Piemontese/Verbi: differenze tra le versioni

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==Premessa storica==
In piemontese il verbo ha raggiunto la sua massima complessità nel Medioevo, periodo in cui ha raggiunto 8 tempi indicativi, 4 congiuntivi, 2 condizionali, 2 imperativi e 2 per ciascun modo indefinito. Con il tempo molte forme si sono estinte in maniera del tutto naturale: per primo l'imperativo futuro, assimilato dall'indicativo futuro, poi il participio presente, usato solo più sostantivato. Si è soliti collocare fra XVII e XVIII secolo il graduale oblio del passato e del trapassato remoti, le cui funzioni sono state coperte rispettivamente dal passato e dal trapassato prossimi, che infatti in piemontese hanno perso l'aggettivo "prossimo" proprio perchèperché non ce n'è più necessità. Più recente è il declino molto forte che ha avuto il congiuntivo, soprattutto per quanto riguarda i tempi composti. I tempi semplici del congiuntivo, in realtà, anche se non molto, sono ancora utilizzati, ma si possono trascurare per mere questioni di semplicità che più si addicono a questa modesta grammatica. Preferiremo quindi altrettanto validi costrutti alternativi, dove si dovrebbe usare il congiuntivo.
 
==Premessa tecnica==
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* '''PRONOMI PERSONALI VERBALI:''' Avrete notato che fra i pronomi personali mi, ti, chiel, noi, voi, lor e la voce verbale è presente un terzo elemento. E'È il '''pronome personale verbale'''. Si usa, come potete vedere, in tutti i tempi tranne all'imperativo e ai modi indefiniti ed è obbligatorio. Il pronome normale si può omettere, ma quello verbale fa parte del verbo, appunto, ed è irremovibile. Essi sono in ordine '''i, it, a, i, i, a'''. Più avanti ne parleremo ancora.
* '''N.B.''' Ogni volta che davanti alla forma verbale si trova "'l", quella è parte integrante è irremovibile di essa.
* '''PER FORMARE I TEMPI COMPOSTI:'''