Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Svizzera-2: differenze tra le versioni

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Inizialmente, vi fu un tentativo di fermare le violazioni dello spazio aereo entro 5 km di distanza dai confini, ma questo periodo venne presto terminato, entro il maggio 1940, senza successo. Poi vi furono incursioni aeree tedesche nel territorio svizzero, per testarne le capacità difensive. Ma i piloti svizzeri abbatterono 4 He-111 e 4 Bf-110 contro un Bf-109 e un C-35. Dopo questa battaglia aerea, per non causare problemi maggiori venne decretato di non sparare più contro gli aerei intrusi ma di costringerli ad uscire dallo spazio aereo elvetico, questo a partire dal 20 giugno. Goering in persona aveva accusato la Svizzera di avere attaccato la maggior parte degli aerei tedeschi sconfinando in territorio francese, o che questi erano entrati in Svizzera ma solo per errore. Data la non volontà tedesca di guerreggiare con Berna, è plausibile che questo fosse vero e gli Svizzeri furono costretti a cedere la mano, ordinando di far cessare le azioni di fuoco ai propri aerei. Ora che la Svizzera era circondata dalle nazioni dell'Asse, si decise semplicemente di non procedere più a tentativi sistematici di intercettazione, per non causare problemi e casus belli. Nel frattempo vennero rilasciati aerei e piloti tedeschi internati nel proprio territorio. Solo dall'ottobre 1943 la Svizzera ricominciò le pattuglie aeree offensive, data la necessità di fermare le continue violazioni dello spazio aereo nazionale. Nel frattempo erano stati comprati altri aerei, tra cui anche Bf-109, e ordinati sia i D-3800 che i MC.202, ma questi ultimi non vennero consegnati dati i problemi che aveva oramai anche l'Italia. Nel 1942 vennero introdotti in servizio i C-36, e nel '43 venne fondata la Flugzeugwerk Emmen. Gli aerei cominciarono ad essere ospitati in caverne apposite. Tra le fasi critiche della guerra vi fu l'atterraggio di un Bf-110 G-4 in caccia notturna contro un Lancaster, che atterrò per problemi ai motori in Svizzera e venne internato. I Tedeschi temettero così che venissero resi noti i suoi segreti, come il radar FuG 220 e i cannoni obliqui. Per impedire che gli Alleati ne sapessero qualcosa, si negoziò l'incendio 'accidentale' dello sfortunato Bf-110. In cambio vennero forniti 12 Bf-109G-6 nuovi, consegnati tra il 20 e il 22 maggio 1944. Ma all'epoca le condizioni di produzione dei Bf-109G erano però decadute così malamente, che gli Svizzeri trovarono molti difetti e i Tedeschi, a cui erano stati pagati 6 mln di franchi, dovettero ridargli indietro metà della somma. Se si considera l'alta qualità dei prodotti tedeschi, è chiaro che questa decadenza già presente un anno prima della fine della guerra era estremamente preoccupante, o forse semplicemente i Tedeschi diedero degli 'scarti' di produzione.
 
Dal 1943 iniziarono ad arrivare non aerei tedeschi isolati, ma bombardieri pesanti statunitensi. In questa guerra segreta sullo spazio aereo svizzero, con oltre 6 mila violazioni registrate, vennero costretti ad atterrare in Svizzera 196-198 aerei tra cui 16 B-17 e B-24 che vennero poi riutilizzati, più di 12 vennero abbattuti e 56 caddero per vari incidenti. Tra le macchine abbattute vi fu anche un G.55 e 5 B-17/24. Anche l'aviazione svizzera ebbe un danno materiale, perdendo sopratutto per incidenti 72 uomini e 79 aerei in 237.000 mila ore di volo. Anche con queste dolorose perdite alla fine della guerra vi erano 4 reggimenti e 530 aerei di cui 328 caccia.
 
