio del 2009, consegna nel 2010 e operatività piena nel 2011. Navi da 6.200 t, 138 x 20 m, simili e derivate dalle Absalon, hanno capacità AAW notevoli e come motori, si permettono 28 nodi pur avendo solo dei diesel (ma si tratta degli MTU 8000, 4 unità). Avranno radar SMART-L e 4 moduli per lanciare fino a 24 ESSM e 32 SM-2; poi vi saranno il cannone da 127 Mk 45, 1 o 2 Millennium, 8 Harpoon, 2 lanciasiluri binati MU-90, 2 lanciatori Stinger e varie armi da 12,7 mm. Vi saranno anche radar Thales APAR e sonar Atlas Elektronik DSQS-24 a media frequenza, oltre ad altri sistemi di tiro, ECM ed elaborazione dati. Infine c'éè la piattaforma per un elicottero. Partendo da una nave multifunzione, nemmeno particolarmente adatta a combattimenti di prima linea, anche se eccellentemente flessibile, si è giunti così ad una vera fregata antiaereei, che tra l'altro continua ad essere inusitatamente larga e pesante per la sua lunghezza, retaggio del suo massiccio scafo, d'altro canto pensato certo anche per operare in mari almeno parzialmente ghiacciati. Senza alcuni componenti come i cannoni, da finanziarsi successivamente, queste navi, quasi pari al meglio delle altre numerose fregate europee (unità norvegesi AEGIS, Horizon, LCF, Type 45, F-100), riescono anche a costare una cifra ragionevole, 800 mln stimati per le 3 navi da realizzare nei prossimi anni. La vita utile è stimata in 35 anni e l'equipaggio, grazie all'automazione, è ridotto ad appena 100 + 60 effettivi.
 
Vi sono anche in realizzazione 2 OPV 'Rasmussen' da 1.700 t, armati con sole armi da 12,7 mm e piattaforma per elicotteri. Hanno appena 18 persone, aumentabili a 43 se necessario. Vi sono poi 6 nuovi cacciamine pilotati o teleguidati 'Holm' da 100 t e 10 membri d'equipaggi, e pattugliatori da 185 t 'Diana', anch'essi in introduzione. Tra le armi, i siluri MU-90 di cui nel 1999 vennero comprati per 25 mln di dollari. I lanciatori sono i B-515 italiani per gli Stanflex e gli Mk 32 americani per gli Absalon. Vi sono anche in acquisizione gli ESSM, 3 pezzi da 127 e altri materiali, mentre si vedrà se si può impedire la totale chiusura dell'era dei sottomarini.
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Anche per questo se ne è tratta l'ispirazione per le nuove navi classe 'Huitfeldt' che sono navi polivalenti, in realtà veri e propri cacciatorpediniere. Ridotte da 4 a 3, autorizzate secondo i piani del 2000-2004, ebbero uno stanziamento nel 2006 di 800 mln di dollari (4,7 mld di corone) per costuirle, decisamente a buon mercato. L'impostazione doveva partire dal 2007, ma è stata ritardata. Le unità diverranno comunque operative nel 2012-14 come Ivar Huitfeldt (F-361), Peter Willemoes (F-362), Niels Juel (F-363).
 
Il dislocamento massimo è di 6.200 t, non c'éè più il flex deck e così le navi sono più basse di un ponte, ma hanno due torrioni, uno con un radar multifunzione MRF, l'altro -quello posteriore- per il radar di ricerca aerea, mentre nella zona centrale vi è maggiore spazio per i missili che adesso sono gli Standard SM, degni compari degli ESSM. Anche qui torna l'utilità dello scafo inusitatamente largo: nessun'altra nave al mondo ha i lanciamissili Mk 41 nelle sovrastrutture. In genere sono sotto coperta, dove ovviamente ingombrano e costringono a compromessi costruttivi, visto che sono alti almeno due ponti. D'altro canto sono meglio protetti rispetto ai lanciamissili sistemati nelle sovrastrutture, che richiederanno senz'altro delle protezioni balistiche laterali. Ma, se si riesce ad installare i missili in sovrastruttura, si libera il ponte della nave da prua a poppa. La stabilità è garantita dall'abbassamento dello scafo stesso, come si è visto privo ora di un ponte (quello di carico), anche se del resto è necessario prevedere il peso delle due torri elettroniche. Ma il progetto base è talmente stabile, che tutto questo non dovrebbe creare problemi.
 
I motori sono CODAG con potenza di 44.000 hp complessivi, eppure ancora capaci di portare la nave a 28 nodi, con ben 9.200 nm a 15 nodi; i motori sono 4 MTU 20V 8000, due volte quelli delle Absalon. Per il resto i sistemi restano simili, anche se aggiornati. Le dimensioni sono leggermente maggiori, 137,8 x 19,8 m, ma essendo più leggere di 100 t il pescaggio scende a 6,1 m. Il sistema di combattimento è molto simile a quello delle F-124 e delle LCF: APAR, SMART-L, mentre per ragioni di peso uno dei Millennium ha dovuto essere tolto, quello di prua. Il cannone di prua adesso è un 76 mm sovraponte (anche il Millennium ha le munizioni in torretta e non sotto il ponte), forse vi saranno due cannoni di questo tipo inizialmente, ma del tipo Super Rapido. Gli SM-2 Block IIIA hanno una portata di 170 km e velocità di 3,5 mach, con doppio stadio Mk-104 e testata Mk-125, è possibile usarli anche con designazione da un'altra piattaforma per migliorarne la portata contro bersagli a bassa quota. Vi saranno 32 armi a mezza nave con 8 moduli Mk 41, più 2 lanciatori a 12 celle per gli ESSM. Non è chiaro se in futuro verranno comprati anche i missili antimissile SM-3, e magari anche i futuri SM-6 a lungo raggio anti-balistici. I sistemi radar sono lo SMART, con portata di 400 km e 1.000 bersagli localizzabili, 65 km per un missile di 0,1 m2; funziona in banda D 1-2 GHz, con sofisticate tecniche digitali di funzionalmento; L'APAR è in grado di localizzare 350 bersagli di cui 150 di superficie, con l'ingaggio di 4 di essi con un massimo di 8 missili, funziona in banda I e J, portata di 150 km, molto adatto per scoprire missili antinave e con un peso, malgrado le 4 facce piane, di 8 t, con 3.424 moduli emettitori. Per il resto vi sono simili sistemi alle ABSALON, più il sistema ESM e ECM attivo Thales DR-3000. L'equipaggio è leggermente più numeroso, ma non più di 125 elementi in situazioni normali, anche se ampiamente aumentabili. Se si pensa che le Lupo avevano 187 elementi per un dislocamento di 2.550 t, si capisce che passi avanti abbia fatto l'automazione.
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*Militærpolitiet - Military Police
 
Come si vede, è una forza ridotta, specie dopo la modifica strutturale del 2001, con la fusione dei reggimenti di fanteria, lasciando in tutto solo 4 reggimenti da combattimento, 2 di cavalleri e due di fanteria. Per il resto c'éè una serie di scuole di cui la Royal Danish Army Officers Academy è la più importante.
 
In termini di struttura, la cavalleria corazzata, ha un battaglione corazzato, uno corazzato da ricognizione e uno da addestramento. I battaglioni sono il I 'Jydske Dragonregiment ' e il III Opklaringsbataljon.