Storia della letteratura italiana/Romanticismo: differenze tra le versioni

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*''Concetto di popolo e nazione'': una fonte di ispirazione dei poeti romantici è l'opera di [[w:Omero]], che si prefigura come risultato della tradizione orale e folcloristica di un intero popolo: in questo periodo infatti, l'individualismo diventa, su grandi dimensioni (quindi a livello statale) una forma di nazionalismo, che sfocia per esempio nella ricerca di origini antiche delle moderne nazioni (da qui anche l'interesse per il medioevo, che viene rivalutato).
*''Ritorno alla religiosità'': mancando il supporto della ragione illuminista, l'uomo romantico cerca stabili supporti nella [[w:fede]] e nella conseguente tensione verso l'infinito. Si determina così un ritorno all'utilizzo di pratiche magiche e occulte, spesso accidentale motivo di importanti scoperte scientifiche.
*''Studio della storia'': mentre nel [[w:XVIII secolo|Settecento]] illuminista l'uomo veniva considerato quale essere razionale e quindi di pari dignità nel corso della storia, in età romantica si recupera una visione dell'uomo ''[[in fieri]]'', cioè in costante cambiamento. Si sviluppano così nuove discipline come la [[w:numismatica]], l'[[w:epigrafia]], l'[[archeologia]], la [[wggettow:glottologia]]. Due importanti teorizzatori della lettura più scientifica e oggettiva della storia sono [[w:Theodor Mommsen|Mommsen]] e [[w:Barthold Niebhur|Niebhur]]. <br>Parallelamente si sviluppa una forte critica allo spregiudicato uso del ''lume della ragione'' che nel Settecento portò molti pensatori illuministi a stigmatizzare il popolo del [[w:Medioevo]], oppresso dal peso di una religione [[w:oscurantesimo|oscurantista]]: i romantici, predicando un ritorno alla religiosità e invitando al ''tuffo nella fede'' (oggetto d'indagine peraltro già affrontato da [[Blaise Pascal|Pascal]]<ref name="Pensieri">Cfr. "[[w:Scommessa di Pascal|Scommessa su Dio]]", ''Pensieri'', [[w:Blaise Pascal]]</ref> e successivamente da [[Søren Kierkegaard|Kierkegaard]]<ref name="Aut aut">Cfr. "[[Kierkegaard#La_vita_religiosa|Lo stadio religioso della vita]]", ''Stadio del cammino della vita'', [[Søren Kierkegaard]]</ref>), riabilitano i tempi bui del Medioevo, apprezzando quei caratteri che l'illuminismo criticava (lo stesso [[w:Hegel]] finirà per rivalutare le religioni "positive", condannate in età giovanile<ref name="Lo spirito del Cristianesimo e il suo destino">Cfr. ''"Lo spirito del Cristianesimo e il suo destino"'', [[w:Georg Hegel]]</ref>).
Vedi anche[[w:Romanticismo (concezione della Storia]]
 
