Poesie (Palazzeschi)/E lasciatemi divertire: differenze tra le versioni

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generando così un effetto '''umoristico'''. È in fondo proprio la distruzione della grande orchestrazione di schemi poetici tradizionali, vista nel suo contesto storico, a giustificare le scelte di Palazzeschi: il componimento reagiva in maniera radicale alle poetiche dannunziane e carducciane ancora in auge all'epoca,<ref>In questo senso vanno interpretati i continui riferimenti al fuoco che ritroviamo nella raccolta ''L'incendiario'', anche in questa poesia.</ref> arrivando deliberatamente e "smisuratamente" a rasentare quella che oggi si potrebbe chiamare banalità.<ref>Salinari Ricci, ''Storia della letteratura italiana'', vedi sezione dedicata al poeta.</ref>
 
Riemerge anche in questo componimento la vecchia predilezione di Palazzeschi per il trisillabo (''Tri, tri, tri''....). Comunque, a differenza del Palazzeschi degli esordi, che tendeva a restare nell'anonimato e che avrebbe preferito rimanere sconosciuto come autore, ritroviamo qui un io poetico che si distingue per il suo spirito ribelle e, perché no, lievemente esibizionista.
 
== Note ==