Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Corea del nord: differenze tra le versioni

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La Marina è la più piccola delle forze, con 46.000 uomini, su due flotte senza navi che si interscambiano: La Flotta del Mar Giallo e quella dell'Est, con basi rispettivamente a Najin e Wonsan; e Pipa-got e Sagot. Il 60% delle navi è su basi avanzate. Il loro supporto è sopratutto quello di supportare le azioni terrestri, con sbarchi, azioni di commandos, ma sopratutto è una forza obsoleta, adatta sopratutto per la difesa costiera piuttosto che per azioni offensive. Vi sono tra le unità più grosse 4' Hantae', delle LSU con 350 uomini e 3 carri, mentre i 60 LCP 'Nampo' hanno 30 persone, 4 LCU 'Hanchon' da 2 carri leggeri, gli hovercraft capaci di portare un plotone di truppe l'uno; due reggimenti di HY-2 missilistici per la difesa costiera, assieme a circa 30 motomissilistiche, difendono le coste e contrastano le marine. Non sono mancati i momenti di frizione tra le due marine: una battaglia c'éè stata il 15 giugno 1999 tra le cannoniere delle due parti. Ma sopratutto il 5 giugno 1997 vi fu la famosa incursione fallita di uno dei minisommergibili (specialità nordcoreana) il cui equipaggio pare si suicidò per non farsi catturare. I mezzi Impo-Ri sono unità veloci semi-sommergibili (per pochi metri), destinati ad azioni subacquee.
 
 
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Ma se la politica del rischio calcolato non funzionasse, allora la Corea crollerebbe su se stessa, avendo sacrificato tutto il resto, e con un rischio di crollo del regime oramai dato per imminente da 10 anni. Un'ipotesi, un colpo di coda sarebbe l'attacco a Seoul, magari con un'azione di bombardamento d'artiglieria e un attacco per prendere una città di confine come Ojoungbu, contrattando poi il non attacco di Seoul. Ma era un gioco che sarebbe riuscito meglio 20-30 anni fa, non adesso. E poi la Cina è molto interessata al territorio nordcoreano e non è detto che siano gli USA il 'vero nemico' per l'ottica del Caro Leader. Il test nordcoreano ha causato problemi ai Cinesi: il lancio di un terzo satellite spia giapponese, Abe che minaccia di far entrare il Giappone (con le sue ricche riserve di plutonio) nel club del nucleare, l'Australia che vorrebbe fare altrettanto e così via. Questo non va certo verso la direzione che vorrebbero i Cinesi, interessati alla supremazia nell'Asia Centrale e Orientale. È un gioco pericoloso, dunque. Se gli USA, come chiedevano i 'falchi' avessero colpito la Corea nei suoi stabilimenti nucleari, questa si sarebbe rivalsa sui 'Sudisti' e gli USA si sarebbero presi la responsabilità (con l'amministrazione Bush, già malvista come nessun'altra presidenza americana). Quindi una vittoria politica per Kim Jong II. Nel frattempo l'ONU ha condannato con la Risoluzione 1718 il test e ha chiesto un embargo militare, ma premere maggiormente sulla carta delle sanzioni sarebbe una catastrofe per la Corea del Nord, già devastata in termini di sicurezza alimentare. Se implodesse uno Stato così armato e nucleare, questa sarebbe una situazione che nessuno si augurerebbe di dover gestire. Mentre a Sud parte dell'opinione pubblica favorevole al dialogo ha ridotto l'entusiasmo dopo il test nucleare, il che rischia di inceppare un processo virtuoso di comunicazione degli Stati. Del quale potrebbero nuocere gli abitanti non umani della DMZ. Da oltre 50 anni, in questa terra di nessuno non c'é speculazione e traffico (che a Seoul ha causato così tanti problemi, con una città caotica e preda della corruzione), e tra un campo minato ed un altro esiste una vera e propria oasi per la natura. Recentemente, sono state avvistate anche impronte di tigre. Una specie che si riteneva scomparsa dalla penisola molto tempo fa.
 
== Note ==
<references/>
Mini, Maurizio '' L'impiego dei corazzati nella guerra di Corea'', RID Aprile 2007 p.82-94