Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: esercito 1: differenze tra le versioni

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In termini di confronti 'teorici' (con il classico 'duello' statico), non esiste cannone di carro che non potrebbe trapassare la potente Centauro, mentre non è vero il contrario. Ma c'é di più. All'epoca della blindo AML (anni '60), per esempio, questa era sì vulnerabilissima ai carri armati, ma poteva metterli KO con il pezzo da 90 mm e sfuggire rapidamente, tanto era piccola e veloce. La blindo ERC (anni '70) poteva fare qualcosa di simile avendo un cannone da 90 mm medio o lungo, contro mezzi tipo l'M60 e il Leopard 1. Ma con i loro discendenti non si scherza. L'M1 e il Leopard 2 non sono solo più veloci, ma anche molto meglio protetti e armati. È difficile che un veicolo, specie se grosso come la Centauro, sfugga ai loro sistemi IR (mentre prima poteva bastare un cespuglio per nascondere una AML), ed è difficile che la velocità o le piccole dimensioni bastino ad evitare il fuoco di un sistema di controllo del tiro moderno (sperimentato persino contro elicotteri). Questo vale anche per la Centauro, ma almeno frontalmente, non c'é partita: anche di fronte ad un M1 Abrams con il pezzo da 105 mm la Centauro è praticamente incapace di perforarlo, mentre il carro è capace di trapassarla e distruggerla ad ogni distanza valida di tiro. Le munizioni non sono protette e se esplodono è la fine. Lo spessore della corazzatura dello scafo è frontalmente, dell'ordine dei 15-20 mm superiormente a circa 70 gradi e 30 mm inferiormente a circa 45 gradi, ma meno inclinata. Lateralmente è di circa 10 mm, poco inclinata. La corazzatura dovrebbe essere capace di resistere grossomodo al 25 mm a circa 1 km e al 20 mm ad alzo zero. Il potere perforante del 25 mm è di circa 25 mm a 60 gradi (spessore virtuale 50 mm) a 2 km. La granata M111, punto di riferimento per i proiettili perforanti della fine degli anni '70 (e usato anche dall'E.I.) ma in seguito migliorato, perforava esattamente 6 volte tanto. I cannoni dei carri armati moderni fanno anche di peggio. Nel Golfo i carri armati M1 hanno trapassato mezzi tipo T-62 (100 mm a 60 gradi) con tiri anche da 4 km di distanza, con i proiettili che uscivano dallo scafo posteriore dopo avere passato tutto il carro armato e magari anche una duna di sabbia anteriore. Quindi il motore non è affatto un ostacolo per i proiettili moderni.
 
I mezzi corazzati leggeri, specie se operano da soli, sul campo di battaglia moderno non hanno molte chances di sopravvivenza. E le armi controcarri come le RPG, Apilas, Panzerfaust 3 sono abbastanza potenti da mettere KO anche un carro, con un colpo ben piazzato: blindati leggermente protetti non avrebbero invece scampo, nemmeno sull'arco frontale. Insomma, per molti aspetti le Centauro sono una riproposizione dell' [[w:incrociatore da battaglia|incrociatore da battaglia]]: entrambi hanno dimensioni e costi paragonabili a quelli delle unità maggiormente corazzate, sono veloci, ben armati, ma anche vulnerabili e senza molte chances di sopravvivere in una battaglia ad alta intensità.
 
Questo parallelismo tra mezzi navali e terrestri non dovrebbe stupire: la teoria di mezzi veloci e con buona potenza di fuoco esiste già nella storia dei corazzati: non per niente gli inglesi e altre nazioni diedero origine ai 'carri incrociatori', il cui squilibrio di caratteristiche non diede altro che cattivi risultati (troppo vulnerabili, sostanzialmente). Un mezzo come il BT-7 sovietico per esempio, ha subito danni gravissimi in combattimento contro truppe corazzate ben addestrate e forti. I carri britannici tipo 'cruiser', armati con lo stesso pezzo da 40 mm dei 'Matilda II' da fanteria, molto più veloci ma meno corazzati, sono stati letteralmente sterminati, mentre i loro cugini più corazzati, per quanto lenti ad arrivare in zona operativa, hanno combattuto con successo per molto tempo. Inoltre, se mancano le condizioni per la mobilità (per esempio su di un terreno fangoso) un mezzo poco protetto ma altamente mobile diventa poco protetto e basta: anche per questo gli inglesi persero a Bir-el Gobi contro gli italiani (nonostante fosse in pieno deserto, il terreno era inzuppato d'acqua e favoriva quindi la difesa rispetto alla manovra offensiva). Insomma, storicamente la mobilità a scapito della protezione non paga, specialmente con sistemi di controllo del tiro tanto efficaci e precisi.
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Questo tanto per dare un esempio sulla struttura di un battaglione corazzato, in questo caso 2 cp carri, 1 fanteria meccanizzata, 1 pl. mortai e uno controcarri.
 
== Note ==
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