Un capitolo anche più doloroso fu quello dei bombardamenti aerei Alleati: per 'errore' vennero colpite città fin dal 1940, per via della RAF, come Ginevra. Il peggio arrivò il 1 aprile 1944, un 'pesce' che gli Svizzeri non gradirono, con 50 B-24 che colpirno Schaffhausen, con oltre 100 morti e feriti e gran parte della città. Vi furono scuse e motivazioni dovute al cattivo tempo, ma nonostante si trattasse apparentemente davvero di un errore di identificazione, gli Svizzeri non ne furono soddisfatti. Peggio che mai, vi furono altri 13 incidenti del genere prima della fine della guerra. Non si poteva fermare un'armata aerea in stile americano, ma almeno i gruppi minori vennero attaccati. Ancora non si sa se gli attacchi furono davvero deliberati o casuali, dato che c'era un certo risentimento per la cooperazione svizzera con i Tedeschi, per esempio l'aver acconsentito i tragitti di convogli ferroviari tra Germania e Italia, cosa che i piloti Alleati avevano avvistato in più occasioni. Il 19 marzo 1945, le norme già restrittive di non attaccare bersagli identificati visivamente entro 80 km dal confine svizzero, vennero modificate aumentando il livello a 240 km, mentre entro 80 km ci voleva l'autorizzazione del gen Spaatz, ma in nessun caso poteva essere fatto un bombardamento a meno di 16 km dal confine. I Tedeschi, naturalmente, ne beneficiarono, ma questo fu il prezzo da pagare per dimostrare la 'buona fede' degli USA, anche a costo di limitare i bombardamenti sul quarto meridionale della Germania.
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Un altro missile è tuttavia da annoverare: l'ADATS. Si tratta di un'arma che porta il suo significato operativo nel suo nome: Air Defence Anti-Tank System, ovvero un sistema rivoluzionario (in pratica il successore del pezzo da '88 tedesco) capace di annientare ogni bersaglio sia di terra che aereo. Venne iniziato come programma dalla Oerlikon-Burlhe svizzera quale iniziativa privata, ma il missile venne sviluppato con la Martin-Marietta americana. Nel 1983 vennero approntati due M113 che ebbero un modulo di lancio con centrale di tiro, sensore elettro-ottico multiplo (diurno-termico-laser) al centro della torretta, lanciamissili quadrupli su ciascun lato di questa. È possibile istallare ovunque su di mezzi da 10 t in su questo sistema modulare. Il sistema ha un radar della Contraves capace di scoprire bersagli fino all'altezza di 5000 m e distanza di 20 km, con capacità IFF. È sistemato sulla parte posteriore della torretta. Se confermato come nemico viene visualizzato nel PPI dell'operatore radar, quindi la torretta viene ruotata, si acquisisce il bersaglio con il FLIR o la telecamera ottica, il bersaglio viene telemetrato con un sistema laser, e poi viene eventualmente lanciato un missile, che pesa 65 kg ma può accelerare a oltre mach 3 e per giunta un propellente senza fumo, è privo di alette ma ha 4 pinne di controllo. La testata è da ben 12 kg, con capacità HEAT e diametro di 152 mm, per cui non stupisce se viene descritta come capace di perforare oltre 900 mm di acciaio: di fatto pesa il 30% più della testata di un Hellfire. IL missile è lungo in tutto 2.05 m, ha una gittata di 6+ km contro carri, e 8 km contraerei, mentre la quota massima arriva a 5.000 m. Il missile è abbastanza piccolo che altri 8 sono trasportabili come riserva nello scafo, appena ai lati della centrale di controllo del tiro. Il costo del missile non dev'essere stato però contenuto, e l'ADATS è stato adottato dal Canada e Thailandia, ma solo come arma antiaerea. La scelta per l'US Army ha visto l'ADATS ma non è stata seguita da nessun ordine concreto, non sostituendo mai i missili Chaparral, prodotti invece in decine di migliaia di esemplari.
 
== Note ==
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