Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Giappone-4: differenze tra le versioni

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==Le navi giapponesi==
La Marina giapponese era la più potente del mondo ai tempi di Pearl Harbour, con una flotta di 10 portaerei e numerose flottiglie di cacciatorpediniere di ottime caratteristiche, incrociatori e grandi sottomarini. Le corazzate erano piuttosto vecchiotte, invece, ma in compenso stavano arrivando le due prime YAMATO, di cui la capoclasse entrò in servizio una settimana dopo Pearl Harbour. Ma i problemi della flotta giapponese erano essenzialmente che si trattava di una forza da combattimento pensata sopratutto per il contrasto contro altre flotte, paragonata in questo senso un po' alla flotta britannica della I Guerra Mondiale. Ora però la situazione era diversa: già nel conflitto precedente i sommergibili avevano dimostrato la loro pericolosità e adesso c'erano anche gli aerei. La Flotta Imperiale era vulnerabile agli attacchi dei sommergibili e gli Americani presto se ne approfittarono: colarono a picco 1.116 mercantili giapponesi, minando gli sforzi nemici. Inoltre vi furono attacchi importanti che danneggiarono anche la prima linea: silurarono e affondarono le portaerei Shokaku, la Tahio, la Shinano, alcuni incrociatori pesanti, e danneggiarono anche la Yamato. I Giapponesi dimostrarono d'essere una forza formidabile negli scontri diretti ma quasi scoperti nelle linee di comunicazione marittime e col tempo ne pagarono le conseguenze.
 
I sottomarini giapponesi erano temibili, spesso di grandi dimensioni e con idrovolanti d'esplorazione (spesso poi rimpiazzati sostituendo l'hangar con un secondo pezzo da 140 mm). Ma erano troppo lenti sott'acqua e sopratutto vennero ostinatamente concentrati contro le navi militari e il risultato fu che non poterono colpire abbastanza efficacemente le navi da trasporto e sbarco. Nondimeno affondarono la portaerei Wasp e finirono la Yorktown, per non parlare dell'Indianapolis, l'ultima nave americana di grandi dimensioni perduta (era l'incrociatore che portò le atomiche per bombardare il Giappone). La flotta Giapponese aveva grandi cacciatorpediniere i quali dal tipo 'Fubuki' del 1927-31 erano delle navi di prestazioni eccellenti: venti navi da circa 2.000 t e 118 m, armate con pezzi da 127 mm in torri binate chiuse, e lanciasiluri con le nuove armi da 610 mm a lunga corsa (i temibili Long Lance, capace di percorrere 10 km a 50 nodi), e poi sulle navi varate dal '29, con cannoni da 127 mm con alzo aumentato a 70 gradi: forse per la prima volta un cacciatorpediniere aveva cannoni di piene capacità contraeree, con proiettili da 23 kg su distanze di 18 km (a dire il vero erano prestazioni non superiori a quelle di un pezzo da 120 mm normale, ma lo stesso si può dire dei 127 mm americani concorrenti).
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Per rimediare vennero messi in cantiere gli 'Akitsuki'. Erano cacciatorpediniere contraerei di costo molto minore rispetto ai 'Dido' e agli 'Atlanta' e con un armamento di cannoni ad alta cadenza di tiro da 100 mm, sebbene la loro stabilità di tiro, pur essendo i caccia più grossi della Marina, era inferiore rispetto agli incrociatori. Però il volume di fuoco dei cannoni da 100 mm era superiore nel tiro antiaereo. I cannoni da 100 mm erano i Tipo 89, che avevano lunghezza di 65 calibri, peso di 3 t e di 78 per gli affusti binati; la velocità iniziale era di 1 km.sec, i colpi da 13 kg con peso totale di 28; la gittata era di 19,5 km, e la quota era di 13 km (quelle considerate efficaci erano 14 e 12 km, ma si trattava pur sempre di eccellenti prestazioni). L'unico problema di queste armi era la ridotta vita della canna (circa 400 colpi), paragonabile al 'pieno' delle munizioni di bordo: ergo, sparando tutti i depositi si consumava anche l'arma, un fatto più unico che raro. Ma era una conseguenza inevitabile date le altissime prestazioni dell'arma (con carica di lancio di 6 kg per ciascun proiettile, cadenza di tiro 15-21 c.min). 169 prodotte di cui 68 per installazioni costiere.
 
C'erano 8 cannoni in 4 torrette, un po' come con i caccia 'Tribal' inglesi; e solo in secondo tempo ebbero anche 4 lanciasiluri (come sui Tribal), ma ebbero inizialmente solo 4 cannoni da 25 mm (cadenza di tiro circa 200-250 c.min, gittata 3 km, granate da circa 300 gr, praticamente il cannone da 25 mm francese prodotto su licenza); alla fine della guerra delle dodici unità varate, sei erano ancora a galla, tutte armate con circa 50 cannoni da 25 mm contraerei. La loro sagoma, con una plancia molto alta, era caratterizzata da un unico grande fumaiolo che rendeva possibile un miglior campo di tiro; inoltre dietro la torre di comando c'era l'albero a traliccio per un radar di scoperta aerea, il Tipo 22; inoltre c'era margine per una forte quantità di bombe antisommergibili. Delle navi ideali per la scorta anche se non per il combattimento di prima linea.
 
*'''Dimensioni''': lunghezza 134,12 m, larghezza 11,6 m, pescaggio 4,11 m