== Punti chiave del romanticismo ==
Il romanticismo si rifà in linea di massima alla necessità di attingere all'infinito. A causa di ciò sono spesso ricorrenti alcuni essenziali punti cardine come:
Il paralisi nei confronti dell'assoluto si traduce nell'uomo in un piacere indistinto, dove ciò che è orrido, spaventevole e incontrollabile diventa bello.
*''[[w:Assoluto]] e [[titanismo]]'': caratteristica inequivocabile del romanticismo è la teorizzazione dell'''assoluto'', l'infinito immanente alla realtà (spesso coincidente con la [[natura]]) che provoca nell'uomo una perenne e struggente tensione verso l'immenso, l'illimitato. Questa sensibilità nei confronti dell'assoluto si identifica nel [[titanismo]]: viene paragonata dunque allo sforzo dei [[Titano|Titani]] che perseverano nel tentativo di liberarsi dalla prigione imposta loro da [[Zeus]], pur consapevoli di essere stati condannati a restarci per sempre.
*''[[w:Sehnsucht (romanticismo)|Sehnsucht]]'': dal [[w:lingua tedesca|tedesco]] traducibile come ''desiderio del desideri
*''[[w:Sublime]]'': secondo i romantici, l'infinito genera nell'uomo un senso di terrore e impotenza, definito ''sublime'', che non sono tuttavia recepiti in modo violento, tali da deprimere il soggetto, ma al contrario l'incapacità e la paralisi nei confronti dell'assoluto si traduce nell'uomo in un piacere indistinto, dove ciò che è orrido, spaventevole e incontrollabile diventa bello.
*''[[w:Sehnsucht (romanticismo)|Sehnsucht]]'': dal [[w:lingua tedesca|tedesco]] traducibile come ''desiderio del desiderio'' o ''male del desiderio''. È la diretta conseguenza di quanto sperimenta l'uomo nei confronti dell'assoluto, un senso di continua inquietudine e struggente tensione, un sentimento che affligge il soggetto e lo spinge ad oltrepassare i limiti della realtà terrena, opprimente e soffocante, per rifugiarsi nell'interiorità o in una dimensione che supera lo spazio-tempo.
*''[[w:Ironia]]'': la consapevolezza della finitudine delle cose che circondano l'uomo e che egli stesso crea si traduce nell'''ironia'', per cui l'uomo prende coscienza della sua stessa limitatezza. L'ironia, che [[w:Socrate]] medesimo usava per autosminuirsi quando si confrontava con i suoi interlocutori (''ironia socratica''), si identifica quindi in un atteggiamento dissimulatore.
 
=== La nuova sensibilità ===
La nuova poetica romantica alla fine del Settecento, non va ricercata nelle novità formali, ma nell’invenzione di numerosi temi e motivi che verranno più ampiamente sfruttati tra il 1820 e il 1840. Il principale mutamento nella scelta del soggetto concerne sia l’aspetto letterario che storico. Da una parte ormai si preferiva [[w:Shakespeare]], [[w:Jean Froissart]] e [[w:Ossian]] agli autori classici, dall'altra è la storia nazionale e non più quella antica a diventare protagonista delle tele.<br>
Com'è naturale la riscoperta di Shakespeare avviene in Inghilterra, dove venne promossa la creazione di una ''Shakespeare Gallery'' a [[w:Boydell]], composta di opere commissionate a una trentina di artisti a partire dal 1786, su temi tratti dalle tragedie del drammaturgo. Tra queste il quadro di [[w:John Runciman]] con ''Re Lear nella tempesta'' (1767, [[w:Edimburgo]], National Gallery).
 
In Francia, per iniziativa del [[W:conte d'Angiviller]], furono commissionate pitture e statue dedicate agli eroi della storia francese, tra queste nel 1781 [[w:Robert Ménageot]] realizzò la tela con ''La morte di Leonardo'', un quadro di forte assonanza con la pittura romantica, anche nei colori e negli effetti teatrali tesi a drammatizzare l'avvenimento. Con la ''Deposizione di Atala'', del 1799, l'allievo di [[w:Jacques-Louis David|David]]: [[W:Anne-Louis Girodet-Trioson]] inserì le figure in un mondo primitivo, fonte di turbamenti e sentimenti non più controllati dalla ragione.
Nel [[w:Salon]] del 1808 [[w:Antoine-Jean Gros]] presenta la tela con ''Napoleone sul campo di battaglia di Eylau il 9 febbraio 1807'', un tela storica di carattere encomiastico, che presenta, nei morti e feriti in primo piano, forti accenti di carattere realistico. Nel 1831 il periodico romantico «L'Artiste» scriverà: "Non abbiamo dubbi: ''Napoleone sul campo di battaglia di Eylau'' segna la nascita della scuola romantica".
 
== Romanticismo in letteratura ==