Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Etiopia: differenze tra le versioni

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Dopo quest'ultima guerra i Russi, che avevano appoggiato massicciamente gli Etiopi, hanno tuttavia abbandonato il Paese dopo circa 12 mesi, e ovviamente questo ha subito inciso massicciamente sull'efficienza dei Su-27, di cui non più della metà erano rimasti operativi, nonostante lo stabilimento israelo-russo Ethiopian Aircraft Industries di Debre Zeit (Costruito nel 1999).
 
Nel frattempo gli Eritrei hanno comprato, nell'estate del 2001, 4 MiG-29 e li hanno mantenuti anche grazie ad un piccolo numero di assistenti ucraini, rimasti nel Paese. Nel 2003 c'èé stata poi una svolta: l'efficacia -malgrado l'alto costo- dei Su-27 hanno spinto nel 2003 ad ordinare 6 Su-27SK e uno o due UBK, basati poi ad Asmara, forse ex-ucraini. Gli Etiopi hanno ordinato altri 7 Su-27 del tipo SK, che si sono aggiunti ai Su-27S, nel 2002.
 
 
Ma oramai la situazione si è deteriorata ulteriormente. Anche nel morale, tanto che nel febbraio-marzo 2003 almeno 15 ufficiali etiopi sono scappati per via della repressione politica e sui diritti umani del suo governo. Uno, il tenente Daniel Negussie, era già stato pilota negli anni '80, scappato a Djibuti nel '91, ritornato anni dopo come privato cittadino e poi richiamato nel 1998 con l'aviazione e usato come capo del settore elicotteri da trasporto, tornando ancora in azione contro gli Eritrei. Il 14 febbraio 2003, mentre il mondo era catturato dall'escalation di tensione sull'Irak, partì per la Gran Bretagna per motivi di salute e lì rimase chiedendo asilo politico. Questo e altri casi sconcertarono l'Aviazione etiope e posero chi era rimasto sotto stretta osservazione, e talvolta imprigionati, tra cui l'ufficiale Mekonnen, comandante del 3° squadrone cacciabombardieri e che volò anche una missione in Somalia contro una base di un'organizzazione di Al Queida, usando i suoi MiG-23BN per l'attacco. Altri casi di diserzione vi sono stati in ottobre, mentre il governo del presidente Mile Zenawi ha di fatto ancora una volta azzerato l'EtAF come forza combattente per ragioni politiche. A questo si è aggiunto un caso di spionaggio a favore degli Eritrei del del Fronte di Liberazione Oromo (un'organizzazione interna in territorio etiope).
 
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