Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Giordania: differenze tra le versioni
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Attualmente l'esercito giordano, contrariamente a molti altri arabi, ha continuato ad essere equipaggiato con armi moderne e così ha mezzi come i Challenger 1 ex- British Army e gli M-60A1 e A3, mentre i vecchi Chieftain e M48 sono ancora in servizio, ma in maniera limitata. Tra i programmi indigeni il sistema di tiro studiato dal KADDB, un apparato digitale chiamato Phoenix, e una nuova torretta per gli M60, con tanto di piastre ERA. Inoltre è previsto il potente cannone svizzero RUAG L50/52 da 120 mm, che notare bene, rimpiazzerà anche il cannone L15 del Challenger e l'M68 dell'M60. Se per quest'ultimo è normale, il caso del Challenger è diverso in quanto si tratta anche in questo caso di un 120 mm, ma di tipo rigato, visto che i britannici sono rimasti a tutt'oggi legati a questo tipo di arma. Il carro M60 modificato dal KADDB è un sistema complesso e moderno, per il quale hanno mostrato interesse Egitto e Sauditi. Quanto ai mezzi da fanteria vi è l'M113, ma è anche presente un progetto autoctono, chiamato Temsha, che non è altro che il Centurion trasformato in un APC pesante. Per il resto i 20-24 AH-1F sono stati aggiornati con sistemi di visione notturna.
I carri Challenger 1 ex- British Army hanno sostituito i Khalid in maniera progressiva, sono stati un buon incremento di capacità per i Giordani, anche se in termini di potenza di fuoco e mobilità non c'
Dato che la Giordania è stretta tra Irak, Siria, Arabia e Israele, la guardia non può essere abbassata per il piccolo Stato Ashemita. Essa ha una disposizione difensiva con tre zone di controllo, il comando dell'esercito Nord, centro e sud ciascuno con un Generale di Campo, ma comunque sotto il controllo del Re al livello più alto.
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