Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 5: differenze tra le versioni

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===Fucilieri di Marina<ref>Amatimaggio, Marco: ''Il Reggimento S.Marco'', RID Agosto 2005 p.36-51</ref>===
Il Reggimento San Marco è un'unità militare di fucilieri di marina in forza alla Marina Militare Italiana. Costituisce, insieme al reggimento Lagunari "Serenissima", in forza all'Esercito Italiano, la componente anfibia delle Forze Armate Italiane.
 
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I veicoli usati dai Marò comprendono mezzi di vario tipo: tra questi gli AA-7 A1, ovvero i vecchi LVTP-7 aggiornati. Non sono molti perché in carico anche ai Lagunari (altra 'follia' di questa situazione di sovrapposizione) e dei 25 originariamente consegnati ne restavano in carico 10. Ricostruita totalmente questa vecchia macchina bellica ha comportato un motore potenziato del 40% con nuova trasmissione e sospensioni, torretta con mitragliera da 12,7 (M2?) ma anche lanciagranate da 40 mm. LWR, corazze aggiuntive EEAK israeliane, il tutto fatto in Italia dall'azienda Goriziane, ma sotto la supervisione della United Defense. IN pratica lo scafo è stato svuotato e riempito di nuova meccanica ed equipaggiamenti. Per le comunicazioni i nuovi AAV-7 A1 sono diversi da quelli dei marines e dei Lagunari, avendo un sistema Selex Communications. In tutto era previsto che degli AAV-7 quello recupero avrebbe avuto solo una radio VHF, sui 15 AAVP-7 A1 ne sarebbero state montate 2 HF, e GPS e una postazione C2PC che permette di trasmettere la posizione del mezzo via radio o satellite. I due carri comando AAVC-7 A1 avrebbero avuto il GPS, UHF, VHF, HF anche di tipo satellitare e data-link. Lo spazio non manca dentro questi mezzi e così sono dei veri centri di comando mobile, con 4 postazioni C2PC per stabilire la posizione dei propri mezzi da sbarco del tipo standard da trasporto truppe. Dunque in tutto gli AAV-7 sono 18, in tutte le loro versioni, o almeno lo sarebbero stati dopo tutti gli aggiornamenti. L'aggiornamento in parola li avrebbe portati ad una ben maggiore mobilità, protezione e potenza di fuoco, per cui sarebbero diventati dei mezzi di maggiore efficacia quando impiegati anche sulla terra ferma, distanti dalle spiagge loro consuete. Per l'imponente sagoma invece, non c'era niente da fare.
 
I 36 vecchi VCC-1, nonostante la loro età veneranda, sono ancora sulla breccia: sono gli unici che possono ottenere le corazze aggiuntive, o quantomeno che le hanno ottenute davvero, per questo sono andati anche in Irak. I 40 VCC-2 sono stati recentemente aggiunti, e in teoria, con la costituzione della brigata anfibia, avrebbero dovuto diventare tutti dei 'mini-LVTP' con il kit Aquisgator della Aris torinese, con eliche e muso con una specie di modulo dall'aspetto di un AAV-7. Ma questo accadeva nel 1999, quando si valutava davvero di costituire la Brigata anfibia Interforze o BAI. Poi il progetto fu abbandonato o meglio, sospeso, e il programma per modificare questi mezzi abbandonato. Solo 4 prototipi sono stati completati, e consegnati alla forza da sbarco della Marina (meglio di niente..). In tutto, dei 40 mezzi di questo tipo disponibili, ben 20 VCC-2 non arrivano dall'Esercito, ma dai Carabinieri, che per quanto potesse sembrare incredibile, avevano ricevuto ad un certo punto anche questi mezzi cingolati, che altro non sono che M113 con corazze aggiuntive e poche altre modifiche (naturalmente con questi pesi in più gli M113 hanno perso le capacità anfibie, già di partenza modeste, anche se 'ufficialmente' restano ancora mezzi anfibi..). Questi 20 ex-Carabinieri (nessuno modificato come Acquisgator) si differenziano da quelli dell'E.I. perché in configurazione 'Ordine Pubblico' (che notoriamente non fa rima con 'cingolato'..)ovvero con un sistema di protezione NBC uguale a quello dei Leopard: può sembrare strano, ma serviva per 'eliminare l'effetto dei lacrimogeni', prese d'aria motore protette per ridurre l'effetto delle bottiglie molotov, estintori sui cingoli per lo stesso motivo. Come aggiornamento, unico, di questi vecchi cingolati c'éè stata la rimozione della radio RV4 in cambio della VHF Selex SRT 634. Si attendevano poi 12 VTLM, i Jipponi antimina e blindati di nuova generazione, che erano il primo lotto visto che poi dovevano seguire anche altri, quanto meno quelli porta-TOW o anche Stinger. Il mezzo standard restava il VM-90, in numerose configurazioni, anche con la possibilità di installare protezioni balistiche, e con la predisposizione per le radio SRT 634 con capacità COMSEC/TRANSEC, oltre a mezzi specifici con radio aggiuntive VHF, HF de UHF, e infine altri mezzi nuovi, tipo 36 Astra ACTL medi, ricevuti nel 2004.
 
Quanto al battaglione GOLAMETTO compendio del precedente, è quello che opera come 'logistica da combattimento' anzi, 'Logistica di aderenza' nella definizione all'italiana. Questo equipaggiamento logistico viene richiesto al btg. CORTELLAZZO del Rgt Carlotto, perché è questo che lo ha contabilmente in carico, e questo accade prima ancora dello stivaggio a bordo delle LPD. Per curare la logistica sul campo di battaglia, il personale di questo battaglione è abilitato anfibio, e almeno per compiti di autodifesa è in grado di sparare come anche di usare -come personale trasportato- l'elicottero. Da notre che il personale brevettato per compiti anfibi ha il basco su sfondo rosso, mentre il personale della MM, anche quando ha la mimetica ha il fregio su sfondo nero.
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Imbarcazioni speciali: Futura Commando; RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) di tipo Hurricane.
 
== Note ==
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